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1) Dizion. 5° Ed. .
FEDE, e per apocope, propria più che altro della poesia e di certe maniere esclamative, FÈ.
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FEDE, e per apocope, propria più che altro della poesia e di certe maniere esclamative, .
Definiz: Sost. femm. Credenza ferma in alcuna cosa o persona, e più particolarmente negli altrui detti, promesse, e simili; Intimo convincimento della loro verità.
Dal lat. fides. –
Esempio: Dant. Inf. 20: Ed io: Maestro, i tuoi ragionamenti Mi son sì certi, e prendon sì mia fede, Che gli altri mi sarien carboni spenti.
Esempio: E Dant. Purg. 28: L'acqua, diss'io, e il suon della foresta Impugnan dentro a me novella fede Di cosa, ch'io udi' contraria a questa.
Esempio: Maff. G. P. Vit. Confess. 4, 37: Al che Ugo non solamente non prestò l'assenso, allegando non avere la sua certezza bisogno di tal probazione, ma eziandio quelli della sua famiglia, che accettavano l'invito, riprese di poca fede e di soverchia curiosità.
Esempio: Capp. Pens. Educ. 327: Se il nostro secolo ha una fede, s'egli ha una forza, se una parola egli pronunzia con sentimento di verità; quest'è l'eguaglianza.
Definiz: § I. E per Credenza semplicemente, usato più che altro nel linguaggio poetico. –
Esempio: Petr. Rim. 1, 301: Spesso nel suo volto (di Laura) veder parme Vera pietà con grave dolor mista, Ed udir cose onde 'l cor fede acquista, Che di gioia e di speme si disarme.
Esempio: Ar. Orl. fur. 37, 88: Senza osbergo io non trovo che mai diece Volte fosse veduta alla sua vita, Dal giorno ch'a portarlo assuefece La sua persona, oltre ogni fede ardita.
Esempio: Salvin. Odiss. 288: Niun uomo errante, giunto Qua, dandone nuova, troverebbe Fede presso la donna e 'l caro figlio.
Definiz: § II. Trovasi per Opinione, Concetto, che si abbia da molti intorno a checchessia, Fama. –
Esempio: Dav. Scism. 364: Vedendo essere in grandissima fede di santità i frati certosini, brigidini e zoccolanti,... fece pigliare cinque, ec.
Definiz: § III. Pure per Ferma credenza, Persuasione, rispetto a cose soprannaturali, a dogmi rivelati, a promesse divine. –
Esempio: Dant. Parad. 6: E prima ch'io all'opra fossi attento, Una natura in Cristo esser, non piue, Credeva, e di tal fede era contento.
Esempio: E Dant. Conv. 252: È da sapere, che in alcuno modo queste cose nostro intelletto abbagliano, in quanto certe cose affermano essere, che lo 'ntelletto nostro guardar non può, cioè Iddio, e la eternitate, e la prima materia, che certissimamente non si veggono e con tutta fede si credono essere.
Esempio: Sacch. Nov. 1, 299: Se voi tenete per vera fede, che quel poverello sia il vostro Signore Iesu Cristo, qual è la ragione, che ec.?
Esempio: Segner. Op. 4, 395: La fede in Cristo non è la semplice fede in Dio, è la fede in Dio fatt'uomo, cioè la fede della divinità unita all'umanità, e della umanità unita alla divinità.
Definiz: § IV. E in modo più determinato, Fede chiamasi Quella fra le tre Virtù teologali, per la quale crediamo tutto ciò che Dio, somma verità, ci ha rivelato. –
Esempio: Giamb. Lat. Tes. 181: Nullo uomo può venire alla beatitudine, se non per fede. E quelli è dirittamente beato, che crede dirittamente, e guarda la diritta fede.
Esempio: Dant. Inf. 2: Andovvi poi lo Vas d'elezïone, Per recarne conforto a quella fede, Ch'è principio alla via di salvazione.
Esempio: E Dant. Purg. 7: Io son Virgilio; e per null'altro rio Lo ciel perdei, che per non aver fè.
Esempio: E Dant. Parad. 2: Lì si vedrà ciò che tenem per fede, Non dimostrato, ma fia per sè noto A guisa del ver primo, che l'uom crede.
Esempio: E Dant. Parad. 24: Fede è sustanzia di cose sperate, Ed argomento delle non parventi; E questa pare a me sua quiditate.
Esempio: Cavalc. Esp. Simb. 1, 30: S. Agostino dico, che fede è una illuminazione di monte a conoscere la somma verità.
Esempio: Collaz. Ab. Isaac volg. 104: La fede è porta delle cose scerete; e imperciò, siccome gli occhi corporali sono per le cose sustanziali, così la fede hae gli occhi occulti per vedere li tesauri che non si possono intendere.
Esempio: Tass. Lett. 2, 18: Si fa degno di ricevere la fede in dono da Iddio; de la quale veramente si può dire, che sia atto de l'intelletto comandato da la volontà.
Esempio: Segner. Crist. instr. 1, 36: Il Signore, perchè a' peccatori rimanga qualche speranza di potere un giorno risorgere dal loro misero stato, e soddisfare alla divina giustizia, lascia in loro mano quest'istrumento di tutte le virtù, che è la fede.
Esempio: Martin. T. N. 5, 322: Or ella è la fede il fondamento delle cose da sperarsi, dimostrazione delle cose che non si veggono.
Esempio: Cesar. Fatt. Ap. 1, 94: La ragione nol potea condurre fin qua: ed è al tutto necessario la fede, che fa credere cose alte e sopra ragione, senza vederle; e crederle a Gesù Cristo, che le rivela.
Esempio: Giust. Vers. 81: Predica in frase umana La Fede, la Speranza, ec.
Esempio: Manz. Poes. 852: E vi spiri, col soffio che crea, Quella fede che passa ogni velo, Quella speme che, ec.
Definiz: § V. E in locuz. figur. –
Esempio: Dant. Parad. 12: Poichè le sponsalizie fur compiute Al sacro fonte intra lui (san Domenico) e la fede, U' si dotar di mutua salute, ec.
Definiz: § VI. Pure nel senso di Virtù teologale, riceve varj aggiunti, e se ne compongono le dizioni di Fede viva, che anche si disse operata fede operata, che vale Fede che opera per la carità e genera buoni atti; Fede morta, che è il suo contrario; Fede formata, Quella che è accompagnata dalla grazia santificante; Fede informe, Quella del cristiano che è in peccato; Fede eletta, che significa Fede purissima. –
Esempio: Panzier. Tratt. 54: Desiderando che la formata fede delle virtuose anime si spenda per temperatissimo modo.
