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1) Dizion. 5° Ed. .
NIENTE.
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NIENTE.
Definiz: Particella negativa invariabile, che ha valore, ora di Sost., ora di Avverb., e la quale, se non è accompagnata, nel contesto del discorso, da altra negativa, anteponesi regolarmente al verbo che regge, o da cui dipende.
È modificazione dell'antiquato neente, che è voce composta della particella lat. ne, per nec, e ens entis; donde anche l'ant. franc. neent, nient, neiant, e il mod. nèant, e il provenz. neien, nien, nient.
Definiz: § I. In forza di Sost., vale Nessuna cosa, Nessuna parte o quantità, di una cosa, Nulla. –
Esempio: Dant. Inf. 24: Dismontiam lo muro; Chè com'i' odo quinci e non intendo. Così giù veggio, e niente affiguro.
Esempio: S. Ag. C. D. 2, 278: Niente proveggia la prudenzia, niente distribuisca la giustizia, niente sopporti la fortitudine e niente modifichi la temperanzia, se non onde e come si piaccia alli nomini.
Esempio: Poliz. Pros. 13: Tre sono le condizioni che ad uno buono ministro si ricercono: la prima che esso sia bene circunspetto a provedere che niente abbi a mancare al ministerio.
Esempio: Bern. Orl. 28, 4: Quel caval niente certo vale, Il quai non cura nè briglia nè sprone.
Esempio: Galil. Op. VIII, 501: Quella sottilissima falce (della luna) che si comincia a vedere il secondo o il terzo giorno dopo la congiunzione, dallo splendor della quale, per essere una sottile e piccola fiaccola, poco o niente riceve di lume la terra.
Esempio: Lipp. Malm. 7, 56: Dell'ossa poi ne fa stuzzicadenti; Niente in somma v'è, che vada male.
Esempio: Rosmin. Orig. Id. 2, 69: Consegue che il detto scolastico "niente è nell'intelletto, che prima non sia stato nel senso" viene mal inteso da quelli che ec.
Definiz: § II. Preceduta, nel contesto del discorso, da particelle negative, od anche talvolta seguita da esse, serve con maggiore efficacia alla negazione, sebbene, in tali costrutti, equivalga propriamente ad Alcuna cosa, Veruna cosa. Così pure in dipendenza dalla prep. Senza. –
Esempio: Cavalc. Specch. Croc. 38: Se l'uomo magnanimo desse ogni cosa per amore, non gli parrebbe avere dato niente.
Esempio: Passav. Specch. Penit. 308: La soavità della dolce lingua non val niente, se non si condisce col sapore della santa vita.
Esempio: Bocc. Decam. 1, 173: Senza del suo cruccio niente mostrare alla giovane, prestamente seco molte cose rivolse.
Esempio: E Bocc. Decam. 2, 282: In questa maniera fece due notti, senza che la donna di niente s'accorgesse.
Esempio: Sacch. Nov. 2, 211: La donna, che niente non sapea,... si pensò troppo bene che ec.
Esempio: Galil. Op. VI, 247: Le nubilose, ed anco tutta la Via lattea, in cielo non son niente, ma sono una pura affezione dell'occhio nostro.
Esempio: Rondin. F. Relaz. 142: Giunti quivi furono lasciati andare, nè gli fu domandato niente; arrivati al Ponte ad Era.... quelle guardie, più diligenti delle prime, chiesero loro la bulletta.
Esempio: Manz. Prom. Spos. 388: Cosa v'ho fatto di male io? Sono una povera creatura che non v'ha fatto niente.
Definiz: § III. Anche in proposizioni condizionali, interrogative, relative, e simili, prende senso restrittivo, e val quanto Alcuna cosa, Qualche cosa, Checchessia; e altresì Alcuna parte, Punto, di checchessia. –
Esempio: Bocc. Decam. 2, 46: Furono tutte le castella de' baroni tolte ad Alessandro, nè alcuna altra rendita era, che di niente gli rispondesse.
Esempio: E Bocc. Decam. 4, 149: Colla mano subitamente corsi a cercarmi il lato se niente v'avessi.
Esempio: E Bocc. Decam.8, 37: Buffalmacco.... gli si fece incontro, e salutatolo, il domandò se egli si sentisse niente. S. Gir. Grad. 51: Quegli che toglie niente al suo prossimo, si è omicidiale.
Esempio: Bern. Rim. burl. V. 39: Io per me credo ch'io farei il bordello, E ch'io gl'insegnerei ciò ch'io sapessi, S'egli avessi niente di cervello.
Esempio: Bemb. Pros. 206: Nè alcuna altra rendita era, che di niente gli rispondesse: dove Di niente disse il Boccaccio, in vece di dire D'alcuna cosa.
Esempio: Car. Lett. fam. 1, 54: Quando accaderà niente, pensate che non si dormirà, e darovvene subito avviso.
Esempio: Tass. Lett. 1, 261: Io, se ho niente di cervello..., son sicuro che non posso esser condannato come eretico.
