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MORTAIO, e anche MORTARO
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MORTAIO, e anche MORTARO.
Definiz: Sost. masc. Quel vaso di pietra, di bronzo, di vetro, di legno, e simili, entro cui col pestello si pestano varie cose, che si vogliono o polverizzare, o schiacciare, o ridurre in poltiglia.
Dal lat. mortarium. –
Esempio: Bocc. Decam. 7, 46: Mandolla pregando che le piacesse di prestargli il mortaio suo della pietra, chè desinava.... con lui Binguccio.... e Nuto..., sì che egli voleva far della salsa.
Esempio: Tratt. Vetr. 111: E pestala sottile (la soda) in uno mortaio di pietra morta con pestello di legno, e stacciala.
Esempio: Sacch. Nov. 1, 139: Alla croce di Dio, che se tu cel meni, che io gli getterò un mortaio in capo.
Esempio: Cennin. Tratt. Pitt. 30: Convienti per mortaro di bronzo pestarlo (il giallorino), sì come de' fare del lapis amatito.
Esempio: Biring. Pirotecn. 154: Alcuni sono che la fanno (la polvere) a braccia, con uno pistone di leccio a una ponta di pertica con una fune attaccato per dritto, sopra un mortaro di bronzo o di legno: facilmente si pesta. Alcuni altri sono che la pestano in un mortaro di pietra con la bocca alquanto larga, con uno pistone di legno con uno manico simile a un martello overo maglio.
Esempio: Gell. Sport. 1, 2: E se quella venisse per lo staccio o per le stadere o pel mortaio, come voi sapete che son cose che tutto 'l giorno se le preston l'un l'altro i buon vicini?
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. Intr. 1, 124: Ora, volendo mostrare come lo stucco s'impasti, si fa con un edificio in un mortaio di pietra pestare la scaglia di marmo.
Esempio: Soder. Op. 2, 79: Ed hanno openione che macinati in polvere, o acciaccati nel mortaio con pestello di ferro, faccin (i ceci) più operazione.
Esempio: Baldin. Vocab. Dis. 23, 1: Si fa (la crisocolla) con orina di fanciullo, menata lungamente al sole in mortaio col pestello.
Esempio: Red. Cons. 2, 32: Si spezzi poscia il vaso di terra invetriata, e l'acciaio si pesti nel mortaio di bronzo, e si passi per istaccio.
Esempio: Nom. Catorc. Angh. 7, 78: Al suon di fischiate s'assordì.... la città, Sonandosi con urli e con rombacci Mortaj, corna, bussoni e campanacci.
Esempio: Ridolf. Lez. Agr. 2, 513: Bilance e pesi, mortaio di bronzo con pestello, crogioli di terra, ec.
Definiz: § I. E per quel Tino o Trogolo, nel quale i conciatori tengono in molle il coiame; Addobbo. –
Esempio: Legg. Tosc. 6, 177: Se bene adoperino la mortella, nondimeno lo tengono (il coiame) tanto poco tempo nelli mortari ed addobbi, che hanno ec.
Esempio: E Legg. Tosc. appr.: Debba tenere il coiame da suola, che vorrà conciare o far conciare, nel mortaio o nell'addobbo, e, come si dice, in concia, otto mesi continui dal dì che l'arà messo o fatto mettere nel mortaro o addobbo.
Esempio: Legg. Band. Leop. 6, 53: Resterà abolita e soppressa la tassa detta de' mortaj, imposta nell'anno 1711 sopra tutti i conciatori dello stato fiorentino a favore della depositeria generale, solita pagarsi all'Arte de vaiaj e cuoiaj di questa città di Firenze.
Definiz: § II. Così chiamasi anche Una sorta di fornello da fondere metalli preziosi, come l'oro e l'argento; onde la maniera Fondere a mortaio, per Fondere detti metalli in questo vaso. –
Esempio: Cellin. Pros. 125: E' si usa in Firenze nell'arte dei battilori fondere nel mortaio, che così è domandato questo fornello in che si fonde, il quale è fatto in questo modo. Pigliasi lame di ferro stietto, ec.