Esempio: Savonar. Poes. 47: El vero gaudio.... si trova solo in divina amicizia, La qual s'acquista con fede operata, Servando ben le sante sua mandata.
Esempio: Piccolom. Instit. mor. 61: Là onde sì come li teologi affermano, che dove si trova la fede viva, e non morta, quivi appariranno le buone opere di necessità, così ec.
Esempio: Segner. Crist. instr. Dichiar. 4: Questa, se non vuol essere fede morta, ma fede viva, cioè operante, non può mai stare, nè senza la speranza, nè senza la carità.
Esempio: E Segner. Crist. instr. Dichiar. 1, 35: Quello dunque che si richiede in terzo luogo per una fede eletta, si è ch'ella sia feconda d'opere buone.
Definiz: § VII. E per Dottrina religiosa e morale, Credenza religiosa, seguita da uno o più popoli, o da una setta; e in senso più determinato, Religione. –
Esempio: Dant. Inf. 4: Ei non peccaro; e s'elli hanno mercedi, Non basta, perch'ei non ebber battesmo, Ch'è porta della fede che tu credi.
Esempio: E Dant. Conv. 330: Che appo la nostra fede (la quale del tutto è da conservare) sia falsissimo, per Salomone si manifesta, che là dove distinzione fa di tutti gli uomini agli animali bruti, chiama quelli tutti figli d'Adamo.
Esempio: Fiorett. Cron. Imper. 11: Poi fu nel detto paese (Persia) lo maledetto e falso e malvagio profeta, ciò fu Macometto, lo quale gli trasse della fede di Dio, e missegli in grande errore, e predicò la sua mala fede.
Esempio: Cavalc. Vit. SS. PP. volg. 1, 149: Appollonio incominciòe a predicare la fede di Cristo a questi che gli menavano; e operando la grazia di Dio, credendo tutti, e ricevendo la fede, tostamente ec.
Esempio: Vill. G. 39: Si sparse per Toscana, e per tutta Italia, e poi per tutto 'l mondo, la verace fede e credenza di Iesu Cristo.
Esempio: Bocc. Decam. 1, 190: Come che molto s'ingegnasse di parere santo, e tenero amatore della cristiana fede.
Esempio: Stef. March. Istor. 1, 31: Onorio.... venne a Firenze a predicare la fede cristiana.
Esempio: Cell. G. Maestruzz. volg. 1, 79: Possono gl'infedeli d'una fede contraere cogli fedeli d'un'altra fede?
Esempio: Panzier. Tratt. 43: Tu vedi el patarino così per la sua falsa fede morire, come el giusto per la sua.
Esempio: Ar. Orl. fur. 13, 10: E perchè vieta la diversa fede (Essendo egli Cristiano, io Saracina) Ch'al mio padre per moglie non mi chiede, ec.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 15, 95: Orlando lo converse a nostra fede, E di sua man battesmo anco gli diede.
Esempio: Segn. B. Stor. Fior. 283: Pareva cosa empia aver fatto un'impresa sì grande, ed arrischiato tanto onore de' Cristiani per rimettere in casa un nimico della fede di Cristo.
Esempio: Tass. Gerus. 2, 46: Qui, Signor, ne vegno Per ritrovarmi teco alla difesa Della fede comune.
Esempio: E Tass. Gerus. 4, 26: Poi distingue i consigli: alfin le dice: Per la fè, per la patria, il tutto lice.
Esempio: Red. Poes. 243: Oh Profeta menzognero! Ben è folle colui che ti crede: Io rinnego la falsa tua fede, Ed in te più non ispero.
Esempio: Manz. Poes. 861: Bella Immortal! benefica Fede ai trionfi avvezza! Scrivi ancor questo, ec.
Definiz: § VIII. In senso particolare, e assolutam., per Credenza religiosa propria dei Cristiani, ed altresì Religione cristiana. –
Esempio: Cavalc. Vit. SS. PP. volg. 1, 116: La qual cosa vedendo quelli pagani,.... maravigliaronsi molto, e tornavano non solamente a pace co i Cristiani, ma eziandio alla fede, magnificando Iddio e Appollonio profeta suo.
Esempio: Passav. Specch. Penit. 101: In quanto egli (il confessore) è dottore, dee sapere almeno, quali sono gli articoli della fede, i sacramenti della Chiesa, i comandamenti della legge.
Esempio: Bocc. Decam. 1, 148: La cui dirittura, e la cui lealtà veggendo Giannotto, gl'incominciò forte ad increscere che l'anima d'un così valente e savio e buono uomo, per difetto di fede andasse a perdizione.
Esempio: Sacch. Nov. 1, 299: Dove credette il signore fare accostar costui alla fede, egli lo fece dilungare più di cento miglia.
Esempio: Bart. D. Op. mor. 24, 2, 134: Puossi imaginar perdimento di vita più miserabile,... che un figliuol della Chiesa, nato alla vita eterna nell'acque del battesimo, messo a vivere in un mare di grazie, quante ne abbondano nella fede,.... alla fine muoia,.... chiamando all'ultimo spirito confessione, e gli manchi a cui farla?
Esempio: Monet. Poes. 32: Subito egli si accinse ad operare, Per risarcir la mal trattata Fede.
Esempio: Forteguerr. Ricciard. 4, 24: Orlando disse: Non ci possiam fare [frati], Chè in Francia andiamo a difender la Fede.
Esempio: Fag. Rim. 6, 177: Dove credesti oltre ogni tuo confine Il culto dilatare al rio Macone, Più sicure la fede ebbe le cune.
Definiz: § IX. Figuratam. e poeticam., per Universalità dei fedeli cristiani, Chiesa. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 26, 32: Contaminato avea la bella sede Di Pietro, e messo scandol ne la Fede.
Definiz: § X. E con qualche aggiunto si usò anche per Setta religiosa. –
Esempio: Fr. Giord. Pred. 174: Più di cento resie hae tra loro; e così tra' Greci, e tra l'altre male fedi, tutti sono divisi.
Esempio: Cavalc. Dial. S. Greg. 120 var.: Uno Goto, che avea nome Zalla, era della perfida fede Ariana, lo quale al tempo del re Totila, per zelo maladetto della sua eretica fede, fece molte crudeltadi contra gli fedeli e cattolici.
