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Dizion. 2° Ed. .
PESO
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PESO
Definiz: | il pesare. Gravezza. Lat. pondus. |
Esempio: | G. V. 10. 122. 3. Ogni mattina si vendeva, ec. di peso di sei once, il pane
mischiato, quattro danari l'uno. |
Esempio: | Bocc. n. 15. 18. richiedendo il naturale uso di dover deporre il superfluo peso
del ventre. |
Esempio: | Petr. Son. 18. Mi truovo peso, non dalle mie braccia. |
Esempio: | Dan. Purg. 2. Senza essa non fermai peso di dramma. |
Definiz: | ¶ Per la cosa stessa, che pesi, carico, fascio, soma. Lat. sarcina, onus. |
Esempio: | Bocc. n. 11. 2. Povero huomo essendo, di portar pesi a prezzo, serviva.
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Esempio: | Dan. Purg. c. 11. E qui convien, che questo peso porti. |
Esempio: | Com. Inf. c. 7. Iquali sono indifettivi pesi, numero, e misura. |
Definiz: | ¶ E PESO anche diciamo ad alcuni strumenti, i quali, contrapposti in su la bilancia alla cosa, che si pesa,
distinguon la sua gravezza. |
Definiz: | ¶ E far d'ogni lana un peso. Fare d'ogni ribalderia, senza distinzione. Lat.
miscere sacra profanis, Coelum terrae miscere. Flos. 267.
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Definiz: | ¶ Per metaf. gravezza di cura, di pensiero, di noia. Lat. onus, gravitas.
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Esempio: | Bocc. Introd. n. 41. E acciocchè ciascun pruovi il peso della sollecitudine,
insieme col piacer della maggioranza. |
Esempio: | N. ant. 80. 3. E porterò il peso della battaglia, sì come si dee. |
Definiz: | ¶ Per momento, importanza. Lat. pondus, momentum. |
Esempio: | Lab. 103. Il carolare, il cantare, il giostrare, o l'armeggiare, cosa di niun peso.
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Esempio: | Bocc. n. 37. 3. D'un giovinetto di non maggior peso di lei, ec. [cioè
grado, condizione] |
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