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1) Dizion. 5° Ed. .
MESSA
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MESSA.
Definiz: Sost. femm. Il sacrifizio del Corpo e Sangue di Gesù Cristo, sotto le specie del pane e del vino, che il sacerdote offre la mattina su l'altare a Dio, secondo il rito prescritto.
Dal lat. ecclesiastico missa. –
Esempio: Barber. Docum. Am. 33: Solo al cor lo nostro Sir riguarda: Onde per Dio ti guarda Di far a messa falsa vista spessa.
Esempio: Bocc. Decam. 1, 193: Udì alla messa uno evangelio, nel quale queste parole si cantavano.
Esempio: Tratt. Mess. 11: O quanta allegrezza arebbe l'anima che stesse così divotamente alla messa!
Esempio: Ar. Orl. fur. 14, 68: Fe' dentro a Parigi Per tutto celebrare ufficj e messe.
Esempio: Cecch. Comm. ined. 106: La notte Di Natale.... L. Che fu? C. Andando noi Alla messa, ec.
Esempio: Maff. G. P. Vit. Confess. 1, 22: Dal che chiaro si vede quanto sia il valore e la forza della sacra messa per cancellare i peccati, debellarele contrarie potestà, ec.
Esempio: Dav. Colt. 523: Altri gl'incantano (i bruchi) alla messa con pater nostri, e questa è una resia sciocca bene.
Esempio: Segner. Crist. instr. 1, 171: Queste parole s'intendono veramente della morte del Salvadore, ma possono anche intendersi della messa, la quale dal sacro Concilio di Trento fu dichiarata per sacrifìcio di propiziazione ancor esso, nulla inferiore, per la vittima offerta, a quel della croce, ma solo diverso nella ragion di offerirla.
Esempio: Murat. Dissert. Antich. Ital. 3, 211: Ne' secoli barbarici, quasi niuna chiesa battesimale, o sia parrochiale, si trovava, tanto nelle città che nelle ville, la quale ne' giorni di festa non cantasse la messa, o qualche parte del divino ufizio.
Esempio: Guadagn. Poes. 2, 323: Non vorrei che mi tenesser d'occhio Se non m'inchino al duca, all'eccellenza, E se alla messa non istò in ginocchio.
Esempio: Manz. Prom. Spos. 735: Non è quel latino lì che mi fa paura: quello è un latino sincero, sacrosanto, come quel della messa.
Definiz: § I. Messa, prende diversi aggiunti o compimenti, secondo l'occasione od il fine, in cui o per cui la messa si celebra. Così, ad esempio, Messa conventuale, dicesi Quella a cui assiste tutta la comunità religiosa; Messa de' morti, di requie, o per i defunti, o, come anche si disse, Messa mortoria, Quella che si celebra in suffragio dell'anima di un defunto; Messa di nozze, o degli sposi, o, come si disse, Messa del congiunto, Quella che si celebra in occasione di matrimoni; Messa novella, o Prima messa, Quella che il sacerdote celebra per la prima volta dopo la sua ordinazione; Messa perpetua, Quella che alcuno lascia da celebrarsi per tempo indefinito, in suffragio proprio o altrui; Messa votiva, Quella che si celebra per qualche devozione particolare, fuori dell'ufficio del giorno, e, in senso speciale, Quella della Madonna. –
Esempio: Ciaper. Lett. 11: Si fa in questa casa quattro volte l'anno uficio solenne, con tutte le messe de' morti per le anime di tutt'i parenti della famiglia di questa casa.
Esempio: S. Antonin. Lett. 101: Leggiamo del nostro padre san Domenico, che certo tempo non udiva la messa conventuale con gli altri, per l'abbondanzia delle lacrime d'amore.
Esempio: Rinucc. F. Ricord. 254: La Ginevra mia donna ed io insieme udimmo in San Lorenzo la messa del congiunto.
Esempio: Macingh. Strozz. Lett. 545: Con questo, che mi debbano ogni anno.... farmi uno uficio.... e debono dire 10 messe mortone per l'animo di mio padre e di mia madre, ec.
Esempio: Machiav. Comm. 96: Togliete ora questo fiorino, e direte due mesi ogni lunedì la messa dei morti per l'anima del mio marito.
Esempio: E Machiav. Comm. 167: Vogliamo noi fare le cose da bestie? Non ha ella a udir la messa del congiunto?
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. 12, 308: Si diede principio a una solennissima messa de' morti, con musiche e cerimonie d'ogni sorte.