Definiz: § XI. Vale pure Fiducia, Fidanza, che si ha in alcuno, nelle parole o atti di esso, ovvero che alcuno c'inspira. –
Esempio: Albertan. Tratt. volg. 11: Dubitòe.... Onde Domeneddio lo prese per la mano, e levollo alto, e disse: Uomo di poca fede, perchè dubitasti?
Esempio: Dant. Inf. 11: Per l'altro modo quell'amor s'oblia Che fa natura, e quel ch'è poi aggiunto, Di che la fede spezïal si cria.
Esempio: Petr. Rim. 1, 291: I' ho pregato Amor, e nel riprego, Che mi scusi appo voi, dolce mia pena, Amaro mio diletto, se con piena Fede dal dritto mio sentier mi piego.
Esempio: Bocc. Decam. 5, 103: Questo non meritò l'amore, il quale io ti portava, e la fede la quale io aveva in te.
Esempio: E Bocc. Fiamm. 78: Or chi avrebbe potuto mai credere che falsità fosse nelle tue parole nascosa, e che le tue lagrime fossero con arte mandate fuori? Certo non io; anzi così come fedelmente parlava, così con fede le parole e le lagrime riceveva.
Esempio: Car. Lett. fam. 2, 288: Se le forze corrispondessero al desiderio ch'io ho di giovarvi, ricorreste maggior frutto della fede che m'avete, e la vostra virtù sarebbe meglio riconosciuta.
Esempio: Giannott. Op. 1, 121: Niccolò [Capponi] fece ogni cosa per alienarsi gli animi degli uomini, e perdere tutta quella fede, con la quale era stato creato [Gonfaloniere di Firenze].
Esempio: Gozz. Op. scelt. 8, 253: Vuol essere un coraggio a risolversi, e una gran sicurtà e fede nella capacità del suo capo (qui figuratam.).
Esempio: E Gozz. Op. scelt. 5, 307: Tutta la mia fede è posta in te; liberami di lui.
Definiz: § XII. E per Testimonianza, Prova, in senso generico; anche figuratam. –
Esempio: Dant. Inf. 18: E se di ciò vuoi fede, o testimonio, Recati a mente il nostro avaro seno.
Esempio: Bemb. Rim. 14: Che quel ch'i' taccio, e Madonna non vede De l'interno mio mal, senza altra fede A' suoi begli occhi tralucesse fore.
Esempio: Dav. Tac. 2, 299: In Senato non bastava dir breve il suo parere, ma conveniva confermarlo con bel dire e ingegnoso: in voce difendere l'accuse: in voce, e non in carta, far le fedi pubbliche.
Definiz: § XIII. E per Attestazione, Testimonianza, in iscritto, rilasciata da chi ne ha l'autorità, la quale serve di documento da prodursi per provare checchessia; Attestato. –
Esempio: Macingh. Strozz. Lett. 437: Così dice la fede ho dalle Prestanze.
Esempio: Machiav. Leg. Comm. 2, 109: Entrando su questo ragionamento, mi disse: perchè i miei sieno sicuri sul vostro, ne ho io ad aver fede veruna? Risposi, che vedeva per affetto che non bisognava, ma quando Sua Signoria volesse trarre un salvocondotto per gli uomini e sudditi suoi, che non gli saria mai negato.
Esempio: E Machiav. Leg. Comm. 3, 441: Mandai tutte le fedi del pagamento de' novemila ducati.
Esempio: E Machiav. Leg. Comm. 3, 442: La quietanza e la fede della procura, e il rogo, lasciai a Luigi Guicciardini, con ordine lo portassi lui.
Esempio: Guicc. Op. ined. 6, 17: Mi lasciò passare [il Governatore di Villa Nuova], rendutami detta lettera, e fattami una fede di passo, che doverà ragionevolmente levare difficultà agli altri luoghi, che sono in su i confini.
Esempio: Cas. Pros. 3, 177: Vi mando una fede che 'l conte Giorgio è vivo, la quale si dia al Datario, che io promisi per S. S. quando vendè suoi offizj.
Esempio: Legg. Band. C. 3, 329: Li Vicarj.... sieno tenuti,... ogni anno del mese di marzo,... far bandire.... la predetta provisione, e mandar fede del bando.
Esempio: Varch. Stor. 2, 456: Se avessono osservato e mandato la fede autentica d'essersi tramutati a nuovi confini, non potessero tornare se non vinto il partito per tutte otto le fave nere.
Esempio: Car. Lett. fam. 3, 410: Per pruova della quale [verità] mando contratto solenne, con fede degli anni, e della indisposizion mia.
Esempio: Grazz. Pros. 221: Erano andati agli Ufiziali della peste, al libro della sagrestia di Santa Maria Novella, allo speziale donde si levò la cera, ai becchini e alla vicinanza, e fattosi far fede come maestro Manente in casa sua era morto di morbo e sotterrato.
Esempio: E Grazz. Pros. appr.: Il Vicario,... udendo le ragioni di Niccolaio e di Michelagnolo, e veggendo tante fedi e di tanti uomini da bene, rimase sbalordito e confuso.
Esempio: Segner. Crist. instr. 3, 265: Interviene a costoro, come interviene in tempo di peste a un viandante sciocco, che, non considerando come per passare in altri paesi è necessaria a ciascun la fede della sua sanità, si pone in cammino senza andar prima a levarla; onde arrestato al passo, non può dire altro se non che non credea volervi tal fede.
Esempio: Legg. Band. C. 22, 32: Ogni qualvolta saranno richiesti.... della fede di povertà, debbano senz'alcuna spesa spedirla.
Esempio: E Legg. Band. C. 30, 250: Fede della Curia Ecclesiastica della Diogesi.
Esempio: Legg. Band. Leop. 7, 131, 5: Dovranno dentro il termine di un mese.... far pervenire ed esibire per gli atti della respettiva Cancelleria comunitativa le fedi di battesimo giustificanti la loro età.
Esempio: Giust. Vers. 269: Poi la fede del medico Ogni quindici giorni; I bagni, un mese d'aria Qui per questi dintorni.
Definiz: § XIV. E parlandosi d'istrumenti o documenti, significa Valore, Validità, ad attestare di una data cosa. –
Esempio: De Luc. Dott. volg. 8, 31: Sopra la fede degl'istromenti, o quando siano publici e autentici, o no.