Esempio: Segner. Mann. marz. 25, 1: Che Dio ami se stesso, non è mirabile...: ma che ami niente fuori di sè, è stupendissimo.
Esempio: Magal. Lett. At. 379: Tanto è lontano da farsi niente a caso in natura, che ec.
Esempio: Guadagn. Poes. 1, 281: Il suo naso additando alla fanciulla. Che gli chiedea: vi siete fatto niente? Rispose: no.
Definiz: § IV. Talora, per maggiore efficacia, si pospone al verbo, senza precedente negazione. E così pure nelle frasi alternative Poco o niente, Tutto o niente, e simili. –
Esempio: Vill. G. 170: Gli usciti di Firenze.... sì pensarono ch'aveano fatto niente, se non traessero i Fiorentini fuori a campo.
Esempio: Petr. Rim. F. E 'l fuggir val nïente, Dinanzi a l'ali che 'l Signor nostro usa.
Esempio: Bern. Orl. 16, 4: Così si risolve finalmente, Che la minor pazzia ch'un possa fare, È ammirare ed appetir niente.
Esempio: Parut. Soliloq. 1, 7: Mi avveggo di far niente con somma diligenza.
Esempio: Galil. Op. VI, 296: Ma è forza in brevi parole ed al primo assalto restare o Cesare o niente.
Definiz: § V. Niente, in costrutto con un sostantivo o adiettivo sostantivato di numero singolare, retto dalla prep. Di, vale Nessuna parte di ciò che è indicato dal detto sostantivo. E così pure quando regge la particella pronominale Ne, per Di esso, Di essi, ec. –
Esempio: Giamb. Lat. Tes. 77 t.: Colombi sono uccelli di molte maniere e di molti colori..., e non hanno niente di fiele.
Esempio: Galil. Op. VIII, 504: Allora, della Terra, intermedia tra essa Luna e il Sole, l'emisferio tenebroso è quello che risguarda verso la Luna, sì che ella niente scopre dell'emisferio terrestre.
Definiz: § VI. In senso assoluto o metafisico, vale Ciò che non è nè esiste, Il non ente, Il nulla; e costruiscesi più spesso con gli articoli o con altra voce indicativa. –
Esempio: Stef. March. Istor. 1, 1: Trovasi nella santa Scrittura, nel Genesi, come nostro Signore Iddio creò di niente il mondo.
Esempio: Benc. Pimandr. Mercur. 32: Ma il niente è sanza principio; ed il principio da niuno dipende, se non da sè medesimo.
Esempio: Parut. Soliloq. 1, 3: Grandi grazie hai da rendere al tuo Creatore, che di niente ti fece.
Esempio: Pallav. Perfez. crist. 429: Onde si verifica insieme e che l'uomo non ha di che gloriarsi per l'altrui conversione, in cui gli toccò si minima parte che a fatica supera il niente; e che non ha scusa di star neghittoso, perocchè senza quel suo quasi niente, si farebbe di si eccelsa opera un mero niente.
Esempio: Zanott. F. M. Forz. viv. 204: Conciossiachè il niente non trovisi in niuna serie di piccolezze, quali che esse sieno.
Esempio: Giust. Vers. 186: O del presente Che avete in mente? E. Un tutto e un niente.
Definiz: § VII. E figuratam., per Quantità minima; ed altresì per Cosa, o Cagione, tenuissima, di piccolissimo valore. –
Esempio: Dant. Parad. 27: E se natura o arte fe' pasture Da pigliare occhi, per aver lor mente..., Tutte adunate parrebber nïente Vèr lo piacer divin che ec.
Esempio: Pucc. A. Rim. V. 89: Ma queste e l'altre (piazze di mercato)..., Niente son di frutte e di bellezza E di ciò ch'alla gente dà governo, Appetto a quella che mi dà vaghezza Di dirne in rima.
Esempio: Bern. Orl. 8, 45: E fu ben parte di vendette questo, Ma certo fu nïente appresso al resto.
Esempio: Bin. Rim. burl. 1, 186: Non so se voi avete posto mente A quel che disse già del mal francioso, Che Cicerone mi pareva un niente.
Esempio: Ricc. S. Cat. Lett. 281: Ogni cosa di questo mondo ci si fa un niente nella mente, a comparazione della eterna gloria.
Esempio: Segner. Mann. febbr. 23, 4: La diffidenza di te.... farà, che tu conosca il tuo niente, che non presumi, che non pericoli, che vadi considerato, ec.
Esempio: E Segner. Mann. ag. 11, 1: Stimano dentro sè di esser da se medesimi qualche cosa, mentre per verità sono un puro niente.
Esempio: E Segner. Mann. 11, 5: Considera, che fin qui hai veduto il niente assoluto.... Resta che tu vegga ora il niente comparativo, cioè quel niente, che spicca più, perchè guardasi al paragone.
Esempio: E Pred. Pal. ap. 10: Non solo allora la terra ci parrà sordida...; ma ci parrà vana, vota, o più tosto piena sì, ma di un puro niente.
