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Dizion. 3° Ed. .
SAGGIO
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pag.1425
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SAGGIO.
Definiz: | Sust. Picciola parte, che si lieva dallo 'ntero, per farne pruova, o mostra. Lat. specimen. |
Esempio: | Dan. Purg. 16. Ma qual Gherardo, è quel che tu per saggio Di ch'è rimaso.
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Esempio: | But. Cioè per esemplo. Lo saggio è quello, che dimostra chente dee esser la cosa.
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Esempio: | Pass.41. Rispose, ec. che ne gli mosterrebbe alcun saggio. |
Esempio: | E Passav. 43. Temendo di non andare a quelle orribili pene,
delle quali aveva il saggio. |
Esempio: | Coll. S. Pad. Quelle, il cui peso, e prezzo, rodendo la ruggine della vanitade
non lasciano ragguagliare al saggio de' Padri, scusiamo, come monete leggieri, e dannose (qui il Lat. dice
exagium) |
Definiz: | §. Per Avvertimento, ed esemplo il disse |
Esempio: | Morg. Questo esser debbe ad ogni savio un saggio [Latin.
exemplum] |
Definiz: | §. Per la Pruova stessa, o cimento. Lat. experimentum, examen.
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Esempio: | G. V. 6. 55. 1. Fecene far saggio, e trovolli di finissimo oro. |
Esempio: | E G. V. 8. 80. 1. E sanza farne far saggio, perch'era
presentato da femmina, ne mangiò assai (Oggi in questo signif. diciamo Far la credenza. Latin.
praegustare) |
Esempio: | Dant. Pur. 27. E di pochi scaglion levammo i saggi, Che, ec. [cioè avemmo
fatto pruova di salir pochi scaglioni] |
Definiz: | §. Per Una certa quantità determinata. |
Esempio: | Mil. M. Pol. E vagliono le ottanta porcellane un saggio d'argento, che sono due
grossi Viniziani, e gli otto saggi d'ariento fine, vagliono un saggio d'oro fine. |
Definiz: | §. E Saggio, o Saggiuolo: è un Picciol fiaschetto, nel quale si porta altrui il vino,
perch' ne faccia il saggio. |
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