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GRAFFIO.
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GRAFFIO.
Definiz: Sost. masc. Grosso strumento di ferro acuminato e adunco a guisa di uncino, fermato per lo più in cima a una lunga asta, il quale serviva a usi guerreschi: ed altresì Specie di arme in asta, fornita di un lungo ferro appuntato, circondato alla sua base da più uncini volti all'ingiù. È lo stesso che raffio, premessovi il g, come in altre voci. –
Esempio: Dant. Inf. 21: Però se tu non vuoi de' nostri graffi, Non far sovra la pegola soverchio.
Esempio: Colonn. E. Gor. Princ. volg. 66: I marinari ànno un ferro quasi come un gramo, col quale ellino ritengono le navi e le galee dei lor nemici.
Esempio: But. Comm. Dant. 1, 550: Raffio tanto è a dire, quanto graffio: questo è uno strumento di ferro con li denti uncinuti, ed ancor n'ha uno appuntato lungo.
Esempio: Docum. Miliz. Ital. 29: Ne la quale bottega continovamente si abbino, tengansi e sieno per essa compagnia almeno dieci pavesi;... diece graffj di ferro nell'aste lunghe, diece lumiere, ec.
Esempio: Ar. Orl. fur. 42, 9: Corse lo spirto all'acque, onde tirollo Caron nel legno suo col graffio adunco.
Esempio: Murat. Dissert. Antich. ital. 1, 435: Badiamo ora al Ghirardacci nella Storia di Bologna, il quale scrive che i Bolognesi nell'anno 1314 mandarono quaranta graffj all'esercito del Frignano. Credette il Du–Cange, in citar queste parole, essere stato il graffio speciem machinae bellicae. Ma il graffio, appellato da' franzesi croc, altro non è che uno strumento con più uncini di ferro, che si usava nella difesa delle piazze. Gli harpagones de' Latini o furono lo stesso, o erano poco differenti. Si calavano dalle mura i graffj contro coloro che volevano salire o rompere esse mura: e se con gli uncini alcun veniva colto, se gli faceva far un bel volo, tirato su tosto per aria.
Definiz: § I. Fu pure una Specie d'uncino usato per la tortura. –
Esempio: Leggend. SS. App. PP. 17: Cogli graffj del ferro aguti sì fece squarciare tutte le corpora loro, sì che tutte l'ossa si discopersono.
Esempio: Segner. Crist. instr. 1, 91: Fece collocare delle manette di ferro, delle spade, de' graffj, delle ruote, de' flagelli, delle grate infocate.
Definiz: § II. Oggi usasi a denotare Ciascuno di quei ferri a più branche ritorte a guisa di amo, i quali, insieme col cerchio o croce o verga, pur di ferro, donde pendono, formano quello strumento che serve a ripescare le secchie e le mezzine cadute nei pozzi, e che chiamasi I graffj. Dicesi anche Raffio e Uncino. –
Esempio: Buonarr. Fier. 2, 4, 15: E tra più ferrerie e nuove e vecchie Bandiere anche ci abbiam da campanili, Oncini e graffj da ripescar secchie.