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1) Dizion. 5° Ed. .
BURBANZA.
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BURBANZA.
Definiz: Sost. femm. Alterigia vanitosa, che si dimostra nel contegno, negli atti o nelle parole, con una certa pompa di sè e disprezzo degli altri.
Probabilm. dal provenz. bobansa e burbanz. –
Esempio: Senec. Pist. 12: I' non voglio che tu ti sforzi d'insegnare per burbanza, nè per mostrare l'ingegno e la scienza tua alle genti.
Esempio: Liv. Dec. 1, 151: Avea veduto Tarquinio il giovane, che con grande burbanza si mostrava nella prima schiera degli sbanditi.
Esempio: Vill. M. 460: E pertanto alcuna scusa ricevette della disordinata burbanza e vanità.
Esempio: Sassett. Lett. 94: Meglio ci metterebbe pigliarne un'altra [donna] sanza dote, che fusse d'animo più rimesso, che quella che con la sua burbanza avesse la dote conveniente.
Esempio: Red. Lett. 1, 381: Quell'altro celeberrimo cuoco del secolo passato, il quale per una certa sua vanagloriosa burbanza volle essere chiamato il Panunto.
Definiz: § E per Dimostrazione sfarzosa, Pompa vana. –
Esempio: Senec. Pist. R. 139, 11: Filosofia non è cosa di burbanza.
Esempio: Bibb. Maccab. M.: E poco stando ragguardando, videro la gran burbanza del maritaggio e lo grande apparecchiamento.
Esempio: Dav. Tac. 2, 252: Volle di prima giunta spendere in fatiche e pericoli quel tempo che gli altri sogliono in cirimonie e burbanze.
Esempio: Bellin. Disc. Anat. 3, 6: Nuda mendicità nascosta sotto un'abbagliante burbanza.