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1) Dizion. 5° Ed. .
DIROMPERE.
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DIROMPERE.
Definiz: Att. Togliere a checchessia la saldezza, la durezza ed altresì la resistenza o la tensione, Farlo divenire a poco a poco arrendevole, percotendo, ammaccando, e simili; ed altresì Frangere, Infrangere.
Dal lat. dirumpere. ‒
Esempio: Dant. Inf. 34: Da ogni bocca dirompea co' denti Un peccatore, a guisa di maciulla, Sì che tre ne facea così dolenti.
Esempio: Cresc. Agric. volg. 89: Il ramo il qual si pianta, non si dee lacerare nè dirompere in nullo modo.
Esempio: Ottim. Comm. Dant. 1, 582: Dice che Lucifero divorava e consumava da ogni bocca un peccatore, a guisa ch'uno strumento, detto maciulla, dirompe il lino.
Esempio: But. Comm. Dant. 1, 855: Un peccatore a guisa di maciulla, cioè della gramola che dirompe lo lino.
Esempio: Cellin. Pros. Oref. 34: Piglisi un pezzo di carta nettissima, e quella si mastichi o si metta in molle, e dirompasi con un martello.
Esempio: Bracciol. Schern. 20, 61: La sua pasta Mena e rimena, e la dirompe e spiana.
Definiz: § I. E per Togliere il torpore, la rigidezza, delle giunture delle membra, Rendere agile. ‒
Esempio: Bracciol. Schern. 13, 9: Ma poichè fu con vaghe fughe [musicali] alquanto La man dirotta, e preparati i cori All'armonia di quel soave canto, ec.
Esempio: Fag. Rim. 2, 320: Impara il ballo pur, dirompi e smuovi Le dure schiene d'asino.
Definiz: § II. Si usò per Indebolire, Stremar di forze, Fiaccare. ‒
Esempio: Lucan. volg. 173: Li cavalli che avevano presa la fresca erba, ed ora mangiavano lo secco strame, sì li dirompeva, e morivano per debilezza.
Esempio: Vill. M. 283: Messer Gilio cardinale di Spagna, a cui il Papa e' Cardinali avieno commesso il procaccio e la legazione di racquistare la Marca e 'l Ducato e la Romagna occupata per messer Malatesta da Rimine,... avendo molto premuto e dirotto messer Malatesta, l'avea condotto in parte ch'e' tentava di volere accordarsi col Cardinale per le mani dello Imperadore.
Definiz: § III. Talvolta vale Rompere con violenza, Spezzare. ‒
Esempio: Bibb. 2, 257 t.: Dirompiamo i loro legami, e gittamo da noi il iugo loro (qui in locuz. figur.).
Esempio: Ovid. Pist. 48: In prima mi difesi da lui, e diruppigli gli orati capegli e 'l lucente viso.
Esempio: Red. Ditir. 15: Con alti picchi De' mazzapicchi, Dirompetelo, Sgretolatelo, Infragnetelo, Stritolatelo.
Esempio: Mont. Iliad. 15, 581: Un Dio per certo.... dalla mano L'arco mi scosse, e il nervo ne diruppe Pur contorto di fresco.
Definiz: § IV. Parlandosi di eserciti, ordinanze, e simili, vale Scompigliare, Mettere in fuga. ‒
Esempio: Liv. Dec. 2, 431: Con le redine abbandonate corsero sopra li nemici, e dirompono gli ordini, e forano le schiere.
Definiz: § V. E figuratam. ‒
Esempio: Senec. Pist. 190: Noi avremo gran guiderdone, se noi dirompiamo e cacciamo le nostre occupazioni e i nostri vizj.
Definiz: § VI. Neutr. pass. dirompersi Divenir agile, Rendersi flessibile, Togliersi il torpore e la rigidezza; riferito alle giunture del corpo.
Definiz: § VII. E figuratam., Rendersi più destro in far checchessia. ‒
Esempio: Borgh. V. Lett. IV, 4, 53: Era ito vagando in diversi discorsi.... per esercitarmi e dirompermi nello stile, con animo di risecar poi via tutto il superfluo.
Definiz: § VIII. Pur figuratam., Abbandonarsi senza ritegno a far ciò che è espresso dall'oggetto di esso verbo, Darsi tutto a checchessia. ‒
Esempio: Colonn. Guid. N. 136: Innanzi ch'elli si dirompesse a dire le dette parole, bagnoe la sua faccia di lagrime.
Esempio: E Colonn. Guid. N. 140: Io mi sono dirotto in questo ardire di dicere queste parole, acciocchè ec.
Esempio: Vill. M. 4, 170: Onde essendo improvvisi fidati, così malmenati, e senza capo o consiglio, si diruppono quasi tutti a mal fare.
Definiz: § IX. Si usò per Rompersi, Spezzarsi. ‒
Esempio: Fr. Bart. Amm. ant. volg. 529: Spesse fiate alcuno è levato in alto, acciocchè cadendo più si dirompa.
Definiz: § X. E figuratam., per Consumarsi, Logorarsi in far checchessia. ‒
Esempio: Bart. D. As. 3, 132: I cavalli, i bovi, i giumenti e le pecore, i cani, nati a servire e dirompersi faticando, a vivere con istento, e a morire anzi tempo, quando a noi sorga talento d'ucciderli.
Definiz: § XI. Trovasi anche per Squarciarsi, Spalancarsi, Aprirsi con impeto, con violenza, e simili. ‒
Esempio: Segner. Mann. ag. 9, 1: Quasi innorridito egli stesso di ardir sì strano, non solo dice al cielo che si stupisca, ma dice ancora alle cateratte del cielo che si dirompano, e lascin pure, come a furia, cadere sopra un tal popolo e nembi e turbini.
Definiz: § XII. Detto di liquidi, vale Aprirsi, Allargarsi, Fendersi. ‒
Esempio: Magal. Sagg. nat. esp. 24: Via via che premuti sono [i liquori], cedono per ogni verso, e sparpagliansi a guisa che noi veggiamo l'acque da ogni minimo bruscolo che sopra vi caggia dirompersi, e ritirandosi d'ognintorno fargli ala, per così dire, in ordinatissimi cerchj.
Definiz: § XIII. Dirompere in lacrime, pianto, lamento e Dirompersi in lacrime, pianto, lamento, e simili, vale Prorompere in lacrime, pianto, e simili, Piangere dirottamente. ‒
Esempio: Cic. Opusc. 228: Il quale [Paolo] tosto com'io vidi, in verità tutto mi diruppi in lacrime.
Esempio: Leggend. B. Umil. 81: Dirompevasi in amarissima lamentazione in tanto che non sarebbe sì fatto petto di ferro che non si spezzasse, e non si movesse a pianto e a lamento.
Esempio: Segn. B. Stor. Fior. 95: Non posso, rimettendomi nella memoria i crudi strazj che quella patria afflitta patisce, contenere il pianto, e non dirompermi in tal maniera nelle lagrime.
Esempio: Bart. D. Op. mor. 29, 2, 132: Nè per ciò [Giobbe] mai si diruppe in quegli sciocchi lamenti che noi facciamo.