Esempio: Pallav. Stor. Conc. 2, 235: Il giorno appresso fu celebrata l'undecima sessione del Concilio, cantando il Legato la messa, che fu la sua messa novella.
Esempio: E Pallav. Stor. Conc. 3, 310: Per usare.... la debita gratitudine a quelli che avevano comperata la vittoria alla religione.... con dare la vita,... fu celebrata a loro sovvenimento.... una messa di requie, assistendovi tutto il Concilio.
Esempio: Casott. Mem. Impr. 207: Alla processione e alla messa votiva della Madonna intervenne il granduca Ferdinando Secondo.
Esempio: Murat. Dissert. Antich. Ital. 3, 213: Per questo nelle quotidiane messe e nella salmodia sempre si facea, come anche oggidì, commemorazione di tutti i defunti.
Esempio: E Murat. Dissert. Antich. Ital. 3, 216: Per quanto ho io detto, non intendo di asserire che fosse ignoto a gli antichi secoli l'ordinar messe perpetue per determinate persone.
Definiz: § II. Prende pure varj aggiunti, secondo la forma rituale con la quale essa è celebrata. Così, ad esempio, Messa cantata, o maggiore, o, come pur trovasi, Messa grande e Gran messa, e anche, come ellitticamente si disse, Messa cantando, Quella, alcune parti della quale sono cantate dal sacerdote celebrante o dal coro, e, per lo più, con accompagnamento dell'organo; e suole celebrarsi col diacono e suddiacono; e il suo opposto è Messa piana, che ellitticamente si disse anche Messa piano, e anche Messa letta, cioè Quella che si legge dal celebrante senza alcun canto; Messa solenne, Quella cantata in musica e con accompagnamento di orchestra; Messa pontificale, o in pontificale, Quella celebrata colle cerimonie e cogli abiti pontificali. –
Esempio: Sigol. Viagg. Sin. 20: Anche portano un altro vestimento.... siccome quello del diacono, quando è parato alla messa maggiore a piè del prete.
Esempio: Sacch. Nov. 1, 84: Messer Dolcibene.... dovendo dire il vescovo una messa piana, essendo alla chiesa il Signore da parte, andò alla detta messa quasi in sul celebrare.
Esempio: Vespas. Vit. Uom. ill. 14: Cantò il Papa una messa solenne, e infra la messa si lessono i privilegj fatti dell'unione de' Greci ec.
Esempio: Machiav. Leg. Comm. 4, 25: Questa mattina, dopo una messa solenne, questa Maestà pubblicamente in presenzia delli oratori Inghilesi ha iurato, e con iuramento ratificato quelli capituli.
Esempio: Firenz. Rim. 2, 418: Gli organi, ch'anco lor san sì ben come Si dica il vespro e le messe cantate, Non hanno ec.
Esempio: Alam. L. Gir. Ded. 7: Accompagnavano il Principe alla gran messa, camminandogli innanzi a due.
Esempio: Varch. Stor. 2, 458: Udita una messa piana in San Giovanni, se n'andorno ec.
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. 8, 39: Sono nelle altre due storie, quando papa Leone X sagra il re Cristianissimo Francesco I di Francia, cantando la messa in pontificale e benedicendo gli olj per ugnerlo.
Esempio: Grazz. Pros. 45: Il quale, mentre che la messa grande solennemente si cantava, vide per sorte nella chiesa una bella giovine e manierosa.
Esempio: Cecch. Comm. ined. 193: Egli accende candele Di libbre; e ti so dir, che se val tanto La messa piano quanto la cantando, Che e' piglia il perdono (qui in locuz. figur., e in ischerzo).
Esempio: Ricc. S. Cat. Lett. Gh. 254: Ho ricevuto li quattro ducati in limosina, e farò fare l'ufizio e messa cantata come desiderate.
Esempio: Davil. Guerr. civ. V. 1, 566: E si cantò messa solenne, con mostra in ciascheduno di profonda e singolar devozione.
Esempio: Buomm. Descriz. Fest. 82: Ogni giorno v'andò due volte; volendo sempre sentirvi e una messa piana e cantar la compieta.
Esempio: Salvin. Lett. IV, 2, 253: Ci fu un mio discorso dopo la messa cantata, e 'l giorno si cantò il vespro solenne.
Esempio: Fag. Rim. 3, 64: Ode messa, Una di quelle che chiamiam cantate.