Esempio: Martin. T. V. 10, 61: Negli occhi di lui è un niente il maligno; ma onora quelli che temono Dio.
Esempio: Panant. Epigr. 94: Pietro alla sposa: S'io venissi a morte Mi piangeresti tu? sicuramente Ti piangerei, rispose la consorte; Sono una che ho le lagrime per niente.
Definiz: § VIII. Nei varj significati di Sost. si usa talvolta il plur. Nienti. –
Esempio: Pindem. Poes. 308: Non rechi a Ortensio i soliti nienti, Ond'ei sua vita tutta quanta intesse.
Esempio: E Pindem. Poes. 370: Su via, levati adunque, e l'intelletto, Che non perchè tu il dì l'empia e la notte D'infiniti nienti a te fu dato, Così travaglia, che ec.
Esempio: Rosmin. Orig. Id. 1, 242: È pur necessario che siamo alcun poco affetti dal movimento di una tal onda, e che noi abbiamo qualche percezion di ciascuno di questi romorii, comecchè piccoli sieno: altramente non avremmo mai la percezione di centomila onde, perocchè centomila nienti non potrebbero fare un qualche cosa.
Esempio: Guadagn. Poes. 2, 98: Chi ha la vista più corta d'una spanna, E che si pasce di pomposi nienti, Non ne convien che l'apparenza inganna.
Definiz: § IX. Niente, si usò talora in forma d'Add., per Nessuno. –
Esempio: Fior. Virt. 110: Magnanimità..., è a intendere in alte e nobili cose, e di grande valore, non ammiserando l'animo a cose vili e di niente utilitade.
Esempio: Cavalcant. G. Istor. fior. 1, 19: Queste vostre parole sono di poco o di niente valore, conciossia cosa che ec.
Definiz: § X. Niente, in forza d'Avverb., vale In nessun modo, In nessuna parte: ed altresì In nessuna misura o quantità; Punto. –
Esempio: Cic. Opusc. 51: Niente già Sesto Emilio tale parola arebbe detta; niente, di molti anni dinanzi, l'arebbe detta Tito Coruncanio; niente ora la direbbe Publio Crasso.
Esempio: Strat. Mor. S. Greg. 25 t.: Con ciò sia che sanza divina volontà gli elementi niente si possono muovere, ec.
Esempio: Petr. Rim. F. 135: E del caldo desio,... M'infiamma sì, che oblio Nïente apprezza, ma diventa eterno.
Esempio: Bocc. Decam. 7, 167: Si come quella che dal dolore era vinta, e che niente la notte passata aveva dormito, s'addormentò.
Esempio: Mars. Lett. 29: E essi niente da me fieno sconsolati.
Esempio: Imit. Crist. 90: Ma oimè, che per lo bene incommutabile, e per lo premio inestimabile..., non ci vogliamo affaticare niente!
Esempio: Panzier. Tratt. 10: La contemplazione in alcun tempo è molto dalla vita attiva impedita, e in alcun tempo poco, e in alcun tempo niente.
Esempio: Stor. Aiolf. 2, 136: Quello che io dissi di Libanoro non è vero niente.
Esempio: Firenz. Pros. 2, 35: La quale avvengachè malvolentieri consentisse che me le discostassi niente, pure assai piacevolmente mi fece esente per una sera dalla sua milizia.
Esempio: Ricc. S. Cat. Lett. 234: Allegramente seguitiamo Gesù con la croce e non dubitiamo niente, perchè esso ci porgerà l'aiuto suo.
Esempio: E Ricc. S. Cat. Lett. 406: Mi sento tante le gran febbre, con grandissimo affanno e debolezza, in tanto che non posso star niente levata pur tanto si rifacci il letto.
Esempio: Tass. Lett. 1, 222: Ove Polissena, Polidoro.... sono persone niente più unite in una considerazione, e forse meno che non sono nel mio poema Goffredo, Rinaldo, Tancredi, ec.
Esempio: Segner. Crist. instr. 1, 190: Se pure v'è qualcuno tra voi sì disumanato, che senta poco quella prima ferita, ch'egli farebbe all'anima de' suoi figliuoli..., miri almen la seconda, niente minore, ch'egli farebbe a se stesso.
Esempio: Galian. B. Vitr. XXIV: Non fa niente ignorante, e non è se non sua modestia lo scusarsi ec.
Esempio: Leopard. Paralip. 8, 22: Alla gente morta Questa vita di qua niente importa.
Esempio: Panant. Paret. 59: Zimbella alle scopine poco o niente.
Esempio: Giust. Vers. 264: Io non ci credo niente. Per me queste Commedie.... Son perditempi.
Definiz: § XI. In proposizioni interrogative, condizionali, dubitative, e simili, ha di per sè senso restrittivo, e vale In qualche modo, Comecchessia; che anche dicesi Punto. –
Esempio: S. Bonav. Med. Vit. G. Cr. 256: Vedilo dunque ora piangere. Ma se tu l'amassi niente, piangeresti con lui.