Esempio: E De Luc. Dott. volg. appr.: Cioè, se il non esservi l'invocazione del nome di Dio, o del principe regnante, o vero l'indizione, vizii l'istromento, e gli tolga la fede.
Esempio: Maff. Stor. Diplom. 15: Molte più [leggi] trattano de gli atti stessi, titoli interi avendosi della fede degl'instrumenti, o di ciò che debba farsi, quando smarriti fossero, o per qualche accidente periti.
Definiz: § XV. Secondo proprietà latina, si usò per Argomento diretto a provar checchessia, Indizio credibile, Prova, di alcuna cosa. –
Esempio: Segn. B. Rettor. volg. 76: Quanto alle fedi dette senza artificio, diremo di loro conseguentemente qualcosa, toccandone così di leggieri, che tali in vero son propie di questo genere giudiciale. E son cinque a novero; cioè leggi, testimonj, scritte, tormenti, e giuri.
Esempio: E Segn. B. Rettor. volg. 140: Le fedi o le prove communi son di due sorti; una è l'esempio, e l'altra è l'entimema.
Esempio: Varch. Boez. 23: Ma (o ribalderia!) essi prendono fede di tanto peccato, e credono questo di me, per cagione tua, pensando che io (essendo informato de' tuoi costumi, e ammaestrato nelle tue discipline) non debba essere lontano da così fatto malifizio.
Definiz: § XVI. Fede dicesi pure Quella virtù che consiste nel mantenere la parola, osservare i patti, adempiere esattamente i proprj obblighi; Esatta osservanza delle promesse o dei patti, Adempimento costante dei doveri; ed anche Promessa di esser leale, ed altresì Lealtà. –
Esempio: Comp. Din. Cron. DL. 192: O buono re Luigi, che tanto temesti Iddio, ove è la fede della real casa di Francia, ec.?
Esempio: E Comp. Din. Cron. DL. 354: Fermossi l'animo dello Imperadore di osservare sua promessa, come signore che molto stimava la fede.
Esempio: Tav. Rit. 1, 487: Quel cavaliere che non à in sè fede, non si può fidare in altrui: imperò non ti fidi tu in noi, chè pensi che noi siamo misleali come se' tu.
Esempio: Ar. Orl. fur. 29, 17: Da voi domando in guiderdon di questo, Che su la fede vostra mi giuriate Che nè in detto nè in opera molesto Mai più sarete alla mia castitate.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 32, 38: Perchè, Ruggier,... non fai che fra tue illustri e dive Virtù, si dica ancor ch'abbi fermezza? Si dica ch'abbi invïolabil fede?
Esempio: Guicc. Stor. 1, 214: Ricordandosi, come è natura di chi offende, delle ingiurie che gli aveva fatte, si persuadeva non potere più sicuramente commettersi alla sua fede.
Esempio: Bin. Lett. 282: Mi sforzerò corrispondergli, almeno con la fede, e con la taciturnità, le quali in un segretario non son forse da manco, che si sia la dottrina e la eloquenza.
Esempio: Tass. Gerus. 2, 72: La fede greca a chi non è palese?
Esempio: E Tass. Gerus. 4, 64: Un de' primi, alla cui fe commessa È la custodia di secreta porta.
Esempio: Bott. Stor. Ital. 2, 20: Merita riprensione dello aver tacciato, accennando alle tergiversazioni del principe di Belmonte, d'infame nota la fede italica, come la chiamò; perchè, ec.
Definiz: § XVII. E figuratam. –
Esempio: Petr. Rim. 2, 41: Rotta la fè degli amorosi inganni.
Esempio: Bocc. Amet. 49: La terra.... ancora intera, rotta da Saturno col ricurvo aratro, ricevette i nuovi semi con diversi lavori prestati alla sua fede.
Esempio: Bart. C. Opusc. Albert$. 18: Tu non mi aresti, o fraude mancatrice di fede, con le tue false e traditore arti rovinato.
Definiz: § XVIII. E per Lealtà da ispirare fiducia, Sincerità, nelle relazioni reciproche. –
Esempio: Vill. G. 75: E acciò che i Fiesolani venuti in Firenze fussono con più fede ed amore una co' Fiorentini, si raccomunarono l'arme de' detti Comuni.
Esempio: Mazz. Lett. 2, 231: E tu mi di' che se tra te e me è fede come debbe esser, io non dovea così fare: tu di' farai contento me a bocca. E io non credo far te iscontento, se ti lascerai menare alla ragione.
Esempio: Machiav. Leg. Comm. 2, 141: Da questo si può misurare.... che fede possa essere fra costoro, e il fine che abbi avere questo principio di guerra, e dipoi questo accordo fatto.
Esempio: Guicc. Op. ined. 6, 16: Sapevano in che grado di fede e benevolenza fussi la città nostra con la Cristianissima Maestà.
Definiz: § XIX. E per Fedeltà, parlandosi in particolare di coniugi, di sposi, di amanti, o di servi e dipendenti rispetto ai loro padroni e signori, e simili. –
Esempio: Bocc. Decam. 5, 218: Gittata via la sua onestà, e la fede promessa al suo marito, e l'onor di questo mondo, lui.... non s'è vergognato di vituperare.
Esempio: E Bocc. Fiamm. 77: O scellerato giovane, e pronto ne' miei affanni, or con che cuore hai tu presa la nuova sposa?... Qual fede le promettesti tu? quella che tu avevi a me promessa? Or come potevi tu?
Esempio: Ar. Orl. fur. 5, 19: L'amar che dunque ella facea colui Con cor sincero e con perfetta fede, Fe' che pel Duca male udita fui.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 9, 1: Che non può far d'un cor ch'abbia suggetto Questo crudele e traditore Amore? Poi ch'ad Orlando può levar del petto La tanta fè che debbe al suo signore?
Esempio: E Ar. Orl. fur. 20, 74: E per questo commettermi alla fede D'una de le mie donne mi conviene. Del cui perfetto amor fatta ho sovente Più prova ancor, ch'io non farò al presente.
Esempio: Gozz. Op. scelt. 5, 235: Tu ed io soli possiamo liberamente entrare in questo luogo: le robe che in esso sono, vengono alla fede tua commesse (parla ad un cameriere).
Esempio: Mont. Poes. 1, 129: Lume ineffabile D'intatta fede, Che al fianco in candido Manto le siede.
