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Dizion. 4° Ed. .
CHIAVE.
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CHIAVE.
Definiz: | Strumento di ferro, col quale, voltandolo dentro alla toppa, si serrano, e aprono i serrami. Lat.
clavis. Gr. κλείς.
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Esempio: | Bocc. nov. 4. 6. Serrata la cella colla chiave dirittamente sen'andò alla camera
dello Abate. |
Esempio: | E Bocc. nov. 12. 12. Ricordatasi, che di quell'uscio aveva la
chiave ec. disse. |
Esempio: | Dant. Purg. 9. Quantunque l'una d'esse chiavi falla, Che non si volga dritta per
la toppa, Diss'egli a noi, non s'apre questa calla. |
Definiz: | §. I. Per metaf. |
Esempio: | Dant. Inf. 13. Io son colui, che tenni ambo le chiavi Del cuor di Federigo.
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Esempio: | But. Intende per amendue le chiavi la concessione delle grazie, e la negazione.
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Esempio: | Dant. Par. 2. Dove chiave di senso non disserra. |
Esempio: | Petr. canz. 6. 8. Chi gli occhi mira d'ogni valor segno, Dolce del mio cuor
chiave? |
Esempio: | E Petr. son. 15. Largata al fin coll'amorose chiavi, L'anima
esce del cuor per seguir voi. |
Definiz: | §. II. Per l'Autorità Pontificale, e Sacerdotale. Lat. ius clavium. |
Esempio: | Maestruzz. 1. 31. tit. Delle chiavi spirituali. |
Esempio: | E Maestruz. appresso: La chiave, come quì si piglia, è una
signoría di legare, e di sciogliere, per la quale il Giudice ecclesiastico i degni dee ricevere, e gli 'ndegni
ischiudere dal regno. |
Esempio: | E Maestruz. 1. 26. Sono tre giudizj ec. il secondo si è del
prete, quando per l'autorità delle chiavi iscioglie, e lega. |
Esempio: | Dant. Inf. 19. Deh or mi di', quanto tesoro volle Nostro Signore imprima da san
Pietro, Che ponesse le chiavi in sua balía. |
Esempio: | E Dan. Inf. appresso: E se non fosse, ch'ancor lo mi vieta La
reverenza delle somme chiavi. |
Esempio: | E Dan. Par. 24. Ed ella: o luce eterna del gran viro, A cui
nostro Signor lasciò le chiavi. |
Esempio: | Petr. son. 23. E 'l Vicario di Cristo colla soma Delle chiavi, e del manto al nido
torna. |
Definiz: | §. III. Per similit. si dice Chiave il Luogo, che sia sur una frontiera, che tenga, o possa tener chiuso il
passo. Lat. claustrum, Tac. Gr. γῆς, ἢ θαλάσσης
κλεῖθρον. |
Esempio: | M. V. 9. 64. Tenendo quello di Bologna il castello della Sambuca, che era del
contado di Pistoia, ed era la chiave di dar l'entrata, e l'uscita per li paesi. |
Esempio: | E M. V. 10. 52. Vedendo, che la Cerbaia era una chiave forte
alla guardia del suo contado. |
Esempio: | Tac. Dav. ann. 2. 48. Perchè uno potrebbe con poca gente contra grossi eserciti
in quella chiave della terra, e del mare tenersi, e affamare Italia. |
Definiz: | §. IV. Per similit. parimente Chiave si dice il Legno, che tiene il mezzule della botte. |
Esempio: | Cant. Carn. 169. Bisogna assai avvertenza, Fare al mezzul dinanzi buona chiave.
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Definiz: | §. V. Chiave, per la similit. degl'ingegni si chiama Quella figura musicale, che denota la varietà, o diversità
de' tuoni. |
Esempio: | Morg. 27. 27. E chi l'aspetta, per natura grave Un vespro canta, che rimanea fioco,
E muto, e sordo, e smarrisce la chiave. |
Definiz: | §. VI. Onde Tornare in chiave, che figuratam. vale Tornare a proposito. Lat.
ad rem redire. Gr. πρὸς
λόγον
ἐπανελθεῖν. |
Definiz: | §. VII. Per la Contraccifera, onde si spiega, ed intende la cifera. Lat. clavis ad
aperiendas notas furtivas. |
Definiz: | §. VIII. Aver la chiave d'alcun negozio, vale Esserne informatissimo, Aver modo di tirarlo a fine.
Lat. negotii arcanum gerere. Gr. τὸ
πρᾶγμα
διαγινώσκειν.
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