Esempio: Panzier. Tratt. 30 t.: Io credo certamente che desiderate la vostra vita, se è niente difettuosa, correggere.
Esempio: Vallisn. Op. 3, 585: Se niente si calca la mano, s'impedisce lo sputo, che noi chiamiamo espettorazione.
Esempio: Forteguerr. Ricciard. 13, 2: Chi non avesse mai veduto mare, Nè fiume, o fonte, nè acqua niente, Noi lo faremmo affè trasecolare In dirgli, ec.
Esempio: Leopard. Pros. 2, 5: Ma.... vorrei che tu mi dichiarassi.... se ancora hai così per sicuro, come a principio, di avere a trovar paese in questa parte del mondo; o se, dopo tanto tempo e tanta esperienza in contrario, cominci niente a dubitare.
Definiz: § XII. Si usò per il semplice Non, ma con più forte espressione. –
Esempio: Strat. Mor. S. Greg. 1, 37 t.: Sono alquanti suoi doni (dello Spirito Santo) senza e' quali niente si può andare a vita eterna.
Esempio: Bocc. Filoc. 1, 83: Quando Ascalione intese questo, niente gli piacque; ma disse: Andiamo.
Esempio: E Bocc. Filoc. 110: E niente parea robusto e forte come i suoi colpi il faceano sentire.
Esempio: E Bocc. Filoc. 200: Disse il siniscalco: Niente starei peggio di te s'io fossi a cavallo: ma già questo vantaggio non avrai tu da me.
Esempio: Pucc. A. Guerr. Pis. 252: E' fanti a piè niente si fuggirò, Ma difesono il passo francamente.
Esempio: Frescobald. Viagg. 72: Moise vide il rubo che sempre ardeva e niente consumava.
Esempio: Sacch. Nov. 2, 14: Cominciò a dire: Io voglio al tutto istasera giacere con la mia mogliera. Le donne e gli altri dissono, non volere al tutto che la loro usanza si rompesse. E 'l martedì ancora il simile volea: niente ci fu mai modo.
Definiz: § XIII. E si usò altresì per No. –
Esempio: Cecch. Ass. 5, 2: Durasti tanto a parlar seco, e non vi conobbe? G. Niente, perchè io contrafacevo la voce benissimo a uso di donna.
Esempio: E Cecch. Servig. 1, 4: Quando questa.... Venne a marito, ella ne menò seco Una bambina…. F. Figliuola del primo Marito forse? N. Niente; era stata Mandata ec.
Esempio: E Cecch. Diss. 4, 9: Che buone faccende avete voi in cotesta casa? voletela voi forse comperare? F. Niente, noi abbiàn casa davanzo alla famiglia che noi siamo.
Definiz: § XIV. Niente niente che, frase avverbiale che vale Per poco che, Punto punto che. –
Esempio: Galil. Op. Cart. Div. XV, 210: Non ha altra pretensione che l'utile e benefizio di Vincenzio,... potendo bonificare ed accrescere la casa grande, che pur gli pare angusta, niente niente che Vincenzio cresca in famiglia.
Esempio: Magal. Lett. At. 35: Siccome il senso è quello che impone questo silenzio alla fede, e non la ragione; niente niente che il senso allenti, la fede rià la parola.
Esempio: E Magal. Lett. At. 632: Niente niente che le cose fossero ite bene al nuovo Profeta, ognuno ec.
Esempio: E Magal. Relaz. 107: Scortecciando la parte infetta del tronco, la sforacchiano tutta con ferri roventi, come con tanti bottoni di fuoco, il che niente niente che s'indugi, la pianta è ita.
Definiz: § XV. Niente di meno, Niente meno, Niente di manco, che si scrivono anche congiuntamente Nientedimeno, Nientemeno, Nientedimanco, si usano, per lo più, in corrispondenza di Benchè, Quantunque, Avvegnachè, espressi o sottintesi, e valgono Nondimeno, Con tutto ciò, Ciò non ostante, e simili. –
Esempio: Collaz. SS. PP. M. 25: Di questi III modi, avegna che i II primaj paia che s'accostino a migliori principj, niente di meno pur troviamo noi che ec.
Esempio: S. Bern. Pist. 5: Dopo la lezione, piglia qualche buona meditazione sopra quello che avrai letto, o vero di' salmi; la qual cosa è vie migliore, operando niente di meno quello che ti sarà imposto e comandato dal tuo maggiore.
Esempio: Vill. G. 915: Avvegnadio.... che la maestà reale, la circonvenzione de gli emuli e le sforzate macchinazioni.... con somma provvedenza scacci niente meno la faccia di detti invidiatori..., noi provveduti e cauti ci rende, ec.
Esempio: Cavalcant. B. Retor. 508: Ma niente di meno, se bene la breve e quasi esquisita diffinizione non ha per lo più nelle cause civili utilità pari alla sua forza, non si debbe ec.
Esempio: Cellin. Vit. 399: Considerato con quanti diversi modi la mia crudel fortuna mi straziava, niente di manco trovandomi sano e gagliardo, mi risolsi di schermigliar con essa al mio solito.