Esempio: Bott. Stor. Ital. 4, 171: Cantossi la solenne messa; giurò Napoleone: ad alta voce dagli araldi gridossi: Napoleone primo, Imperatore dei Francesi e Re d'Italia, è incoronato, ec.
Esempio: Panant. Poet. Teatr. 27: E tanto è buona e tanto è valutata, La messa piana quanto la cantata.
Definiz: § III. Messa, dicesi pure, figuratam., L'elemosina che si dà al sacerdote per la celebrazione di una messa. –
Esempio: Segner. Op. 4, 685: Quelli che pigliano un numero grande di messe, senza manifestare che non potranno soddisfare per molto tempo.
Definiz: § IV. Messa secca, dicevasi volgarmente Quella nella quale non si faceva la consacrazione, per mancanza o delle specie, o dei sacri arredi, o del sacerdote; e celebratasi nei lunghi viaggi di mare o nell'approdare a lidi deserti o selvaggi. –
Esempio: Pallav. Stor. Conc. 3, 145: Dapprima erano disposti molti a proibir quelle messe che si chiamano volgarmente secche, nelle quali, avendo luogo l'altre orazioni e gli altri riti, non si consacra. Ma di poi fu mutata sentenza per consiglio principalmente del Drascovizio; considerandosi che nelle navigazioni e in altre circustanze, quando per mancamento di sacerdote o d'arredi non è lecito il sacrificare, quella visibile rappresentazione di sacrificio molto vale a risvegliar la divozione nell'animo nostro: il quale eziandio per sollevarsi dal senso ha bisogno del senso.
Definiz: § V. Messe di san Gregorio, si dissero Quelle trenta messe che si celebravano in suffragio di qualche anima. –
Esempio: Passav. Specch. Penit. 256: Come si dice de' dodici lunedì di santa Caterina, del venerdì di san Niccolao, delle messe di san Gregorio, ec.
Esempio: Frescobald. Viagg. 106: Se noi 'l possiamo indurre (un Veneziano rinnegato) che voglia che noi preghiamo Iddio per l'anima del suo padre, e che il sopradetto frate dicesse le messe di san Ghirigoro (san Gregorio).
Esempio: Bern. Lett. fam. V. 283: Fate dir loro le messe di san Gregorio, e raccomandateli a Dio, e basta.
Esempio: Grazz. Pros. 86: Gli rovesciò innanzi trenta lire di monete d'argento, dicendo che voleva che tre lunedì alla fila facesse cantare le messe di san Gregorio per l'anima del morto pescatore.
Esempio: Mann. Ist. Decam. 223: L'origine delle trenta Messe di san Gregorio l'abbiamo nella Istoria di san Gregorio Papa, Libro IV, cap. LVII.... La chiesa conserva tuttora il rito di celebrare trenta Messe in suffragio de' morti, che si chiama il trentesimo, e gli antichi nostri Toscani lo dicevano il trigesimo.
Definiz: § VI. Da messa, usasi come aggiunto di Prete o Frate che, avendo ricevuto l'Ordine sacro, può celebrare la messa; per distinguerlo dai chierici e dai frati conversi. –
Esempio: Bern. Rim. burl. V. 110: Perch'a chi ben la guarda (l'arte de' sarti) senza occhiali, Ell'è sol quella che ci fa diversi, E differenti da gli altri animali, Come i frati da messa da i conversi.
Esempio: Alf. Sat. 38: Signor maestro, siete voi da messa?... Son nuovo celebrante. Dunque voi la direte alla contessa.
Definiz: § VII. Libro da messa, chiamasi Il libro di devozione, dove si contengono anche le preghiere da leggersi alla messa.
Definiz: § VIII. Applicare la messa. –
V. Applicare, § XIII.
Definiz: § IX. Cantar messa, in senso particolare, vale Celebrare per la prima volta la messa; nata questa maniera dal solersi ordinariamente cantare. –
Esempio: Belleb. Stat. S. Iac. volg. 17: Ancora ordiniamo che nulla persona possa essere eletto..., se ella non è preite, e che messa abbi cantato.
Esempio: Tav. Rit. 1, 544: Lancialotto rimase con loro a fare penitenzia de' sui peccati, e vivette un anno e tre mesi; e fu sacerdote e cantò messa.
