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1) Dizion. 5° Ed. .
BALESTRA
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BALESTRA.
Definiz: Sost. femm. Strumento antico da guerra per uso di saettare, fatto d'un fusto di legno curvo che chiamasi teniere, con arco d'acciaio in cima, e caricavasi con arnese detto lieva, o martinello, ed anche in altri modi, come nelle balestre dette a staffa, a tornio, ad arganello ec.
Dal lat. ballista, derivato dal gr. βάλλω. –
Esempio: Vill. F. 5, 275: Dalla porta e antiporta e mura scoccavano le balestre e a tornio e a staffa, che il tuono del romore piuttosto cresceano, che facessono danno.
Esempio: Ar. Orl. fur. 14, 120: Di fango brutto e molle d'acqua vanne Tra il foco e i sassi e gli archi e le balestre, Come andar suol tra le palustri canne De la nostra Mallea porco silvestre.
Esempio: Nard. Stor. 1, 10: Erano questi del popolo minuto allora molto formidabili agli altri cittadini, perciò che erano possessori delle balestre, le quali erano le più spaventevoli armi che si usassero in quel tempo.
Esempio: Tass. Gerus. 20, 23: Quinci le frombe e le balestre e gli archi Esser tutti dovean rotate e scarchi.
Definiz: § I. Balestra dicesi anche a uno strumento di forma simile, che si carica a mano, per uso di tirare agli uccelli con palle di terra rassodata. –
Esempio: Bern. Rim. burl. 1, 22: Quand'io veggio Naldin con quel piattello Venire a casa e con la sua balestra, Io grido com'un pazzo: Vello, vello.
Esempio: Panciat. Scritt. var. 13: Una balestra non v'arriverebbe a tutta mira in dieci volte, l'una dopo l'altra.
Esempio: Not. Malm. 1, 137: Balestra, strumento o arme da caccia, col quale si scagliano palle di terra secca, nella guisa che si fa delle frecce; e serve per ammazzare uccelletti.
Definiz: § II. Balestra a bolzoni o da bolzone, dicevasi una Balestra grossa per uso di scagliare saette assai maggiori dell'ordinarie, che dicevansi bolzoni. –
Esempio: Tasson. Secch. rap. 7, 28: Il capitan Paolucci a Perdigone.... Tirò d'una balestra da bolzone, E con due coste rotte in terra il mise.
Definiz: § III. Balestra furlana, detto proverbialmente di Chi parlando l'accocca a tutti senza rispetto, e non facendo distinzione da amici a nemici. –
Esempio: Buomm. Cical. III, 2, 106: Andate meco di bello, e rigate diritto, ch'io sono balestra furlana.
Esempio: Rucell. Or. Cical. III, 2, 149: Credete forse, Accademici, che armato nella lingua di giocose punture, debba io scaricarle con furia di balestra furlana nel vostro consueto segno?
Definiz: § IV. Aria di finestra, colpo di balestra; proverbio che vale, Che lo stare esposto alle correnti d'aria che vengono dalle finestre è dannosissimo alla salute.
Definiz: § V. Dare il pan colla balestra o Tirar il pan colla balestra, vale Darlo malissimo volentieri e con istrapazzo; e più comunemente vale Fare altrui benefizio con mala grazia e sgarbatamente. –
Esempio: Tasson. Secch. rap. 6, 38: E grida: ah feccia d'uomini codardi, Sì vilmente morir, scannaminestre? Che vi sia dato il pan con le balestre.
Esempio: Lipp. Malm. 2, 3: Quando picchiavan poi [i poveri], dalla finestra Facea lor dare il pan colla balestra.
Esempio: Not. Malm. 1, 137: Dare il pan colla balestra vuol dire Strapazzare, Fare in maniera che il benefizio sia di disgusto a chi lo riceve.
Esempio: Baldov. Comp. dramm. 70: O servaccia briccona, Che mi sia dato il pan colla balestra, Se or or non ti fo fare Un salto fin quaggiù dalla finestra.