Esempio: Giord. Op. 2, 300: Chiamarono occultamente dalle castella soldati di fede e valore provati.
Definiz: § XX. E semplicemente per Amore, Affetto e premura costanti, verso alcuno; ed altresì Devozione a persona, parte civile, e simili. –
Esempio: Bocc. Decam. 5, 193: Insieme con Federigo, che con somma fede le serviva, mangiarono il buon falcone.
Esempio: Ar. Orl. fur. 19, 40: Quivi non si trovando altra mercede Ch'al buon pastore ed alla moglie dessi, Che serviti gli avea con sì gran fede Dal dì, ec.
Esempio: Giord. Op. 1, 156: Certamente nella memoria del marito e del padre, nella fede costante dei paterni amici, hanno gli orfani e la vedova grande conforto.
Esempio: Niccol. Strozz. 2, 14: Io nell'antica Fede rimango: ma ubbidir mi è forza Al duce mio.
Definiz: § XXI. E per Promessa solenne data, e anche Giuramento fatto, per assicurare altrui dell'adempimento di checchessia. –
Esempio: Dant. Purg. 16: Ed io a lui: Per fede mi ti lego Di far ciò che mi chiedi.
Esempio: Comp. Din. Cron. DL. 198: Facea richiedere i priori vecchi,... a cui avea promesso, per sua fede e per sua lettere bollate, di non abbattere gli ordini della città e non offendere le leggi.
Esempio: Fr. Guid. Fior. Ital. 300: Piglia fede, e damme fede, e pensa che noi Troiani siamo una gioventude che abbiamo animi gagliardi a battaglia, e corpi che si confanno a così fatti animi.
Esempio: Fiorett. S. Franc. 40: Distendendo la mano san Francesco per ricevere la sua fede, il lupo levò su il piè ritto dinanzi, e dimesticamente lo puose sulla mano di santo Francesco, dandogli quello segnale di fede, ch'egli potea (qui per similit.).
Esempio: Vespas. Vit. Uom. ill. 362: Ognuno ne pigliasse uno pezzo [del Corpo di Cristo], a fine che quello fusse per fede, che sarebbono una medesima cosa, e non ingannerebbono l'uno l'altro.
Esempio: Varch. Stor. 1, 80: Francesco a Fonterabia pervenuto, nel qual luogo fu in sua libertà lasciato, non solo non volle rinovare la fede e ratificare l'accordo di Madrille, come avea con giuramento promesso, ma ec.
Esempio: Car. Eneid. 8, 224: Or la tua fede Mi porgi, e la mia prendi.
Esempio: Tass. Gerus. 4, 69: Ben ti prometto, e tu per nobil pegno Mia fè ne prendi, e vivi in lei secura, Che se mai ec.
Esempio: Bart. D. Op. mor. 32, 74: Sotto quella fede che il perfido Imperadore mai non osservò a verun uomo, promette e giura a quel suo cavallo di crearlo consolo di Roma.
Esempio: Bott. Stor. Ital. 4, 15: Chabran divallatosi dal piccolo San Bernardo, costringeva alla dedizione il comandante di Bard, salvo l'avere e le persone, e con fede di non militare sino agli scambj.
Definiz: § XXII. E in particolare, Promessa solenne, data ad alcuno da un principe o da uno Stato, di non molestarlo sia nella persona, sia nella roba; Promessa di sicurtà. –
Esempio: Varch. Stor. 1, 225: Messosi in cammino, non andò molti passi, che Orazio, fattolo d'un caval turco smontare, mentre saliva sopra un ronzino, benchè molto si raccomandasse, e la fede del Duca chiamasse, lo ammazzò.
Esempio: Bott. Stor. Ital. 4, 223: La fede violata in Cattaro diè occasione a fede violata in Ragusi.
Definiz: § XXIII. E semplicemente per Sicurtà, Guarentigia, riferito a salvocondotto, giuramento, e simili. –
Esempio: Machiav. Leg. Comm. 2, 153: Dissi per l'ultima mia del primo, come iermattina doveva venire el protonotario Bentivogli sotto fede di salvocondotto, e così venne circa 19 ore.
Definiz: § XXIV. Per l'Anello matrimoniale, nel quale, in cambio di gemma, talora si rappresentano due mani strette insieme. –
Esempio: Rot. Poes. 1, 155: Questa scolpita in oro amica fede, Che santo amor nel tuo bel dito pose.
Esempio: Cecch. Comm. ined. 2, 436: Sopra di quale fede? Se la non è d'argento, par che 'l Presto Non vi voglia prestar (qui in equivoco scherzevole).
Definiz: § XXV. Per Figura, o dipinta o scolpita, simboleggiante la fede, sia nel senso di Virtù, teologale, sia in quello di Fedeltà. –
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. 3, 149: Nell'altro [pilastro] è una Fede con un nuovo modo dipinta, avendo in una mano il calice e la croce, e nell'altra una tazza d'acqua la quale versa sopra il capo d'un putto, facendolo cristiano.
Esempio: Borgh. V. Lett. 103: Disegnerei di dedicare questo arco a Fiorenza, la quale tutta allegra e contenta stesse nel frontespizio alto della porta, accompagnata.... dalla Fede e dall'Affezione,... per dimostrar la devozione e sincera servitù della città inverso il suo Signore.
Esempio: Zanott. G. P. Stor. Accad. 1, 226: Espresse.... ne' gran peducci la Fede, la Speranza, la Carità e l'Ubbidienza.
Definiz: § XXVI. Fede corrotta, si disse per Mala fede, Slealtà. –
Esempio: Vill. M. 17: Essendo gli Ubaldini in pace, ma in corrotta fede col nostro Comune, fidandosi nelle loro alpigiane fortezze, cominciarono a ricettare sbanditi del Comune di Firenze.
Esempio: E Vill. M. 47: Il quale, da poi che pervenne alla tirannia di Bologna, non tenne fede a parte guelfa, nè a' suoi cittadini, nè a' Fiorentini;... e però forse degnamente con tradimento fu punito della sua corrotta fede.
Esempio: E Vill. M. 2, 117: Potendosi catuno dolere con ragione in sè della corrotta fede, odiosa a' popoli, mercatanzia de' tiranni, cagione nascosa di gravi pericoli, ci muove a dire con vergogna, come reggendosi il comune di Siena sotto il governamento occupato dall'ordine de' Nove, ruppono la fede promessa a' signori di Montepulciano.