Definiz: § XVI. Niente d'ora, trovasi per Neppure un momento. –
Esempio: Collaz. SS. PP. M. 57 t.: Chi fosse mozzo da gli altri membri, avegna Iddio che sia debole, pure è possibile di sopravvivere quanto che sia, ma sanza il capo non può altri vivere niente d'ora.
Definiz: § XVII. Niente meno che, o Niente meno di, in locuzioni comparative, vale Nello stesso modo che, Ugualmente che, Al pari di, e simili. –
Esempio: Bemb. Pros. 34: Ella (la lingua toscana) e alle quantunque alte e gravi materie dà bastevolmente voci che le spongono, niente meno che si dia la Latina; e alle basse e leggiere altresì.
Esempio: Manz. Prom. Spos. 202: Era ben naturale che s'interessasse per quella cara Geltrude, niente meno de' suoi parenti più prossimi.
Definiz: § XVIII. Non essere a niente, Non apparire, e simili, a niente, si usa per Non partecipare, Non aver parte, in alcun modo a checchessia, Non averne alcuna responsabilità. –
Esempio: Panciat. Scritt. var. 215: Questa notizia non la propali, perchè detto signore non vuole apparire a niente per le considerazioni sovvenute a Vostra Signoria.
Definiz: § XIX. Niente in capo, Niente in mano, Niente in dosso, Niente in tasca, e simili, retti dalle prep. Con niente in capo, niente in mano, niente in dosso, niente in tasca o Senza niente in capo, niente in mano, niente in dosso, niente in tasca, o dai verbi Avere niente in capo, niente in mano, niente in dosso, niente in tasca, Portare niente in capo, niente in mano, niente in dosso, niente in tasca, Tenere niente in capo, niente in mano, niente in dosso, niente in tasca, e simili, preceduti da negativa, è locuzione denotante mancanza o privazione di ciò che il contesto del discorso richiede. –
Esempio: Comp. Din. Cron. DL. 206, 26: Mandoronne assai (de' cittadini), e scalzi, con niente in capo, in sola gonnella, con la correggia in collo.
Esempio: Belc. F. Pros. 2, 21: Per le quali infermità gli conveniva tener molto ben calda la testa e i piedi; e loro andavano scalzi, e senza niente in capo.
Definiz: § XX. Da niente, e talora anche Di niente, posto a modo di aggiunto, vale Di nessun valore, Vile, detto così di cosa come di persona; e in proposizioni condizionali, vale Di qualche pregio o valore. –
Esempio: Dant. Rim. 196: L'uom chiama colui Uomo gentil, che può dicere: I' fui Nipote o figlio di cotal valente, Benchè sia da nïente.
Esempio: E Dant. Conv. 289: Sanza altro rispetto..., gentile è chiamato ciascuno che figliuolo sia o nipote d'alcuno valente uomo, tuttochè esso sia da niente.
Esempio: Cin. Rim. 21: Se mi riputo di nïente alquanto, Io ne ringrazio Amor che sua mercede, Facendo cortesia m'onora tanto, Che dentro del mio cor alberga e sede.
Esempio: Strat. Mor. S. Greg. 1, 51: Così è ciascuno santo uomo, che quando non è tocco, pare molle e da niente.
Esempio: E Strat. Mor. S. Greg. appr.: Se alcuna fiata è aggravato da alcuna tritura di persecuzione, mostra ogni sua caldezza e vigore: e cosi torna in fervore di virtù ciò che prima pareva in lui infermo e di niente.
Esempio: Bocc. Decam. 8, 155: Il non avervi donato, come fatto ho a molti, li quali a comparazion di voi da niente sono, non è avvenuto perchè io non abbia voi valorosissimo cavalier conosciuto.
Esempio: Imit. Crist. 176: A quello e a quell'altro sarà commesso diverse cose; e tu sarai giudicato da niente.
Esempio: Bern. Rim. burl. V. 48: Anzi son proprio cose da dappochi, Uomini da nïente, uomini sciocchi.
Esempio: E Comm. Cap. Prim. 401: Pareva al poeta aver detto poco in Dappochi, se non esaggerava la materia in dir Da niente.... Dappoco è difetto alquanto tollerabile...: ma da niente è ben mala cosa, e tristo a chi è cotale.
Esempio: Pallav. Tratt. div. 6: Cicerone.... apparve in una guerra di niente una timida donnicciuola.
Esempio: Segner. Pred. 25: Cortesie minime, serviziucci da niente, non si posson oggi da veruno ricevere, senza prima macchiarsi il viso di rosso.
Esempio: Salvin. Odiss. 154: Sciocco è colui ed uomo da niente, Che contesa di giuochi a chi dà alloggio, Proponga, in popol forestiero; e tutte Storpia le cose sue.
