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Dizion. 3° Ed. .
NIENTE .
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NIENTE .
Definiz: | Che gli Antichi dissero anche NEENTE. Nulla, non punto; voce, che denota Privazione, negazione. Lat.
nihil. Si usa accompagnata con negativa, e senza. Pur più comunemente, quando si usa
senza la negativa, si pone avanti al verbo; e colla negativa, si suol d'ordinario posporre al verbo; usata per via di
domandare, o anche di dubitare ha senso contrario, e significa alcuna cosa. Latin. aliquid,
quidquam. Anche colle particelle MAI, SENZA, e simili, pure ha forza talora, come affermativa: per esemplo:
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Definiz: | Tal particella si adopera anche con i segni dei casi, e con altre particelle, quasi a maniera di nome. V. più
distesamente Cinonio. |
Esempio: | Boc. Nov. 77. 43. E che niente la notte passata aveva dormito, s'addormentò.
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Esempio: | E Bocc. Introd. n. 32. De' quali il numero è quasi venuto
niente. |
Esempio: | Caval. Specch. Cr. Se l'huomo magnanimo desse ogni cosa per amore, non gli
parrebbe avere dato niente. |
Esempio: | Petrar. Canz. 28. 4. Niente apprezza, ma diventa eterno. |
Esempio: | E Dan. Par. 4. Neente conferisce a quel, che sforza.
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Esempio: | Sen. Pist. Niuna differenza è tra neente disiderare, e assai avere. |
Esempio: | Guitt. Ar. Lett. Empie gli affamati di bene, e i ricchi a neente mise
[Latin. dimisit inanes] |
Esempio: | Esp. Pat. Nost. Ed a neente verrebbero, se egli non le sostenessero per sua
virtude. |
Esempio: | Boc. Nov. 83. 5. Buffalmacco, che guari non era lontano, e gli si fece incontro, e
salutollo, il domandò, se egli si sentisse niente [cioè alcuna cosa] |
Esempio: | Fir. As. 40. E come ella vede un giovanetto di forma niente riguardevole, e lui
ec. delle sue bellezze (cioè alquanto, punto) |
Esempio: | Dav. Post. 3. 29. Neente dicevano gli Antichi più accosto al
neens Latino, e in qualche acconcio luogo non è da schifare. |
Esempio: | Tesorett. Brun. E se tu fai convito, Occorrendo, bandito, Fal provedutamente.
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