Definiz: § XXVII. Fede pubblica, dicesi Quella che uno Stato è, per proprio onore, tenuto di osservare, mantenendo i patti o le promesse, rispettando le guarentigie o sicurtà concesse altrui, e simili. –
Esempio: Fr. Bart. Sallust. 82: Ma poichè gli fu promesso per pubblica fede che egli non avrebbe niuno male, ogni cosa com'era suta e fatta manifestò e aperse.
Esempio: Acc. D. Stor. Ar. 2, 69: Ci basta solamente fare una semplice domanda, e questo è: che scacciati i nimici e ogni loro terrore rimosso, ci osserviate la fede pubblica, la quale in sulla loro venuta ci prometteste.
Esempio: Guicc. Op. ined. 10, 364: Se mi fussi detto, che.... si doverebbe pensare a uno modo di gravezza che battessi non solo chi ha troppe possessioni, ma ancora.... chi ha entrate grosse di Monte; io rispondo, che quanto al Monte, io direi il medesimo che delle possessioni, perchè ci sono le ragioni medesime, se non ci fussi il rispetto della fede pubblica, sotto la quale loro hanno creduto o comperato.
Esempio: Parut. Stor. ven. 1, 604: E particolarmente in Alessandria furono fatte arrestare tre galee grosse, le quali sotto la fede publica si riputavano in quelli porti sicure.
Esempio: Pallav. Stor. Conc. 2, 352: Che la fida già data loro fosse insofficiente, e che il Concilio di Costanza avesse determinato non doversi osservare la fede pubblica a' rei per misfatto di religione.
Definiz: § XXVIII. E parlandosi di notari, vale Prerogativa che il notaro ha, che sia riconosciuto e accettato per vero ciò che egli asserisce negli atti del suo ministero. –
Esempio: De Luc. Dott. volg. 8, 31: Ogni volta.... che vi siano (negl'istrumenti) le cose sostanziali, dalle quali si renda certa la prova della verità per la fede publica, la quale per comun uso, e per la libertà del commercio, si deve dare al notaro, non conviene badare a queste sottigliezze.
Definiz: § XXIX. Articolo di fede. –
V. Articolo, § IV.
Definiz: § XXX. Quindi Essere una cosa articolo di fede, o Non essere, una cosa articolo di fede. –
V. Articolo, § V.
Definiz: § XXXI. Atto di fede. –
V. Atto, § III.
Definiz: § XXXII. Buona fede, vale Credenza sicura, Piena fiducia, in altrui, o nelle altrui promesse, e simili: ma talvolta ha anche senso di Bonarietà, Credulità. –
Esempio: Casareg. Camb. 12: Verrebbero per certo a locupletarsi con quello che poi da altri poveri mercadanti ignoranti della di lui decozione gli è stato con esuberanza di buona fede dato e fidato.
Definiz: § XXXIII. Vale altresì Convinzione che uno ha, per ignoranza non colpevole, di poter compiere un dato atto, o di non dover fare una data cosa, legittimamente. –
Esempio: Cell. G. Maestruzz. volg. R. 75: Delle cose ricevute e logorate, mentre che ebbe buona fede, non è tenuto.
Esempio: E Cell. G. Maestruzz. volg. R. appr.: Imperocchè era possessore con buona fede.
Esempio: E Cell. G. Maestruzz. volg. R. appr.: Spezialmente se anco dopo la compiuta prescrizione ritengono la buona fede.
Esempio: Segner. Op. 4, 657: Quando il penitente ritrovisi in buona fede, o perchè si creda di non dover niente, o perchè stimi di dover solo la sua rata parte,.... lasciatelo in quella ignoranza a lui salutare.
Definiz: § XXXIV. Mala fede, vale Malizia, Frode, Slealtà, nell'operare; ed è il contrario di Buona fede. –
Esempio: Cell. G. Maestruzz. volg. R. 75: Sono tenuti di ristituire ai figliuoli del primo matrimonio e' frutti con mala fede consumati.
Definiz: § XXXV. A fè, e talora A fede, che anche si disse Alla fè e Alla fede. Sorta di giuramento; e anche semplicemente maniera affermativa, e talora esclamativa; e vale Per la fede, Sulla fede, In verità. Talvolta per maggiore efficacia si ripete, e dicesi A fè a fè. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 35, 39: Ch'a fè ti giuro, Ch'in ciò pensai ch'ogn'un fosse pergiuro.
Esempio: Bern. Orl. 64, 45: Il buon Turpin, che vede ognun fuggire, Dice, alla fè, ch'io vo' fuggire anch'io.
Esempio: Firenz. Pros. 1, 69: Alla fè, alla fè, che pur ora comincia a conoscere, anzi a sentire il gran peso.
Esempio: E Firenz. Pros. 2, 140: Alla fè, alla fè, che egli si pare bene, che tu scherzi sopra la pelle altrui.
Esempio: Cecch. Dot. 4, 2: Si sente per casa.... sì fatte cosette, che alla fede Caverebbono il vin dal capo a chi Ve l'avesse.
Esempio: E Cecch. Comm. ined. 16: Ecco delle tue cose! T. A fè, le sono Pur delle vostre.
Esempio: E Cecch. Comm. ined. 228: Di' su, che i' te lo prometto. P. Dite, Alla fede. B. Alla fede. P. Alzate il dito. B. Ecco.
Esempio: E Cecch. Comm. ined. 1, 169: Deliberarono Di vederne le barbe al sole. C. E fecionlo, A fede!
Esempio: E Cecch. Comm. ined. 2, 188: Io lo conosco, E so chi gli è; voi non ci trovereste Da pareggiarlo, a fede.
Esempio: Buonarr. Fier. 1, 5, 3: Vi giuro a fè, che se quel più v'accade, Ch'oggi accaduto v'è, ch'appo un repente Saltar dell'uscio, là quella carrucola Si girerà per voi.
Esempio: E Buonarr. Aion. 2, 10: Ma, a fè a fè, Non occorr'altro.
Esempio: Forteguerr. Cap. 215: A fè, che il più spiantato Negozio in oggi non può farsi in terra.
Definiz: § XXXVI. Quindi le maniere familiari, pur di giuramento, di affermazione, e di esclamazione, A fè di Dio, che anche si disse Alla fè di Dio, A fè di Bacco, A fè de' dieci, A fè di quel che io sono, e altre simili. –
Esempio: Bocc. Decam. 6, 29: Alla fede di Cristo, che debbo sapere quello che io mi dico, quando io giuro.
