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Dizion. 4° Ed. .
MORTE
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pag.290
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MORTE.
Definiz: | Separazione dell'anima dal corpo. Lat. mors. Gr. θάνατος |
Esempio: | S. Ag. C. D. Non si dee riputar mala morte, alla quale è innanzi andata la
buona vita. |
Esempio: | Petr. son. 29. S'io credessi per morte essere scarco Del pensiero amoroso.
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Esempio: | E Petr. son. 210. Perchè morte fura Prima i migliori, e lascia
stare i rei. |
Esempio: | E uom. ill. E così la morte d'uno fosse la vita, e la salute di tutti.
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Esempio: | Dant. Purg. 27. Quì puote esser tormento, ma non morte. |
Esempio: | E Dan. Par. 6. La morte prese subitana, ed atra. |
Esempio: | Bocc. nov. 26. 10. Acciocchè voi conosciate, che merito riceve la vostra intera
fede, per la quale io fui già presso alla morte. |
Esempio: | Tes. Br. 8. 32. Morte non è già tormento, anzi è fine, e riposo di pianto, e
cattività. |
Esempio: | Bern. Orl. 1. 6. 33. E per tutto sentir tanto dolore, Che della morte gli venne il
sudore. |
Definiz: | §. I. Esser colla morte in bocca, vale Esser vicino alla morte. Lat. esse
morti proximum. |
Esempio: | Bern. Orl. 2. 6. 47. Se non che fu da' suoi tosto aiutato, E portato di Monaco
alla rocca, Come si dice, colla morte in bocca. |
Definiz: | §. II. Esser una morte, si dice di Cosa, che arrechi sommo disgusto, o pena, quasi Cosa, che
cagioni morte. |
Esempio: | Fir. Trin. prol. Voi fate tanta carestía de' fatti vostri, ch'è una morte.
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Definiz: | §. III. Esser una morte, si dice altresì di Chi è molto estenuato. |
Definiz: | §. IV. A morte, o Infino a morte, o simili, co' verbi Odiare,
Nimicare, Ferire, ec. vagliono Mortalmente. |
Esempio: | Vit. SS. Pad. 2. 21. Poichè m'ebbero battuto infino alla morte, un santo Padre,
che trovammo, ciò vedendo ec. |
Esempio: | Tac. Dav. stor. 4. 356. Chiamati da' vostri maggiori, che si nimicavano a morte.
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