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Dizion. 4° Ed. .
RICHIAMARE
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RICHIAMARE.
Definiz: | Chiamar di nuovo; e talora Chiamare semplicemente, Rivocare. Lat. revocare. Gr.
ἀνακαλεῖν. |
Esempio: | Bocc. nov. 28. 27. Ma egli richiamandogli affermava se essere risuscitato.
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Esempio: | E Bocc. nov. 46. 14. E partir volendosi, il richiamò Gianni, e
dissegli. |
Esempio: | Petr. canz. 39. 6. E questo ad alta voce anche richiama La ragione sviata dietro
ai sensi. |
Esempio: | E Petr. son. 6. Che quanto richiamando più le 'nvio Per la
secura strada, men m'ascolta. |
Definiz: | §. I. In signific. neutr. pass. Querelarsi, Dolersi, e Rammaricarsi di torto ricevuto. Lat.
postulare iniuriarum. Gr. δίκην
εὐθύνειν. |
Esempio: | Bocc. nov. 9. 2. Di che ella senza alcuna consolazion dolendosi, pensò d'andarsene
a richiamare al Re. |
Esempio: | G. V. 6. 91. 2. Con gran duolo se ne richiamò a Carlo suo marito. |
Esempio: | F. Iac. T. Già non vuoi cose torte, Me ne richiamo, Amore. |
Definiz: | §. II. Per Dar querela, Chiamare altrui in giudicio. Lat. in iudicium vocare.
Gr. ἐγκαλεῖν. |
Esempio: | Nov. ant. 53. 1. Richiamossi di lui, e diégli un libello di dumila livre.
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Esempio: | Bocc. nov. 75. 6. Io son venuto a richiamarmi di lui d'una valigia, la quale egli
m'ha imbolata. |
Esempio: | Sen. ben. Varch. 3. 7. Se io me ne richiamo, se io me ne vo alla corte, e'
comincia ad essere non benifizio, ma credito. |
Esempio: | E Sen. ben. Varch. 3. 13. Noi facciamo ec. più tardi gli
uomini a dare de' benifizj, non ce ne possendo richiamare, e non gastigando coloro, i quali gli niegano.
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