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OZIOSITÀ, OZIOSITADE, e OZIOSITATE
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OZIOSITÀ, OZIOSITADE, e OZIOSITATE .
Definiz: Accidia. Lat. otiositas, usa la Scrittura.
Esempio: Fior. Virt. A. Mon. Quando l'huomo non fa, non dice, non pensa fermamente, ma sta, come un corpo morto, questa si è oziosità, che è molto grande vizio.
Esempio: Lib. Sagram. E consumano il lor tempo in oziosità.
Esempio: Fav. Esop. Le loro operazioni non sono atte a fatica, ma grasse, per oziositade.
Esempio: Cr. Proem. n. 5. Imperocchè l'oziosità s'esercita, e 'l danno de' prossimi, cioè de' vicini, si schifa.
Esempio: Serm. S. Agost. Per questa oziosità si perde il rigore, e la santità della vita solitaria, perocchè, quando rincresce l'orazione, per questa oziositade, siamo spesso tentati.
Esempio: Amm. Ant.34. 1. L'oziosità è madre delle ciance, e matrigna delle virtù.
Esempio: E Amm. ant. 34. 2. 3. L'oziosità ha già insegnata molta malizia.
Esempio: S. Ber. Lett. Oziosità è quella, la quale nulla ha utilità, ovvero intenzion d'utilità.
Esempio: Pallav. Stor. Conc. 285. S'era insieme doluto col Nunzio, per l'oziosità del Concilio.