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Dizion. 4° Ed. .
SERENO
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SERENO.
Definiz: | Sust. Chiarezza; contrario di Oscurità, e di Torbidezza; ma si dice del cielo, e dell'aria pura, chiara, e senza
nuvoli. Lat. serenum. Gr. εὐδία. |
Esempio: | Dant. Par. 13. Lo cielo avvivan di tanto sereno, Che soverchia dell'aere ogni
compage. |
Esempio: | E Dan. Par. 15. Quale per li seren tranquilli, e puri Discorre
ad ora ad or subito fuoco. |
Esempio: | Bocc. nov. 51. 1. Ne' lucidi sereni sono le stelle ornamento del cielo.
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Esempio: | Petr. canz. 40. 8. Fuggi il sereno, e 'l verde, Non t'appressare ove sia riso, o
canto. |
Esempio: | Sen. ben. Varch. 7. 1. Se toltosi dalle mondane tempeste, s'è ritornato al
sereno, e al sicuro. |
Definiz: | §. I. Figuratam. |
Esempio: | Dant. Par. 19. Lume non è, se non vien dal sereno, Che non si turba mai.
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Esempio: | But. ivi: Se non vien da sereno, cioè da chiarità, che ec. non si turba mai, e
questo è lo splendore divino, che mai non si turba, ma sempre sta chiaro. |
Esempio: | Petr. canz. 39. 5. E 'l lume de' begli occhi, che mi strugge Soavemente al suo
caldo sereno, Mi ritien con un freno. |
Definiz: | §. II. Sereno, per lo Cielo, e Aria scoperta. Lat. sudum, dium. Gr.
αἰθρία. |
Esempio: | Bocc. nov. 77. 12. Nè aveva dove porsi a sedere, nè dove fuggire il sereno.
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Esempio: | Sen. Pist. Non aveano guardarobe, nè camere inciamberlate, anzi giaceano al
sereno. |
Esempio: | Soder. Colt. 128. S'assettino sù graticci (l'uve) difendendole la
notte dal sereno. |
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