Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 3° Ed. .
MORTE
Apri Voce completa

pag.1058


Vedi le altre Edizioni del Vocabolario
Dizion. 1 ° Ed.
Dizion. 3 ° Ed.
Dizion. 2 ° Ed.
Dizion. 5 ° Ed.
Dizion. 3 ° Ed.
» MORTE
Dizion. 4 ° Ed.
Dizion. 4 ° Ed.
MORTE.
Definiz: Separazion dell'anima dal corpo. Lat. mors. Gr. θάνατος
Esempio: Tratt. Consol. Ne la morte, ne l'amor non si può fuggire.
Esempio: S. Agost. C. D. Non si dee riputar mala morte, alla quale è innanzi andata la buona vita.
Esempio: Petr. Son. 211. Perchè morte fura Prima i migliori, e lascia stare i rei.
Esempio: E Petr. Son. 29. S'io credessi, per morte, essere scarco Del pensiero amoroso.
Esempio: Dan. Par. 6. La morte prese subitana, e atra.
Esempio: E Dan. Purg. 27. Qui puote esser tormento, ma non morte.
Esempio: Boc. Nov. 26. 10. Acciocchè voi conosciate, che merito riceve la vostra intera fede, per la quale io fui già presso alla morte.
Esempio: Petr. Huom. Ill. E così la morte d'uno fosse la vita, e la salute di tutti.
Esempio: Tes. Br. 8. 32 Morte non è già tormento, anzi è fine, e riposo di pianto, e di cattività.
Esempio: Bern. Orl. 1. 6. 33. E per tutto sentir tanto dolore, Che della morte gli venne il sudore.
Esempio: E Ber. Orl. 2. 6. 47. E portato di Monaco alla rocca, Come si dice, colla morte in bocca [cioè vicino alla morte. Lat. parum a morte remotus]