Definiz: § X. Dire cose fuori della messa, detto di sacerdote, si usò scherzevolmente per Proferire parole sconce e ingiuriose, Prorompere in escandescenze. –
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. 9, 72: Discostatosi il guardiano ed a un suo terrazzo fattosi, disse cose fuor della messa, e con collora e mal animo se n'andò all'ufficio degli Otto, magistrato in Fiorenza molto temuto.
Definiz: § XI. Dire messa, vale Celebrare il divino sacrifizio. –
Esempio: Cavalc. Vit. SS. PP. volg. 1, 180: Fatti impromettere ch'e' mai non dirà messa.
Esempio: Bocc. Decam. 3, 75: Empiutagli nascosamente la man di denari, il pregò che messe dicesse per l'anima de' morti suoi.
Esempio: Bern. Orl. 67, 4: Quando a dir messa andate e gli altri ufficj, Ditemi ec.
Esempio: Maff. G. P. Vit. Confess. 1, 21: Ritrovò che erano trenta giorni appunto che non avea detto messa per lei.
Esempio: Bart. D. Giapp. 3, 387: Non avean nè dì nè notte riposo dall'udirne le confessioni, ammaestrarli nel come ben portarsi in ricever la morte, e la mattina, all'apparir dell'alba dir messa, e dare a quanti n'eran capaci la communione.
Esempio: Corsin. Stor. Mess. trad. 96: Bernardo Diaz del Castillo assevera che si disse messa a questo altare il giorno medesimo dello sbarco.
Definiz: § XII. Vale anche Aver facoltà di dir messa, Essere sacerdote. –
Esempio: Grazz. Pros. 51: In Prato.... fu, non ha gran tempo, un messer Mico da Siena, priore nella Pieve principale; il quale aveva seco un suo nipote, anch'egli prete, ma giovane tanto che non diceva ancor messa, solo era ordinato a Pistola e a Vangelo.
Definiz: § XIII. Entrare a messa, si disse per Cominciare la messa, Recitare le prime orazioni della messa a piè dell'altare. –
Esempio: Passav. Specch. Penit. 80: È un altro modo di confessare i peccati,... cioè per la confessione generale che fa il prete quando entra a messa.
Definiz: § XIV. Entrare la messa, Entrare una messa, e simili, vale Andare il sacerdote all'altare per celebrare la messa. –
Esempio: Cecch. Servig. 1, 3: Sta': odi la messa, che entra.
Definiz: § XV. Far messe, si usò per Celebrare delle messe. –
Esempio: Rep. Fir. Diec. Bal. 9, 146: Che noi ci umiliassimo a domandare perdono e absoluzione; che si facesse messe per gli ecclesiastici che morirono per la novità; che si cancellassi la pittura dell'arcivescovo ec.
Esempio: E Rep. Fir. Diec. Bal. 9, 187: Deliberammo più dì fa molte elemosine a religiosi e luoghi pii, perchè ne facessino messe e orazioni a Dio in ringraziamento di tanto dono (della pace).
Esempio: Macingh. Strozz. Lett. 141: Oggi s'è fatto il mestiero (il funerale) di Filippo vostro in casa tua onoratamente, come di costume, e domattina si debbono fare le messe.
Definiz: § XVI. Levare la messa a un sacerdote, o Togliere, la messa a un sacerdote, vale Sospenderlo dalla messa, Interdirgli di celebrarla.
Definiz: § XVII. Marinare la messa, o Salare, la messa, dicesi in modo volgare per Mancare, in un giorno comandato, all'obbligo di ascoltarla; ed anche dicesi del sacerdote quando non la celebra. –
Esempio: Salvin. Annot. Fier. 486: Con bassa maniera e plebea diciamo: Marinar la messa, quasi serbarla a un altro tempo.
Definiz: § XVIII. Scrivere una messa, Comporre, e simili, una messa: vale Porre in musica le parti principali della messa, da eseguirsi in chiesa col canto, e, per lo più, con accompagnatura di strumenti. –
Esempio: Varch. Ercol. 356: Il numero che si ritrova ne' versi e nelle prose parimente è quello de' musici o vero cantori, i quali.... compongono e cantano, con incredibile diletto di se stessi e degli ascoltanti che non abbiano gli orecchi a rimpedulare, le messe, i mottetti, le canzoni, i madriali e l'altre composizioni loro.
Definiz: § XIX. Servire la messa, e, come si usò, Servire alla messa, vale Assistere il sacerdote che celebra, rispondendo alle parole di lui, e ministrandogli. –
Esempio: Amm. SS. Padr. 26: T'alèggi (eleggi), adunque, gli uficj, che gli altri ischifano per viltà di quegli, come.... di spazzare la chiesa, servire volentieri alla messa, ec.