Definiz: § XXI. Meno che niente, Poco più di niente, o Poco più che niente, valgono figuratam. Tenuissima quantità di checchessia, Pochissimo, e simili. –
Esempio: Varch. Sen. Benef. Ded. 3: Tanto deve rallegrarsi egli (Seneca) di là, non mica per essere stato tradotto da me, che sono poco più che niente, ma ben per essere stato tradotto per commessione di V. E., la quale è poco meno che ogni cosa.
Esempio: Bart. D. Op. mor. 28, 3, 35: Io sul limitare delle vostre porte vi posi Cristo, perchè da lui con poco più di niente vi comperaste il regno de' cieli.
Esempio: E Bart. D. Op. mor. 176: A' poveri.... non fa mestieri spender molto nè di pensieri, nè di denari da procacciarsi quello ch'è poco più di niente.
Esempio: Giust. Vers. 333: Il fare un libro è meno che niente, Se il libro fatto non rifà la gente.
Definiz: § XXII. Non per niente, dicesi per Non senza ragione, Non a caso. –
Esempio: Sentenz. Filos. volg. 50: Quando è passato [il dolore], si mostra per folle; e questo non è per niente; perciocchè o esso è folle, o dissimulato (il lat. ha: nec immerito).
Definiz: § XXIII. Per niente, e talora anche Di niente, vale In nessun modo, Affatto; ovvero Per verun motivo. –
Esempio: Buson. Gubb. Avvent. Cicil. 188: Di questo non si conviene parlare di niente.
Esempio: Bocc. Decam. 5, 195: Io ti priego, non per lo amore che tu mi porti, al quale tu di niente se' tenuto, ma per la tua nobiltà, la quale ec.
Esempio: Stor. Aiolf. 2, 177: La mattina vegnente rispuose al re Polinoro ch'ella per niente non lo volea.
Esempio: Macingh. Strozz. Lett. 241: Di tutto sarete avvisata: ma per niente ne parlassi di questo, a buona causa.
Esempio: Firenz. Pros. 1, 167: Or, come la buona femmina s'accorse degli struggimenti del sere, non se ne facendo schifa di niente, gli faceva.... di belle carezzocce.
Esempio: Bemb. Pros. 3, 169: Nè si vuole per niente che il dire di Giuliano s'impedisca.
Esempio: Cas. Pros. 3, 52: Sua Beatitudine, non volendo per niente comportar questa indegnità..., fece pigliare pubblicamente il Lottino.
Esempio: E Cas. Pros. 3, 109: Ho conferito con Mons. Illustriss. di Tornone, al quale non è parso per niente che io mi parta di qua.
Esempio: Cellin. Vit. 210: Quando noi volemmo ismontare, il barcheruolo non voleva per niente.
Esempio: Adr. G. B. Stor. 236: Il che quei signori non vollono accettare per niente.
Definiz: § XXIV. Per niente, vale pure Inutilmente, Invano, Senza vantaggio correspettivo, Senz'adeguato compenso; ed altresì Senza scopo o ragione, e simili. –
Esempio: Comp. Din. Cron. DL. 196, 4: Loro pensiero.... era come disperati gittarsi co' ferri in mano adosso a' nimici, e: O noi morremo per niente; o forse mancherà loro il cuore e nasconderannosi.
Esempio: Lucan. volg. 34: Guardate che voi non perdiate l'anime per niente, anzi le vendicate e vendete virtudiosamente.
Esempio: E Lucan. volg.139: Per niente s'affadiga l'uomo in fare vasi d'oro e canaletti d'argento.
Esempio: Benciv. Esp. Patern. volg. 105: Per niente combatte contra li altri peccati chi non ritiene sua lingua.
Esempio: Fr. Bart. Amm. ant. volg. 487: Quando a pigrizia e a miseria ti dai, per niente chiami Dio e i santi.
Esempio: E Fr. Bart. Sallust. 98: Questo, se non provvedi in tale modo che non avvegna, poichè avvenuto sarà, per niente andrai cercando e domandando giudizio contra di coloro.
Esempio: Bocc. Decam. 2, 164: Cominciò a chiamare ora uno ed ora un altro della sua famiglia; ma per niente chiamava; chè i chiamati eran troppo lontani.
Esempio: Bern. Orl. 4, 12: Poi volta a Ferraù disse: tu stai A combatter in Francia per niente.
Definiz: § XXV. E per Senza spesa, Gratuitamente. –
Esempio: Bocc. Decam. 6, 117: Arrivai in quelle sante terre, dove l'anno di state vi vale il pan freddo quattro denari, ed il caldo v'è per niente.
Esempio: Gio. Fior. Pecor. 2, 118: Non toccando a me questa faccenda, pensai esser meglio ch'io lasciasse la potestà al figliuolo come fusse in età adulta, se 'l volesse la fanciulla lui, overo s'e' la volesse lasciare a quei che l'hanno allevata, pigliandosi il prezzo, o donargliela per niente.
Definiz: § XXVI. Buono a niente, o Buono da niente, e Non buono a niente, o da niente, vale Inetto, Incapace a checchessia, Dappoco. –
Esempio: Baldin. Vocab. Dis. 183, 1: Voto, o boto [vale anche], per Persona non buona da niente, e, come comunemente si dice, dappoca.
