Lessicografia della Crusca in rete

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MENDO
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MENDO.
Definiz: Pronunziato con l'E larga, Menda. Lat. restauratio, refectio, reparatio. Gr. ἐπισκευή, ἀνακαίνωσις, ἀνακαίνισις.
Esempio: G. V. 12. 8. 3. Domandando a' Pisani il mendo de' suoi danni, e interessi.
Definiz: §. Mendo, pronunziato coll'E stretta, diciamo per un certo Atto, Vezzo, Uso, Costume; e si prende piuttosto in mala parte, che in buona; e talora anche vale assolutam. Difetto. Lat. mendum, menda, vitium. Gr. πταῖσμα, πλημμέλημα.
Esempio: Salv. Granch. 1. 1. Bench'io abbia con esso meco Dimolti di quei mendi, che n'arreca Seco l'età, io non son però Ancor sì rimbambito, che io sia Tornato interamente un fanciullo.
Esempio: Capr. Bott. 9. 175. In fine i proverbj son tutti approvati; questa vecchiaia (come si dice tutto il giorno per proverbio) ne vien con ogni mal mendo.
Esempio: Gell. Sport. 1. 2. Voi avete tutte, voi donne, questo maladetto mendo di voler sempre rimpinzare uno ammalato, e il più delle volte fate lor male.