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MASSAIO, e talora anche MASSARO
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MASSAIO, e talora anche MASSARO.
Definiz: Sost. masc. Uomo che coi risparmi e con la buona economia domestica sa mettere insieme la roba e mantenerla. –
Esempio: Zibald. Andr. 139: Furono solleciti a lavorare e a riporre le biade e le ricolte, come buon massaj, come fanno le formiche.
Esempio: Bocc. Decam. 5, 201: Il quale, cosiffatta donna, e cui egli cotanto amata avea, per moglie vedendosi, ed oltre a ciò ricchissimo, in letizia con lei, miglior massaio fatto, terminò gli anni suoi.
Esempio: E Bocc. Decam. 7, 104: Io voglio che voi veggiate che massaio io sono; e menatigli in casa, mostrò loro questo porco.
Esempio: Morell. Cron. 241: Macanta la roba e 'l caldo della giovanezza, e' diventò il più assegnato uomo del mondo e 'l maggiore massaio.
Esempio: Lambr. Elog. 45: Il bravo massaio, lasciato fare, diverrà presto un ottimo cittadino.
Esempio: Capp. Econ. 367: E se il padrone vuol far denaro, vende la sua terra ad un migliore massaio, e l'universale vi guadagna.
Definiz: § I. Trovasi per Uomo che ha cura delle faccende domestiche, Servigiale, o simile. –
Esempio: Pulc. L. Morg. 18, 135: Stu mi vedessi stendere un bucato, Diresti che non è donna o massaio Che l'abbi così presto rassettato.
Definiz: § II. Vale pure Capo, ed anche Padrone, di una masseria. –
Esempio: Vill. M. 466: Maggior guerra e danno faceano a' paesani, che quegli della gran Compagna quand'erano nel Regno, però ch'e' sapieno i passi e le vie del paese, e conoscevano i massari e paesani da cui si poteva trarre il danaio.
Esempio: Magazzin. Coltiv. 94: Infido ministro scrive poco, mettendo poco a entrata e manco assai di denari presi, di grasce, come grano, vino, olio, bestiami, biade, ed altro ch'egli ha avuto e ricevuto da' massari, lavoratori o altri.
Esempio: Murat. Dissert. Antich. ital. 1, 96: Così nel Modenese abbiamo i massari delle ville, che han qualche comando sopra gli uomini delle medesime.
Esempio: Nell. Iac. Forest. 1, 17: Il padrone in villa è una febbre al massaro ed una gran salute alla masseria.
Definiz: § III. Massaio, è nome dato a Colui che in un ufficio o amministrazione qualsiasi ha la custodia delle cose mobili, delle masserizie, e talora anche dei denari; e oggi in modo speciale chiamasi così Quell'ufficiale del Presto, o Monte di pietà, che ha la custodia dei pegni. –
Esempio: Vill. G. 757: I camarlinghi della Camera del Comune e loro uficiali, e massari e loro notaj, e frati che guardano gli atti del Comune.
Esempio: Sacch. Nov. 1, 78: Da indi innanzi ebbono molti officj che le più volte erano o sindachi o massaj.
Esempio: Legg. Tosc. 3, 78 t.: Il ritratto de' quali, a capo d'anno, per un terzo si aspetti al massaio, per un terzo alli stimatori del Presto dove seguirà il frodo, e per un terzo al ragioniere de' Presti.
Esempio: Red. Lett. 3, 104: Nel mio arciconsolato sono stati eletti per censori il signor Francesco Cionacci ed il signor Gio. Batista Cini.... Per massaio, il signor abate Giacomini.
Esempio: Legg. Band. Leop. 6, 128: Che il massaio sia debitore dei pegni che mancassero nel Presto, quando non consti del reo di tali mancanze.
Esempio: E Legg. Band. Leop. 7, 92, 49: Per diritto o munuscolo nelle vendite di beni mobili di particolari alla subasta, al massaro, o altro pubblico rivenditore, per ogni lira sul prezzo della roba venduta, soldi uno e denari quattro per lira.
Esempio: E Legg. Band. Leop. 8, 77: L'ufizio del massaro.
Esempio: E Legg. Band. Leop. 8, 78: L'ufizio dei tre massaj.
Esempio: E Legg. Band. Leop. 8, 114, 3: Il massaio e sottomassaio dell'opera di S. Iacopo.
Definiz: § IV. Massaio di checchessia, dicesi figuratam. di persona che ben conserva o bene adopera ciò che è indicato dal compimento. –
Esempio: Machiav. Pros. var. 8, 93: Dubitavo non vi avesse ritirato da scrivermi, perchè vi fosse stato scritto che io non fossi buon massaio delle vostre lettere; ed io sapevo che da Filippo e Paolo in fuori, altri per mio conto non le aveva viste.