Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 5° Ed. .
DANZA.
Apri Voce completa

pag.24


Vedi le altre Edizioni del Vocabolario
Dizion. 3 ° Ed.
Dizion. 2 ° Ed.
Dizion. 4 ° Ed.
Dizion. 1 ° Ed.
Dizion. 5 ° Ed.
DANZA.
Definiz: Sost. femm. L'azione e L'arte del danzare; Ballo; ed è voce del nobile linguaggio. –
Esempio: Dant. Purg. 31: Indi mi tolse, e bagnato m'offerse Dentro alla danza delle quattro belle.
Esempio: Bocc. Decam. 1, 237: Comandò la reina, che una danza fosse presa.
Esempio: Tass. Gerus. 18, 28: Incominciar costor (le Ninfe) danze e carole, E di sè stesse una corona ordiro.
Esempio: Chiabr. Rim. 2, 312: Bacco.... Rallegrator di danze.
Esempio: Leopard. Poes. 36: Parea ch'a danza e non a morte andasse Ciascun de' vostri.
Definiz: § I. E poeticam., Il carolare delle anime celesti. –
Esempio: Dant. Parad. 7: Ed essa [sustanza] e l'altre mossero a sua danza.
Esempio: But. Comm. Dant. 3, 226: A sua danza, cioè al suo girare intorno per lo pianeto, come si girano coloro che danzano e che ballano a ballo tondo.
Definiz: § II. E per L'armonia, al cui suono si danza. –
Esempio: Bocc. Decam. 1, 110: Cominciarono soavemente una danza a sonare.
Esempio: Sacch. Batt. 3, 27: Una danza leggiadretta e piana Fece sonar pian pian con due leuti.
Esempio: Mart. N. Lett. 13 t.: Sonava per eccellenza tutti i balletti e danze, che ne le nozze e conviti son soliti danzarli.
Definiz: § III. Danza, si disse in antico per Canzone a ballo, Ballata. –
Esempio: Rim. Ant. P. Alf. G. 2, 337: Tu sei stata oggimai sett'anni pura, Danza mia nuova, e sola, Cercando il mondo d'un che ti vestisse.
Definiz: § IV. Danza, si usò figuratam. per Affare o Negozio impacciato, Intrigo, e simili; onde Entrare in danza od Essere in danza, per Mettersi o Ritrovarsi in qualche impiccio; e Fornir la danza, per Condurre a termine un affare intricato. –
Esempio: Petr. Rim. 1, 131: Ed anch'io fui alcuna volta in danza.
Esempio: Grazz. Comm. 116: Poi che.... ci conviene, prima che passi oggi, fornir la danza innanzi che coloro tornino.
Definiz: § V. E pur figuratam., si usò per Zuffa, Combattimento; nel qual senso ha più spesso alcun che di scherzevole. –
Esempio: Pucc. A. Centil. 14, 22: Quivi avien grande abbondanza Di gente e d'arme e d'ogni guernimento, Che fa bisogno a così fatta danza.
Esempio: Pulc. L. Morg. 12, 53: Ma 'l conte Orlando seguiva la danza; Egli e Terigi i cavagli spronorno.
Esempio: Ar. Orl. fur. 26, 18: Non così Ricciardetto e il suo cugino Tra le due genti varïavan danza, Perchè, lasciando il campo saracino, Sol tenea l'occhio all'altro di Maganza.
Esempio: Bern. Orl. 52, 54: Entrato è già nella più folta danza, Dove la furia si facea maggiore.
Esempio: E Bern. Orl. 59, 27: E fra lor due si cominciò la danza, Con gran percosse di taglio e di punta.
Definiz: § VI. Far danza, vale Danzare, Ballare. –
Esempio: Fr. Iac. Tod. 369: O grande mia speranza,... Farem gioiosa danza.
Esempio: Dav. Tac. 1, 262: Ella (Messalina), tutta scapigliata, brandiva il tirso; e Silio allatole, cinto d'ellera, in calzaretti, civettava col capo; facendoglisi intorno con grida disonesta danza.
Definiz: § VII. Menar la danza, vale propriamente Guidare, Condurre, il ballo. –
Esempio: Bocc. Decam. 1, 237: Comandò la reina che una danza fosse presa; e quella menando la Lauretta, Emilia cantasse.
Definiz: § VIII. E figuratam., vale Condurre, Dirigere, un trattato, una trama, ed altresì una burla, e simili. –
Esempio: Nov. Grass. legn. 66: Vi vollono (a cena) quel garzone che fu col messo, Matteo e que' due fratelli che menorono la danza della prigione e di casa ed al fuoco.
Esempio: Machiav. Pros. stor. pol. 2, 364: Gli venne nelle mani quel proprio cugino di ser Piero che menava la danza, e, per misericordia e compassione, risparmiatogli qualche tratto di fune, non lo potette scoprire.
Esempio: Salv. Granch. 1, 2: Il Granchio È quegli che consiglia, il Granchio è quegli Che fa;... in somma, il Granchio Mena tutta la danza.