Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 4° Ed. .
TIGNUOLA
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TIGNUOLA.
Definiz: Piccolo vermicello, che rode per lo più i panni lani, della qual rosura si alimenta, e si forma la casa, che è un cannellino, il quale si strascica dietro in quella stessa guisa, che fanno del loro guscio le chiocciole. Lat. tinea, blatta. Gr. σής, βρῶσις.
Esempio: Fior. Virt. A. M. Siccome il tarlo consuma il legno, e la tignuola il panno, cioè le vestimenta, così consuma la 'nvidia il corpo dell'uomo.
Esempio: Franc. Sacch. Op. div. Portatemi odio, come tignuola a panno.
Esempio: Amm. ant. 25. 10. 2. Siccome dalle vestimenta procede tignuola, così dalla femmina l'iniquità dell'uomo.
Esempio: S. Ag. D. Queste veste sono senza tignuola (cioè: senza roditura di tignuola)
Definiz: §. Tignuola, è anche un Vermicello, che si nudrisce del grano, e lo vota.
Esempio: Cr. 3. 2. 2. Columella comanda, che 'l grano non si rimeni, perocchè più si mescolano le tignuole, o altri animali, che l'abbiano a offendere.
Esempio: Coll. SS. Pad. Là ove la ruggine, e la tignuola il rode, e là dove i ladroni imbolano.
Esempio: Malm. 6. 59. Come sarebbe a dir tonchj, e tignuole, Punteruoli, moscion, tarli e farfalle.