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Dizion. 2° Ed. .
SAGGIO
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pag.734
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SAGGIO
Definiz: | sust. Picciola parte, che si lieva dallo 'ntero, per farne pruova, o mostra. Lat. specimen. |
Esempio: | Dan. Purg. c. 16. Ma qual Gherardo è quel, che tu per saggio Di ch'è rimaso.
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Esempio: | But. Cioè per esemplo. Lo saggio è quello, che dimostra chente dee esser la cosa.
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Esempio: | Passav. c. 41. Rispose, ec. che ne gli mosterrebbe alcun saggio. |
Esempio: | E Passav. car. 43. Temendo di non andare a quelle orribili
pene, delle quali aveva il saggio. |
Esempio: | Coll. S. Pad. Quelle il cui peso, e prezzo, rodendo la ruggine della vanitade,
non lasciano ragguagliare al saggio de' Padri, scusiamo, come monete leggieri, e dannose. |
Definiz: | ¶ Per avvertimento ed esemplo il disse il |
Esempio: | Morg. Questo esser debbe ad ogni savio un saggio. |
Definiz: | ¶ Per la pruova stessa, o cimento. |
Esempio: | G. V. 6. 55. 1. Fecene far saggio, e trovolli di finissimo oro. |
Esempio: | E G. V. lib. 8. 80. 1. E sanza farne far saggio, perch'era
presentato da femmina, ne mangiò assai. |
Definiz: | Oggi in questo signific. diciamo anche, far la credenza. |
Esempio: | Dan. Purg. 27. E di pochi scaglion levammo i saggi, che, ec. [cioè avemmo
fatto pruova di salir pochi scaglioni] |
Definiz: | ¶ Per una certa quantità determinata. |
Esempio: | Mil. M. Polo. E vagliono le ottanta porcellane un saggio d'argento, che sono due
grossi Viniziani, e gli otto saggi d'ariento fine, vagliono un saggio d'oro fine. |
Definiz: | E SAGGIO, o SAGGIUOLO è un pícciol fiaschetto, nel quale si porta altrui il vino,
perch'e' ne faccia il saggio: |
Definiz: | e dicesi anche SAGGIUOLO a quelle bilancette, con che si pesano i fiorin dell'oro. |
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