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OPIMO.
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OPIMO.
Definiz: Add. Copioso, Ricco, Abbondevole.
Dal lat. opimus. –
Esempio: Dant. Parad. 18: Spiriti son beati, che giù, prima Che venissero al ciel, fur di gran voce, Sì ch'ogni musa ne sarebbe opima.
Esempio: Riccat. I. Op. 4, 357: Nè scarsa sia (una famiglia), nè di ricchezze opima.
Definiz: § I. Detto di territorio, paese, campo, terreno, e simili, vale Ferace, Fertile, Largamente produttivo. –
Esempio: Dant. Parad. 30: Come clivo in acqua di suo imo, Si specchia quasi per vedersi adorno, Quando è nel verde e ne' fioretti opimo.
Esempio: Ar. Orl. fur. 13, 64: Una s'ornerà le sacre chiome De la corona di Pannonia opima.
Esempio: Car. Eneid. 2, 1264: Il Tirreno Tebro con placid'onde opimi campi Di bellicosa gente impingua e riga.
Esempio: E Car. Eneid. 3, 1101: Indi varcammo Del paludoso Eloro i campi opimi.
Esempio: Mont. Iliad. 11, 301: Un giovinetto D'altere forme e di gran cor, nudrito Nell'opima di greggi odrisia terra.
Esempio: Bott. Stor. Ital. 2, 80: In un paese opimo, e da lungo tempo immune da guerra, era penuria di soldo, di pane, di abiti, di scarpe, di strame.
Definiz: § II. Per Pingue, Grasso; detto d'animale, le cui carni servono all'uomo per alimento, o delle carni stesse, o d'altra sostanza che appartenga al corpo dell'animale. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 17, 54: Ci ungemo i corpi di quel grasso opimo Che ritroviamo all'intestina intorno.
Esempio: Car. Eneid. 1, 346: D'opima carne e di vin vecchio empiendosi, Quanto puon lietamente si ricreano.
Esempio: Mont. Iliad. 1, 52: Di giovenchi E di caprette io t'arsi i fianchi opimi.
Definiz: § III. Spoglie opime, dissero i Romani Quelle conquistate da un capitano, uccidendo egli stesso in battaglia il duce dell'esercito nemico. –
Esempio: Liv. Dec. R. III, R. 15, 29: E desse il vinto opime spoglie, e 'l vincitore le prendesse.
Esempio: Nard. Liv. Dec. 62 t.: Secondo la vera interpetrazione, quelle sono riputate solamente spoglie opime, le quali toglie l'uno capitano all'altro; nè per capitano si riconosce se non quel con gli cui auspicj si fa la guerra.
Esempio: Car. Eneid. 6, 1295: Ecco di qua Marcello: Mira come se n'entra adorno e carco D'opime spoglie, e quanto a gli altri avanza.
Esempio: E Car. Eneid. 10, 714: Oggi o d'opime spoglie, O di morte onorata il pregio acquisto.
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 1, 66: Scrive Varrone essere state le spoglie appellate opime, perchè i Latini col nome di Opes intendono le ricchezze.... La dedicazione delle spoglie opime non si fa se non dal capitano, quando di propria mano uccide il capitano nimico.
Esempio: Dav. Tac. 2, 3: I premj delle spie, abbominevoli quanto i delitti; riportatone chi sacerdozj e consolati, quasi spoglie opime; chi maneggi e potenza intima, ec. (qui figuratam.).
Definiz: § IV. Per similit. –
Esempio: Varch. Lez. Verb. 1, 51: Colle loro «gloriose» vittorie.... hanno così altamente e cortesemente il famoso Arno e tutti i tempj nostri.... d'opime spoglie e d'onoratissimi trofei ripieni, ec.
Esempio: Tass. Gerus. S. 17, 91: Poscia riporterà da pugne vere Palme vittorïose e spoglie opime.
Definiz: § V. Figuratam. Spoglia opima, Preda opima, Onore , e simili, opimo, vale Frutto abbondante, Trofeo, e simili, di vittoria, di riuscita in checchessia. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 3, 30: Rinaldo tuo, ch'avrà l'onor opimo D'aver la Chiesa de le man riscossa De l'empio Federico Barbarossa.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 21, 30: Questa tua fedeltà (dicea) che valti? Poi che perfidia per tutto si stima. Oh, che trionfi glorïosi ed alti! Oh, che superbe spoglie e preda opima!
Esempio: Loll. Oraz. I, 2, 8: Egli (Solimano) trionfa, e se ne ride, aspettando senza fallo di riportare dell'ambizione e pazzia loro, opima vittoria.
Definiz: § VI. E in particolare detto di vittoria amorosa. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 1, 41: A pena avuto io n'ho parole e sguardi, Ed altri n'ha tutta la spoglia opima.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 36, 35: Tu non andrai, s'io posso, de la opima Spoglia del cor d'una donzella altiero.
Esempio: Anguill. Ovid. Metam. 2, 212: Correva a più poter per liberarmi.... Nè dello dio del mar facea più stima; Più non temea che potesse arrivarmi, Nè guadagnar di me la spoglia opima.