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CUOCERE
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CUOCERE.
Definiz: è quella azione, che fa il fuoco nelle cose materiali, col calor mezzano, tra lo scaldare, e l'abbruciare. Lat. coquere.
Esempio: Boc. n. 54. 3. La quale essendo già presso, che cotta.
Esempio: E Bocc. nov. 96. 9. Le fanciulle veggendo il pesce cotto.
Definiz: ¶ Per far cuocere, e mettere a cuocere. Lat. coquere.
Esempio: Boc. nov. 54. 3. Acconcia la grù, la mise a fuoco, e con sollecitudine a cuocerla cominciò.
Esempio: G. V. 2. 72. 8. E cocevasene il dì da 85. in 100. moggia.
Esempio: Bocc. 40. 10. Gl'incominciò a strignere agramente le carni, e a cuocerlo con una candela accesa [cioè quasi abbruciarlo]
Definiz: ¶ Per la medesima azione fatta dal calor del Sole.
Esempio: Bocc. n. 77. 54. Il Sole, ec. che non solamente le cosse le carni, tanto quanto ne vedea.
Definiz: ¶ Per metaf.
Esempio: Dan. Inf. c. 17. Quando Fetonte abbandonò li freni, Perchè 'l Ciel, come pare, ancor si cosse.
Definiz: ¶ Per travagliare, tormentare, e affligger l'animo. Lat. coquere, angere.
Esempio: Bocc. Lett. Più che niuna altra cosa nel presente esilio vi cuoce.
Esempio: Vit. S. Padr. Tanto m'è cociuta, e cuoce questa, che quella è passata via.
Esempio: Petr. canz. 4. 4. Qual fu a sentir, che ricordar mi cuoce.
Definiz: E Farla bollíre, e mal cuocere, cioè, gran fracasso, e poca conclusione.
Definiz: Cuocer bue, è consumare il tempo in cosa, che non s'intenda o non se ne gusti, dal tedio del cuocere la carne del bue.
Esempio: Ber. Rim. mentre tu di l'uficio, e cuoci bue. Lat. nihil intelligere.
Definiz: Diciamo anche CUOCERE, dell'operazione, che fa il calor natural dello stomaco, intorno al cibo, che anche diremmo CONCUOCERE. Lat. concoquere.
Definiz: E CUOCERSI diciamo di chi s'imbriaca. Lat. inebriari.