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MASSAIO, e MASSARO.
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MASSAIO, e MASSARO.
Definiz: Custode di cose mobili, cioè masserizie, o denari per lo più appartenenti al pubblico. Lat. custos suppellectilis.
Esempio: G. V. 11. 92. 2. I camarlinghi della camera del comune, e loro uficiali, e massai.
Esempio: M. V. 8. 61. Perocch'e' sapieno i passi, e le vie del paese, e conoscevano i massari, e i paesani, da cui si poteva trarre il danaio.
Definiz: §. I. Per Uomo da far roba, e da mantenerla. Lat. vir frugi. Gr. ἀνὴρ χρηστός.
Esempio: Agn. Pand. 4. Quelli, i quali usano le cose, come, e quando, e quanto basta, e non più, e l'avanzo serbano, questi dico io massaj.
Esempio: Bocc. nov. 49. 19. In letizia con lei, miglior massaio fatto, terminò gli anni suoi.
Esempio: E Bocc. nov. 76. 3. Io voglio, che voi vegghiate, che massaio io sono; e menatigli in casa, mostrò loro questo porco.
Esempio: Cron. Morell. 241. Mancata la roba, e 'l caldo della giovanezza, e' diventò il più assegnato uomo del mondo, e 'l maggiore massaio.
Esempio: Pass. 360. La donna buona massaia sogna lino, e buon filato.
Esempio: Tratt. gov. fam. Come fidata massaia alla salute, e masserizia della casa, quanto sai, e puoi, e più, e men secondo il bisogno.
Definiz: §. II. Per Vecchio, Attempato, Grave d'anni. Lat. senior. Gr. πρεσβύτερος.
Esempio: Esp. Vang. Andò a porre il corpo suo ad esercizio d'opere spirituali, e di pietà, e di carità; servendo Elisabetta, e gravida, e massaia.
Esempio: Med. arb. cr. E con quella venerabil donna antica, e massaia profetessa, ec.
Definiz: §. III. Massara, per Fante, Serva. Lat. ancilla. Gr. θεράπαινα.
Esempio: Com. Inf. 29. Come si scaldan le tegghie al fuoco, quando le massare fanno erbolati, torte, ovvero crostate in tegghie.