Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 3° Ed. .
RICHIAMARE
Apri Voce completa

pag.1351


Vedi le altre Edizioni del Vocabolario
Dizion. 2 ° Ed.
Dizion. 1 ° Ed.
Dizion. 4 ° Ed.
Dizion. 3 ° Ed.
RICHIAMARE.
Definiz: Chiamar di nuovo: Rivocare. Lat. revocare.
Esempio: Bocc. Nov. 46. 14. E partir volendosi, il richiamò Gianni, e disseli.
Esempio: E Bocc. Nov. 28. 25. Ma egli richiamandogli affermava se esser risuscitato.
Esempio: Petrar. Canz. 39. 6. E questo ad alta voce anche richiama.
Esempio: E Petr. Son. 6. Che quanto richiamando più le 'nvio Per la sicura strada.
Definiz: §. In signif. neutr. pass. Querelarsi, dolersi, e rammaricarsi di torto ricevuto. Lat. postulare iniuriarum.
Esempio: Boc. Nov. 9. 2. Di che ella, senza alcuna consolazion dolendosi, pensò d'andarsene a richiamare al Re.
Esempio: G. V. 9. 91. 2. Con gran duolo se ne richiamò a Carlo suo marito.
Esempio: F. Iac. Tod. Già non vuoi cose toste, Me ne richiamo amore.
Definiz: §. Per Dar querela, e chiamare altrui in giudicio. Lat. in iudicium vocare.
Esempio: Nov. Ant. 53. 1. Richiamossi di lui, e diegli un libello di tremila lire.
Esempio: Bocc. Nov. 65. 6. Io son tenuto a richiamarmi di lui d'una valigia, ch'egli m'ha imbolata.
Esempio: Sen. Ben. Varc. 3. 13. Noi facciamo più tardi gli huomini a dare de' benifizzj, non ce ne possendo richiamare.
Esempio: E Sen. Ben. Varc. 3. 7. Se io me ne richiamo, se io me ne vo alla Corte, e' comincia ad essere non benifizio, ma credito.