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. 8, 25: Fecevi Raffaello intorno molte varie e diverse figure: alcuni servono alla messa, altri stanno su per una scala ginocchioni e, alterate dalla novità del caso, fanno bellissime attitudini.
Definiz: § XX. Servir la messa ad alcuno, dicesi figuratam. e familiarmente, per Palesare le mancanze o le colpe di alcuno, Accusarlo, a chi può punirlo. Così per esempio:
Esempio: Esempio del Compilatore Quando torna il babbo, ti servirò io la messa.
Definiz: § XXI. Udire messa o la messa, Ascoltare messa o la messa, e familiarmente Sentire, messa, o la messa, vale Assistere alla celebrazione di essa. –
Esempio: Fr. Galg. Ord. Mess. 82: Dunque con grande devozione e reverenza dovemo udire la messa; perciò che ella si dice in memoria della passione di Gesù Cristo.
Esempio: Bocc. Decam. 1, 193: Domandò se egli avesse la messa udita quella mattina.
Esempio: Bocchin. Ricord. 11: Lo Spagnuolo andò a udir messa, e noi gli demmo quattrini ne facessi dir una per noi.
Esempio: Ar. Sat. 1, 176: Tema Dio; ma che udir più d'una messa Voglia il dì, non mi piace.
Esempio: Ricc. S. Cat. Lett. Gh. 28: Ora che siamo di quaresima, voglio che la mattina ti levi a buon'ora e oda messa e la predica.
Esempio: Dav. Scism. 401: Alcune messe si dicieno e udieno di sfuggiasco; Maria, sorella del re, l'udìo sempre in cappella sua privata.
Esempio: Davil. Guerr. civ. V. 1, 563: La quale senza sospetto alcuno, uscita a sentir messa, si ritrovava nella chiesa maggiore.
Esempio: Buomm. Descriz. Fest. 82: Ogni giorno v'andò due volte; volendo sempre sentirvi e una messa piana e cantar la compieta.
Esempio: Segner. Mann. lugl. 8, 2: Quando anche tu faccia azioni, in sè per altro lodevoli, come sono digiunare, disciplinarsi, udir messa, ec.
Esempio: Murat. Dissert. Antich. Ital. 3, 212: L'ascoltar la messa, e l'intervenire a queste divine lodi, era in que' tempi (ne' secoli barbarici) la principal divozione de' fedeli.
Esempio: Gozz. Op. scelt. 3, 387: Udita la messa cantata, ebbe in animo d'andar a visitare la sua benefattrice.
Esempio: Guadagn. Poes. 1, 267: Domani di buon'ora Quando udite avrò due messe,... Staccherò di qui un calesse Per recarmi a San Casciano.
Definiz: § XXII. Uscire la messa, vale Esser finita la messa, e più propriamente indica Partire di chiesa la gente che l'ascoltava.
Definiz: § XXIII. E in alcuni luoghi dicesi per Uscire il sacerdote dalla sagrestia, parato a messa, e recarsi all'altare per celebrarla; comunemente Entrare la messa. –
Esempio: Cecch. Servig. 1, 3: Dove si va, Antonia? M. A. Alla messa: son'io a otta? D. Sì; Poco può star a uscirn'una.
Definiz: § XXIV. Essere checchessia come la messa del venerdì santo, che non ha principio nè fine; dicesi proverbialmente di cosa nella quale non si vegga conclusione.
Definiz: § XXV. Non saper mezze le messe, o, come pur trovasi, mezza la messa; modo proverbiale, che significa Esser poco o punto informato di ciò onde si parla. –
Esempio: Pataff. 2: Rimorchi! tu non sai mezza la messa.
Esempio: Bern. Rim. burl. V. 21: E se fussi qualcun che gli cocesse (i cardi), E volessi mangiarli in varj modi, Ditegli che non sa mezze le messe.
Esempio: Firenz. Comm. 1, 440: Be', mio padre, voi non sapete mezze le messe.
Esempio: Varch. Ercol. 73: Quando alcuno fa o dice alcuna cosa sciocca o biasimevole..., per mostrargli la sciocchezza e mentecattagine sua, se gli dice in Firenze...: tu farai la metà di nonnulla, tu non sai mezze le messe, ec.