Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 3° Ed. .
DANZA
Apri Voce completa

pag.456


Vedi le altre Edizioni del Vocabolario
Dizion. 3 ° Ed.
» DANZA
Dizion. 2 ° Ed.
Dizion. 4 ° Ed.
Dizion. 1 ° Ed.
Dizion. 5 ° Ed.
DANZA.
Definiz: Ballo, carola. Lat. chorea, tripudium, saltatio.
Esempio: Boc. g. 1. f. 8. Comandò la Reina, che una danza fosse presa, e quella, ec.
Esempio: E Bocc. Introd. n. 54. Cominciò soavemente una danza a sonare.
Esempio: Dant. Purg. 31. Indi mi tolse, e bagnato m'offerse Dentro alla danza delle quattro belle.
Definiz: §. Per metaf.
Esempio: Boc. Nov. 7. 11. Aveva sentita la danza Trivigiana, che sopra 'l capo fatta gli era ( qui per metaf. in sentim. disonesto)
Definiz: §. Essere in danza: detto proverbiale, che anche diremmo Farsi vedere in campo, o in iscena.
Esempio: Petr. Canz. 22. 3. Ed anch'io fui alcuna volta in danza.
Definiz: §. Entrare in danza, o in ballo: vuol dire Cominciare a far quel che gli altri.
Definiz: §. Menar la danza: Guidar chi balla.
Definiz: §. Per metaf. Maneggiare, e guidare il negozio.
Esempio: Granch. Il Granchio mena tutta la danza.