Esempio: E Bocc. Decam. 6, 279: Alla fè di Dio, se me ne fosse creduto, e' se ne gli darebbe sì fatta gastigatoia, che gli putirebbe.
Esempio: E Bocc. Decam. 7, 42: Credete voi fare a me, come voi faceste alla Biliuzza, che se n'andò col ceteratoio? Alla fè di Dio non farete: chè ella n'è divenuta femina di mondo pur per ciò.
Esempio: Cecch. Comm. ined. 128: Tu pensi ch'io mi burli, o sì ch'io faccia Per farti dir? Ma a fè di quel ch'io sono, Che gli è com'io ti dico.
Esempio: Buonarr. Tanc. 1, 2: O se Cecco sapesse ciarlar tanto, Ch'e' mi potesse costei sibillare:... A fè de' dieci i' non are' più 'l ranto, E mi parrebbe di risuscitare.
Esempio: Salvin. Annot. Tanc. 534: A fè de' dieci. De' dieci, per non dire di Dio, come il morbleu de' Franzesi.
Definiz: § XXXVII. A fè, con un termine significante grado o condizione di persona, retto dalla particella Di, vale In fede, Sulla fede, propria di una persona di quel dato grado o condizione. –
Esempio: Tass. Lett. 1, 80: Per quanto m'ha giurato a fè di cavaliero.
Definiz: § XXXVIII. A fede, si usò anche in maniera interrogativa, per In verità, Davvero, Proprio così, e simili. –
Esempio: Ar. Comm. 2, 450: A fede, avetele Vedute? B. Ambe le viddi.
Esempio: Cecch. Masch. 5, 7: Il mio Fabrizio è vivo, ed è tornato Ricco di fuora. A. A fè, compare?
Esempio: E Cecch. Comm. ined. 1, 333: I vecchi, che son iti a Dattero Ed auto il forziero, e lo rimandano A casa del dottore. F. A fede?
Esempio: E Cecch. Comm. ined. 2, 234: Andate, andate, Ch'io fabbrico scudi d'oro. E. A fede? M. Fidatevi di me,... chè l'uscio Del Rama s'apre.
Definiz: § XXXIX. A fede, posto avverbialm., si usò per Con fede o fedeltà, Fedelmente, Lealmente, Sinceramente. –
Esempio: Rim. ant. F. Iac. Lent. 1, 296: Qual più ti serve a fè, quel men hai caro.
Esempio: Cont. Ant. Cav. 76: Tebaldo al re Lois disse: Io faccio pace a fè, nè male alcun ce 'ntendo.
Esempio: Nov. ant. B. 118: E se prima lo serviva a fede, lo servì poi molto meglio.
Esempio: Dant. Parad. 11: Ai frati suoi.... Raccomandò [san Francesco] la sua donna più cara, E comandò che l'amassero a fede.
Esempio: Barber. Regg. Donn. 334: Non ingannar chi a fede ti parla.
Definiz: § XL. Alla fede, si usò a significare Senz'altra guarentigia che la fede o promessa solenne data da colui del quale si parla; che oggi diremmo Sulla parola. –
Esempio: Viagg. Terr. sant. 283: Poi gli pose di taglia gran somma di danari, cioè uno milione di fiorini o più; e lasciollo alla fede, solo avendo e volendo per pegno il corpo consagrato di Nostro Signore.
Esempio: Vill. M. 32: Iacopo de' Cavalcanti, però che altra volta era stato preso e lasciato alla fede, fu ritenuto, e ultimamente per mandato del re d'Ungheria, per corrotto saramento, vituperevolmente fu impiccato.
Esempio: Sacch. Nov. 1, 101: Puosonli docati cinquanta di taglia, e lasciaronlo alla fede, che gli andasse a procacciare.
Esempio: Vespas. Vit. Uom. ill. 519: Trovandosi al Cairo, vi trovò uno mercadante catalano che aveva a fare a Barzalona, il quale si chiamava Giovanni Andrea; al quale dicendo messer Nugno il suo bisogno, come mercadante leale gli prestò alla fede ducento ducati.
Esempio: Cecch. Comm. ined. 2, 446: La fu Una vergogna che voi avessi iersera A giucare alla fede.
Definiz: § XLI. A buona fede, posto avverbialm., vale Con lealtà, Lealmente, Fedelmente; ma è maniera oggi non comune. –
Esempio: Brev. Mar. Pis. 1, 456: Iuro.... a ogni buona fede e sensa malizia e fraude lo mio officio del consulato bene, sollicitamente e lealmente fare.
Esempio: Serdon. Stor. Ind. volg. 13: Non vi corse guari che il Cano, vedendo il buon tempo, partì, e riportò i forestieri in Congo, e riebbe i suoi a buona fede.
Esempio: E Serdon. Stor. Ind. volg. 69: Ma egli, che già s'era accordato a buona fede col Trimumpara, per allora rifiutò quei partiti, e disse che accettava il buon animo, ec.
Esempio: E Serdon. Stor. Ind. volg. 385: Promise publicamente alla Reina con solenne giuramento, che finita la fabbrica gli renderebbe subito il figliuolo a buona fede.
Definiz: § XLII. Vale pure Bonariamente, Con tutta semplicità, ed altresì Senz'avere alcun dubbio o sospetto. –
Esempio: Cavalc. Vit. SS. PP. volg. 2, 38: E poi gli dissono: Abate Besarione, fa' stare su costui che dorme. E quegli a buona fede, non avvedendosi del difetto, disse: Sta' su, va' fuori. E quegli incontanente per virtù di Dio fu sanato, e libero dal maligno spirito.
Esempio: Pitt. I. Apolog. Cappucc. 288: Oh che disgrazia di pioggia, che guastò sì bel disegno; ed anco immollò quel buon vecchio di Iacopo Nardi, che si stette a buona fede a questo passo dello scrittore.
Definiz: § XLIII. E coi verbi Credere a buona fede, Tenere a buona fede, e simili, vale Con fede vera, Sinceramente. –
Esempio: Cavalc. Esp. Simb. 1, 427: A buona fede dunque teniamo che la detta prima materia fu una cosa confusa e inordinata.
Esempio: E Cavalc. Esp. Simb. 1, 436: Crediamo dunque a buona fede, che cagione della creazione d'ogni cosa visibile e invisibile, non è se non la bontà di Dio.
