Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 5° Ed. .
DESTRO,
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DESTRO,
Definiz: in forza di Sost. Comodità, Opportunità, Occasione o Congiuntura favorevole. ‒
Esempio: Passav. Specch. Penit. 74: Desiderano d'avere opportunitade, e 'l destro ad adempiere le loro male volontadi.
Esempio: Bocc. Decam. 5, 125: Dove, sì per l'ombra, e sì per lo destro d'una fontana d'acqua freddissima che v'era, s'erano certi giovani ciciliani che da Napoli venivano, con una lor fregata raccolti.
Esempio: E Bocc. Decam. 6, 134: Ivi [un fiumicello] faceva un picciol laghetto, quale talvolta per modo di vivaio fanno ne' lor giardini i cittadini che di ciò hanno destro.
Esempio: E Bocc. Decam. 7, 142: Queste cose farò io troppo bene; ed ho il più bel destro da ciò del mondo.
Esempio: Tor. Miser. 70: A' suoi masnadieri, uomini sanza alcuna fede, se il destro di potere male operare è conceduto loro, conviene soggetti sieno.
Esempio: Morell. Cron. 228: Egli era già venuto in buono stato di avere sì per la eredità de' suoi passati, sì ancora perchè ei ne seppe guadagnare quanto niuno de' suoi, perchè aveva meglio il destro.
Esempio: Adr. G. B. Stor. 3: Se tanto però ci basterà la vita, e che ne abbiamo destro, andremo seguendo di scrivere più oltre quello che dopo questo avvenisse.
Esempio: Pallav. Stor. Conc. 2, 561: Il convocarlo in terra di loro contentamento esser valevole, non per attrarli a un concilio, ma per dar loro destro di farlo tralignare in scismatico.
Esempio: Segner. Crist. instr. 1, 177: Il demonio,... scorgendo il destro, lo stimolava ogni dì a mettersi un laccio al collo.
Definiz: § I. Per Agio, Comodo: onde le maniere, oggi non comuni, A ogni mio, tuo, suo ec., destro, A mio, tuo, suo, ec., bel destro, che valgono Con tutto il mio, tuo, suo, agio o comodo. ‒
Esempio: Acc. Lett. 195: Mi dissono.... che alla camera del frate era acconcio el fuoco, e con più destro vi starei a parlare a chi io volessi.
Esempio: Pandolf. Gov. Fam. 29: La prima [cosa] sarebbe avere bene ordinata e disposta tutta la casa, ove io potessi starmi a ogni mio destro bene agiato, sanza avermi a tramutare.
Esempio: Med. L. Beon. 3, 125: Perch'egli è, come vedi, sconcio e grasso; Però a suo bel destro pian cammina.
Definiz: § II. E per Luogo comodo, Agiamento, Cesso: ma oggi non è voce di uso comune. ‒
Esempio: Ubert. Faz. Dittam. Comm. 5, 11, 87: Andando [Arrio] per vergogna al destro per fare suo disagio, ec.
Esempio: Bellinc. Rim. F. 2, 110: Veggio un sonetto, ch'è da farne stima Al destro, intendi ben.
Esempio: Bern. Rim. burl. 1, 4: Un camerotto da destro ordinario.
Esempio: Bart. C. Archit. Albert. 146: Nelle prigioni bisogna che vi siano i destri, ed i cammini da potervi far fuoco, senza fumo o puzzo.
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. 3, 272: Nelle quali [logge] rispondono salotti, camere, anticamere, scrittoj, destri, stufe, cucine ec.
Esempio: Ambr. Furt. 5, 4: Mi è bisognato.... starmi più di due ore in casa, e continuamente, si come tu hai veduto, sul destro.
Esempio: Lipp. Malm. 2, 17: E il destro un canteretto mandò fuore, Che una bocchina avea tutta sapore.
Esempio: Baldin. Vocab. Dis. 128, 1: Pozzo nero. Il luogo dove si gettano gli escrementi del corpo, chiamato per proprio nome destro, cameretta, luogo comune, necessario, e dal volgo cesso.
Definiz: § III. Trovasi per Destrezza. ‒
Esempio: Bern. Orl. 39, 32: Una gran nave appunto in porto arriva. Sopra quella saliva il negromante Con tanto accorgimento e tanto destro, Che di marineria parse maestro.
Definiz: § IV. Si usò per Parte destra, Destra. Quindi le maniere A destro, In destro, per significare A destra, Dal lato o Sul lato destro. ‒
Esempio: Lat. B. Tesorett. 178: Or sì ne va il maestro Per lo cammino a destro.