Definiz: § XXVII. Avere per niente, o a niente, checchessia o chicchessia, e altresì Tenere, per niente, o, come anche si disse, a niente, checchessia o chicchessia, valgono Non stimarlo punto, Non fai ne conto, Disprezzarlo, e simili. –
Esempio: Albertan. Tratt. volg. 133: Consigliarono di far guerra e vendetta incontenente, e di trattarla potentemente, tenendo per niente la ricchezza degli avversarj.
Esempio: Malisp. Stor. fior. 151: Quelli della Terra, per lo forte luogo, e perch'era molto bene fornito di gente e di tutte cose, aveano per niente la gente del re Carlo.
Esempio: Fr. Giord. Pred. 2, 248: Si fanno beffe di noi che portiamo questi incarichi di ferri e di panni; hannoci per niente.
Esempio: Esop. Fav. M. 131: Ammaestraci l'autore che ninno, perchè sia in istato di gran potenza, prenda ardire di villaneggiare e arrogantare i miseri e piccolini, e averli a niente.
Esempio: Stor. Barl. 16: Tutte le gioiose cose di questo secolo sì dispregiava e teneva a niente.
Esempio: Bonich. Bind. Rim. B. 100: Povero è chi del tutto va mendico Ch'è dispettato e tenuto a niente.
Esempio: Vill. G. 24: Tenea molto afflitti i Fiesolani, e così li guerreggiò lungo tempo. Poi, assicurandosi troppo, e avendoli per niente, e li Fiesolani ripresa alcuna lena.... come disperati ai misero ec.
Esempio: E Vill. G. 169: I Tedeschi.... vigorosamente assalirono il campo de' Fiorentini, e perchè erano improvisi e con poca guardia, avendo la forza de' nemici per niente,... feciono ec.
Esempio: Pucc. A. Centil. 12, 90: E per mare e per terra grandemente Facea guardare, e chiamava Carlotto II re novello, avendolo a niente.
Definiz: § XXVIII. E per Non far caso, Non aver riguardo, scrupolo, o simili, di fare ciò che è espresso dal compimento. –
Esempio: Cavalc. Esp. Simb. 2, 15: E se non sono ubbiditi, hanno per niente di uccidere e dimombrare, cacciare e condannare chi non li ubbidisce a punto.
Definiz: § XXIX. Esserci qualche cosa, o persona, per niente, o anche Non esserci per niente, significano Non contar nulla, Non avere importanza o valore alcuno, rispetto a checchessia; ed altresì Non trovare riscontro o paragone con esso. –
Esempio: Castigl. Corteg. V. 178: Voi avete.... attribuito alla donna di palazzo alcune impossibilità ridicole, e tante virtù, che Socrate e Catone e tutti i filosofi del mondo vi sono per niente.
Esempio: Car. Lett. var. 1: Avemo di poi veduti i gran pitaffj, che voi stesso ne scrivete...; e ci siamo risoluti, che 'l Carafulla vi sia per niente a petto a voi.
Esempio: Dav. Tac. 2, 19: Se la republica e 'l senato e 'l popolo ci son per niente, tocca a voi, o compagni, provvedere che imperadore non si faccia da scelerati.
Esempio: Galil. Op. Cart. Div. XVII, 30: Favoriscami.... di informarsi.... se tal mercanzia facessi pericolare una persona privata dell'unghie velenose dell'asinità, tanto cresciute e tanto lunghe che longae regum manus non ci son più per niente.
Definiz: § XXX. Esser niente, usato assolutam. –
V. Essere, § CLXIX.
Definiz: § XXXI. Esser niente, in costrutto con un verbo retto dalla particella Di. –
V. Essere, § CLXVIII.
Definiz: § XXXII. Essere checchessia a niente, parlandosi di generi o mercanzie, significa Non valer niente, Essere a vilissimo prezzo. –
Esempio: Vill. M. 65: Se questo spaccio non fosse occorso, a niente sarebbe il grano, e biade, e l'olio in quell'anno.
Definiz: § XXXIII. Menare a niente, o al niente, Mettere a niente, o al niente, Recare a niente, o al niente, Ridurre a niente, o al niente, Tornare a niente, o al niente, vale Annientare, Annichilare, Distruggere; riferito figuratam. così a persone, come a cose anche astratte. –
Esempio: Lucan. volg. 6: Luccio Silla aveva quasi menato a niente quella cotale dignitade.
Esempio: Libr. Fiorett. Bibb. 48: Poi venne una pietra che uscì d'uno monte sanza essere da mani tagliata, e accostossi alla imagine, e fedilla arditamente, e tornolla tutta a niente.
Esempio: Cresc. Agric. volg. 170: Una piccola piova..., che molte generazioni di viti in tal maniera si alidisce, che il loro frutto a niente al tutto riduce.
Esempio: Cavalc. Med. Cuor. 9: Tu.... reducerai a niente e disfarai l'immagine de' peccatori iracondi nella tua città celestiale.
