Lessicografia della Crusca in rete

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LIVIDO
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LIVIDO.
Definiz: Sost. masc. Macchia di color livido, prodotta nella pelle di persona o di animale da percossa, cagione morbosa, e simili; Lividore. –
Esempio: Montig. Dioscor. volg. 88 t.: Col sale (il mele) ne manda i lividi che per la persona appariscono.
Esempio: Gell. Lettur. N. 1, 264: Segni, che nascono da battiture o da percosse, i quali noi chiamiamo vulgarmente lividi.
Esempio: Bart. C. Archit. Albert. 16: Nessuno enfiato, nessuno livido che apparisca in alcun lato del corpo, dallo acuto morso o ago della velenosa bestiuola fatto si vede.
Esempio: Borgh. R. Rip. 86: Più divozione darebbe (una pittura) quando il corpo del Cristo i lividi delle battiture di quei manigoldi dimostrasse.
Esempio: Dav. Tac. 1, 19: Fremevano i soldati e s'accendevano, rimproverando i lividi, i peli canati, i panni logori, i corpi ignudi.
Esempio: Serdon. Stor. Ind. volg. 383: Mostravano i lividi del corpo, e si lamentavano d'esser stati bastonati indegnamente.
Esempio: Red. Esp. Insett. 58: Que' piccion grossi, che eran morti, non aveano enfiato nè livido veruno nel luogo delle ferite.
Esempio: Salvin. Iliad. 42: Disse, e 'l dosso e le spalle collo scettro Batteva;... E i lividi sul dosso alti e sanguigni Venian dall'aureo scettro.
Esempio: Ricc. A. M. Fond. Sap. volg. 70: Nella carne dura ed incallita non si fa livido.
Definiz: § I. Il fiato non fa lividi. –
V. Fiato, § LI.
Definiz: § II. Le parole non fanno lividi. –
V. Parola.