Lessicografia della Crusca in rete

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LEGA.
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LEGA.
Definiz: Sost. femm. Misura itineraria, propria anticamente dei Galli, e poi dei Francesi, e anche di altri popoli, la lunghezza della quale varia secondo i diversi paesi. La lega francese corrispondeva a quasi tre miglia italiane.
Dal basso lat. leuca o leuga, voce originariamente celtica. –
Esempio: Dant. Purg. 15: Se' venuto più che mezza lega.
Esempio: Tav. Rit. 1, 165: Egli si gittoe in mare, e sìe notòe più di, terza lega.
Esempio: Vill. G. 750: Puosonsi al monte S. Martino, presso a S. Quentino a due leghe.
Esempio: But. Comm. Dant. 2, 359: Lega è misura che è per 4 millia.
Esempio: Machiav. Leg. Comm. 2, 189: Mandò per me, che era appresso a Trento a duo leghe.
Esempio: Alam. L. Gir. 2, 40: Era presso una lega al detto loco.
Esempio: Cellin. Vit. 326: Dipoi mi disse che voleva andare a spasso per quindici o venti giornate a San Germano dell'Aia, quale era dodici leghe discosto di Parigi.
Esempio: Serdon. Stor. Ind. volg. 7: Ciascuna lega contiene in sè circa quattro miglia.
Esempio: Davil. Guerr. civ. V. 1, 37: Quasi per diporto condussero la persona del Re con tutta la corte da Bles in Ambuosa, luogo dieci leghe distante (contengono le leghe francesi tre miglia italiane) situato alle rive del fiume Loira.
Esempio: Bentiv. G. Guerr. Fiandr. 1, 448: Siedevi appresso (a Leyden) ancora, in distanza di sole due leghe, il villaggio dell'Haja.
Esempio: Red. Lett. 3, 126: Nella lettera di V. S. illustrissima dal Campo Cesareo, a una lega d'Esperies,... ricevo il favore de' suoi comandi.
Esempio: Magal. Relaz. 16: Va (il Nilo) come a innabissarsi in una smisurata profondissima voragine, con tanto fracasso che s'ode tre leghe di lontano.
Esempio: Pap. L. Coment. 6, 40: Se n'andò ad abitare un palazzo del Czar, lungi dalla città una lega.
Esempio: Guadagn. Poes. 2, 243: E si vedesse in mezzo al mar, veloce In sei minuti andar più d'una lega, ec.
Definiz: § Figuratam. –
Esempio: Dat. Pref. Pros. Fior. 48: Mi trovino un poeta eroico de' migliori, che abbiano scritto modernamente in latino, il quale s'avvicini a mille leghe a messer Lodovico Ariosto.