Esempio: Vill. G. 303: Tenendosi papa Bonifazio molto gravato da' signori Colonnesi.... mai poi non pensò se non di metterli al niente.
Esempio: E Vill. G. 369: In questo modo fu distrutta e messa al niente la ricca e possente magione del Tempio di Gerusalem.
Esempio: E Vill. G. 535: Il quale.... al tutto avea rovesciato in lui il governo di sè e di tutto il reame, mettendo addietro quelli del suo lignaggio, e tutti li altri grandi baroni, e la reina, e 'l figliuolo, recati a niente.
Esempio: Segner. Pred. Pal. ap. 16: Saranno distrutti, saranno desolati, saranno ridotti al niente.
Esempio: Panant. Poet. Teatr. 32: Fanno di tutto per ridurmi a niente.
Definiz: § XXXIV. Non essere alcuna cosa niente, è modo enfatico ed ellittico per significare che dopo di essa si diranno cose assai maggiori o di maggior rilievo. –
Esempio: Magal. Lett. P. 307: Tu vedi un polmone, un fegato, una milza in quell'istesso modo come si veggon talvolta delle foglie anatomizzate.... Ma questo non è niente; egli è che nell'arterie infonde un certo liquore dell'istesso color del sangue arteriale.
Definiz: § XXXV. Non far niente, detto di cosa, avvenimento, e simili, vale per Non importare, Non far differenza. –
Esempio: Cecch. Dot. 3, 3: A voi non fa niente, E al padrone assai, che lo vuol vendere.
Esempio: Manz. Prom. Spos. 133: A noi basta che gli avventori siano galantuomini: chi siano poi, o chi non siano, non fa niente.
Definiz: § XXXVI. Non far niente, detto di persona, vale Non approdare a nulla, Affaticarsi invano; od anche Essere inutile l'attendere a checchessia, e simili. –
Esempio: Forteguerr. Ricciard. 13, 92: Più già d'un parente Ivi è giunto, e di vincere procura Tanta durezza; ma non fa niente.
Esempio: Manz. Prom. Spos. 55: Se non avete fede in me, non facciam niente.
Definiz: § XXXVII. Non ne far niente di una cosa. –
V. Fare, § CDLVIII.
Definiz: § XXXVIII. Recarea niente, o al niente, Ridurre, a niente, o al niente. – V. il § XXXIII.
Definiz: § XXXIX. Tornare a niente, o in niente, o al niente, o Venire, a niente, o in niente, o al niente, vale Distruggersi, Annichilarsi, Venir meno, e simili; anche figuratam. –
Esempio: Libr. Sent. 40: Orgoglio e torto distruggono la sustanza del bene, e grandissime ricchezze vengono a niente per la superbia.
Esempio: Cavalc. Med. Cuor. 58: Per la concordia le piccole cose crescono, e per la discordia le grandi tornano al niente.
Esempio: Barber. Regg. Donn. 26: Ci à figliuole di baroni, Li cui padri tornati sono al niente.
Esempio: Vill. G. 424: Que' della detta congiura vennero a niente, ma furo cacciati della terra.
Esempio: Bocc. Decam. 1, 90: Noi dimoriamo qui..., non altramenti che se esser volessimo o dovessimo testimone di quanti corpi morti ci sieno alla sepoltura recati, o d'ascoltare se i frati di qua entro, de' quali il numero è quasi venuto al niente, alle debite ore cantino il loro uficio o a dimostrare ec.
Esempio: E Bocc. Decam. 6, 109: Le quali [cose], quantunque molto affettuosamente le dicesse, tutte in vento convertite..., tornarono in niente.
Esempio: E Com. Dant. M. 2, 121: Le nebule de' pantani, state quasi salde e intere per buona parte del dì, pure alla fine si risolvono e tornano in niente.
Esempio: Pucc. A. Centil. 35, 83: Essendo il Ghibellin montato, La parte Guelfa veniva a niente, E Santa Chiesa abbassava suo stato.
Esempio: Aver. B. Lez. 6: Mi bisogna dimostrarvi, quanto sovente vengano a niente quelli che erano stati più temuti ed ammirati.
Esempio: Salvin. Disc. 1, 393: Se un cuore di vera fortezza guernito le resiste (alla Bellezza), la sua fierezza fallisce, e torna a niente.
Definiz: § XL. Tornare chicchessia, o checchessia, a niente, o al niente. – V. il § XXXIII.
Definiz: § XLI. Venire al niente, vale anche Ridursi in estrema povertà. –
Esempio: Crusc. Vocab. III: Venire al niente.... Venire al niente, l'usiamo anche per Ridursi a mendicità.
Definiz: § XLII. Tutto parer niente, dicesi per Sembrare vano ogni sforzo, Niente riuscire di ciò che si tenta. –
Esempio: Bocc. Decam. 4, 105: Ogni studio ponevano in far che dal fuoco la Ninetta dovesse campare...; ma tutto pareva niente, perciò che il Duca pur fermo a volerne fare giustizia stava.