Esempio: Dant. Parad. 15: Tale, dal corno che in destro si stende Al piè di quella croce corse un astro.
Esempio: Leggend. SS. BB. 2, 145: Irato forte si spezzava tutto.... A destro ed a sinistro sè voltando, E con aspre parole morsecchiando.
Esempio: Cell. G. Lett. 28: Sicchè a destro e a sinistro siamo armati sempre bene.
Esempio: Tass. Dial. 1, 360: Dovete sapere che il cielo è ritondo ed ha tutte le sue parti sì uniformi, che non si può assegnare in lui nè principio nè fine, nè destro nè sinistro, nè sovra nè sotto, nè innanzi nè indietro, che sono le sei posizioni del luogo.
Definiz: § V. A destro, Al destro e anche In destro, posto avverbialm., ed altresì a modo di aggiunto, si usò per In punto, In ordine, Pronto, Preparato. ‒
Esempio: Vill. G. 876: E chi era a cavallo iscese a piè, co' cavalli a destro, per prender lena, e confortarsi di mangiare e bere.
Esempio: Vill. M. 17: Corsono i cavalieri a' loro cavalli che aveano a destro dietro al carriaggio; e montati e assettati sopra i loro cavalli,... [pervennero] alle spalle de' nimici.
Esempio: E Vill. M. 91: I Genovesi per questo si pensarono passare il verno alle spese della Imperatrice,... e d'essere più al destro e più forti contra la loro armata (degli amici de' Veneziani), e però si dispuosono a lasciar l'assedio.
Esempio: Leggend. SS. Z. 1, 192: E menavano bene dodici migliaia muli, tutti a campanelle, e carichi d'oro e d'argento e d'altre cose d'arnesi; e perciò si menavano a destro bene quindici miglia di cavalieri armati sellati, e covertati ad oro e seta ed a sciamito.
Esempio: Buson. Gubb. Avvent. Cicil. 244: Ma la forza del Maliscalco cresce per l'oste sua, che era più in destro che quella de' conti.
Definiz: § VI. Avere in destro il far checchessia, trovasi per Avere opportunità di farlo, Cadergli bene in acconcio il farlo. ‒
Esempio: Bern. Orl. 37, 60: Chi cerca in questo mondo aver tesoro, O diletto e piacere, onore e stato, Ponga la mano a questa chioma d'oro, Ch'io porto in fronte, e lo farò beato. Ma quando ha in destro sì fatto lavoro, Non cerchi indugio; chè 'l tempo passato Perduto è tutto, e non ritorna mai.
Definiz: § VII. Essere a destro, o al destro, di alcuna cosa, si disse per lo stesso che Esserne o Starne ad agio o all'agio, cioè Averne comodità, Esserne fornito, Starne bene. ‒
Esempio: Vill. M. 2, 157: Innanzi che fossono forniti di gente d'arme, essendone egli a destro, fece muovere da Parma due mila barbute e gran popolo.
Esempio: Rep. Fir. Lett. Istr. 12, 52: Se per lo Legato si dicesse che fosse di bisogno che dessimo della nostra [forza], benchè mal ne siamo al destro per li molti passi che facciamo guardare, alcuna particella ne daremmo.
Definiz: § VIII. Fare suo destro, si disse per lo stesso che Fare suo agio, o suoi agj, cioè Andare del corpo. ‒
Esempio: Ubert. Faz. Dittam. Comm. 6, 12, 41: Spelunca ove Saul era entrato a far suo destro.
Definiz: § IX. Prendere il destro, Cogliere o simili, il destro, vale Giovarsi dell'opportunità che si offre di fare checchessia, Approfittare del momento opportuno. ‒
Esempio: Macingh. Strozz. Lett. 72: Sì che piglia il destro tuo di comperarmelo (il lino).
Esempio: Salvin. Senof. 187: E tagliando ella delle trecce, quanto potè, e preso il destro, quando eran tutti partiti, le dedica ec.
Definiz: § X. Venire a destro checchessia, dicesi per Venir bene a mano, Venire a verso; e per lo più si usa in proposizione negativa.
Definiz: § XI. Venire il destro, e anche Venire destro, vale Venire opportuno, Tornar bene, Cadere in acconcio. ‒
Esempio: Liv. Dec. III. R. 14, 5: Essendogli venuto il destro, e avendone alquanti uccisi.
Esempio: Bocc. Decam. 1, 226: Quando a piè, quando a cavallo, secondo che più il destro gli venìa.
Esempio: Bard. G. Disc. Calc. 29: Terrei per più sicuro tratto.... ingegnarsi di darle, in qualunque modo gli verrà destro.