Esempio: Baldin. Vocab. Dis. 62, 2: Fondere a mortaio. È fonder metallo ad un fornello, composto di più fascie di ferro schietto, che si chiama mortaio.
Definiz: § III. Vale anche Quella specie di conca in figura di cono tronco arrovesciato, la quale nei terreni scoscesi si forma al piede degli ulivi, o di altra pianta, con un arginetto di terra alzatovi attorno, o con un piccolo muro a secco, perchè l'acqua piovana vi stia raccolta e non porti via il concio; oggi più comunemente Formella. –
Esempio: Pallad. Agric. 143: Altri fondono al tronco dell'ulivo urina vecchia d'uomo tanta quanta basti, e fanno incontanente mortaio all'arbore, specialmente ne' luoghi secchi.
Definiz: § IV. Term. militare. Macchina da lanciar proietti colla forza della polvere; e oggi propriamente s'intende Un pezzo di artiglieria, corto di canna e largo di bocca, che serve a scagliare bombe ed altri grossi proietti in tiro curvilineo. –
Esempio: Pulc. Luc. Ciriff. Calv. 4, 69: Ed or facea far mangani, or trabocchi, E briccole e mortaj.
Esempio: Machiav. Pros. stor. pol. 2, 302: E disegnando i nostri piantare un mortaio a certo muro a secco, ec.
Esempio: Biring. Pirotecn. 78 t.: A chi è piaciuto el farle (le artiglierie) longhe e di pallotta piccole.... Ed a chi è piaciuto le corte, come le spingarde, mortari, cortaldi, cannoni, bombarde e simili.
Esempio: Serdon. Stor. Genov. volg. 530: Conciossia cosa che quei della fortezza, con spessi colpi d'artiglierie e oltre a ciò con i mortari, che era certa nuova maniera di strumento da trarre gravissimi pesi, battessero di continovo i tetti delle case che soggiacevano loro.
Esempio: Falc. Istruz. 26: Fu facile cosa il ritrovarne (di tali instrumenti) tante diverse sorte, che con nomi così orribili mostrano la ferocità e la repentina furia loro, come di bombarde, basilischi, passavolante mortari, spingarde, cortaldi, sagri, falconi, falconetti, ec.
Esempio: Galil. Op. VIII, 279: Perchè tali proiezioni si fanno con mortari, e con non molta carica, in questi non essendo sopranaturale l'impeto, i tiri segnano le lor linee assai esattamente.
Esempio: E Galil. Op. VIII, 296: Già sapevo io.... che di tutti i tiri di volata dell'artiglieria, o del mortaro, il massimo, cioè quello che in maggior lontananza caccia la palla, era il fatto all'elevazione di mezzo angolo retto.
Esempio: Montecucc. Op. 1, 123: I mortari grandi gettano pietre di 400 e di 600 libbre, servendo contro alle batterie, ridotti, magazzini, bastioni, ed altre opere anguste dell'inimico, rovinando le gallerie, le case, ec.
Esempio: E Montecucc. Op. 1, 124: I mortari piccoli con la camera lunga, che gettano 100 libbre di pietra, servono a tirare in maggior distanza che l'ordinaria.
Esempio: Segner. Guerr. Fiandr. volg. 663: Ma niente sgomentava sì i difensori, come alcune palle di bronzo grandi e incavate, ripiene tutte di polvere e di materia tenacemente incendiosa: le quali da vasti mortari vibrate in alto,... quando piombavano sopra i tetti ec.
Esempio: Ner. I. Pres. Samm. 11, 42: Da Ribaldigna ancor con sei mortari Scaglian nella città bombe pesanti, Che atterran tetti, e sfondano solari Delle case de' miseri abitanti.
Esempio: Grand. Instit. mecc. 92: Se dunque con la mano, o con la balestra o con altri strumenti, quali sono l'archibuso, il mortaro, il cannone, viene gettata una pietra, una palla, una saetta.... e qualunque altro proietto, ec.
Esempio: Riccat. I. Op. 2, 200: Abbiasi un mortaio a bombe, e se ne voglia far volare una per quell'oggetto ch'io mi prefiggo. Acceso il foco nello spiraglio, ec.
Definiz: § V. Pestar l'acqua nel mortaio. –
V. Acqua, § LVI.