Definiz: § XLIV. Alla buona fè, si usò in proposizione interrogativa, per In verità, Veramente. –
Esempio: Bocc. Decam. 7, 116: Ma che n'avesti, sozio, alla buona fè? avestine sei?
Definiz: § XLV. Di fede, posto avverbialm., vale Con fiducia di buon successo e con fermezza o costanza. –
Esempio: Salvin. Pros. tosc. 1, 229: Non si può veramente attendere di fede e di proposito a una cosa, se non si vaca dall'altre, cioè se uno non si vacua di tutte l'altre attenzioni.
Definiz: § XLVI. Usato a modo di aggiunto, e detto di persona, vale Che osserva la fede data, Che mantiene la parola, Leale. –
Esempio: Macingh. Strozz. Lett. 386: Oggidì è difficile a trovare uomo di fede, e che tenga sue parole in piè.
Definiz: § XLVII. Vale pure Che inspira fiducia, Tale da inspirar fiducia. –
Esempio: Machiav. Leg. Comm. 2, 108: Mi sforzo per ogni verso farmi uomo di fede appresso Sua Eccellenza, e potergli parlare domesticamente, ancorchè il temporale ne aiuti e le dimostrazioni che V. S. hanno fatte sin qui verso di lui.
Definiz: § XLVIII. Di buona fede, posto avverbialm., vale Con tutta lealtà o schiettezza, Con rettitudine, Lealmente, Sinceramente. –
Esempio: Tav. Rit. 1, 169: Gli pastori parlavano di buona fè, e dissono, ec.
Esempio: Deput. Decam. Proem. 15: Sgannare uno che sia in errore, quando e' non presumme molto di sè, e cerca di buona fede e sinceramente del vero, è cosa facile, e, oltra a questo, piacevole ancora.
Definiz: § XLIX. E per Bonariamente, Con semplicità, Senza malizia, e anche soltanto Senz'altra cura o pensiero. –
Esempio: Giamb. Tratt. mor. 383: Certo non sono io colui che le dette cose credessi osservare; onde io ti dico certamente ch'io non ci vorrei essere venuto, in tanti duri pensieri sono entrato; perchè in prima mi venia di buona fede semplicemente, e alle dette cose non pensava.
Esempio: Esop. Fav. M. 96: Volendo la volpe villanamente schernire la cicogna, invitolla a cena, ed essa puramente di buona fede, credendo che procedesse di buona amistà, accettò.
Esempio: E Esop. Fav. M$ 163: Udendo il mal provveduto bosco le dolci preghiere della scure, e la grande utilità e onore che le portava il manico; di buona fede, non considerando i gravosi danni che di ciò seguir li poteva, gli diè il manico.
Esempio: Bocc. Decam. 3, 111: Credettesi frate Puccio che il digiuno le fosse cagione di non poter dormire, e perciò per lo letto si dimenasse, per che egli di buona fede disse, ec.
Esempio: E Bocc. Decam. 3, 275: La giovane di buona fede rispose: o Padre mio, poscia che io, ec.
Esempio: E Bocc. Decam. 8, 140: La giovane queste parole udendo,... di buona fe' disse al marito: bestia, che tu se', perchè hai tu guasti li tuoi fatti e' miei?
Definiz: § L. Usato in forza di aggiunto, vale Fedele, Leale, Sincero, Che procede con rettitudine. –
Esempio: Bonich. Bind. Rim. B. 180: Havvi di quei che son di buona fede; Ma que' malvagi sanno lor mostrare, Che 'l mal che fanno pur da ben procede.
Esempio: Vill. G. 105: Di Ricciardo nacque Arrigo che regnò dopo lui, e fu semplice uomo, e di buona fede, ma di poco valore.
Esempio: E Vill. G. 166: Di così fatto abito e di grossi costumi erano allora i Fiorentini, ma erano di buona fe', e leali tra loro e al loro Comune.
Esempio: Bemb. Stor. 2, 143: Altri diece gentili uomini a Padova mandarono, i quali, con que' che obbligati loro erano, e co' suoi domestici di buona fede, a' Proveditori per adoperarsi in tutte le bisogne, presti fossero.
Definiz: § LI. Vale anche Facile a fidarsi ciecamente, a credere bonariamente, Privo di malizia, Semplice. –
Esempio: Tratt. Color. Rett. 28: Non ti fidare nel re Ruberto, con ciò sia cosa che tu se' troppo di buona fede; però che tu non vuogli ingannare persona, e così credi ch'alcuno non voglia ingannare te.
Definiz: § LII. In fede, e anche Per fede, seguito spesso da un compimento, come Ciò, Che, e simili, retto dalla particella Di, è maniera solita porsi in fine di certi documenti, innanzi alla firma, e vale Per valida testimonianza, A fine di attestare solennemente, delle cose ivi scritte. –
Esempio: Oder. Cr. Ricord. 94: Per fede e fermezza di ciò, mi sono sottoscritto qui di mia propria mano.
Esempio: Legg. Tosc. 6, 424: Nè si possa far capitozze, e le già fatte si lassino tornar quercie, ed in fede, ec. Dato in Firenze, ec.
Esempio: Fag. Comm. 5, 274: E in fede, mano propria Basta così. T. O via, non la fate più lunga.
Definiz: § LIII. In fede di alcuna cosa, trovasi a significare In prova di essa, A fine di provarla o mostrarla altrui in modo non dubbio. –
Esempio: Bart. D. Vit. S. Ignaz. 5, 120: Batteva insieme i denti, e li faceva crocchiare in fede di qual sanità vi avesse.
Definiz: § LIV. In fede di alcuno, vale Per testimonianza di esso; comunemente Sulla fede di alcuno. –
Esempio: Corsin. Stor. Mess. trad. 2, 168: Bernardo Diaz, e in fede di lui, Antonio de Herrera, vogliono che anche il prete Gio. Diaz avesse un poco di mano in questo negoziato.
Definiz: § LV. In fè di Dio; sorta di giuramento, o anche semplicemente di affermazione, simile all'altra A fè di Dio. –
Esempio: Febuss. Breuss. 1, 43: Se mi ubidissi, figlia, in fè di Dio.
Esempio: Bocc. Decam. 2, 112: In fè di Dio, se tu non v'entri, noi ti darem tante d'uno di questi pali di ferro sopra la testa, che ec.
Esempio: E Bocc. Decam. 6, 58: In fè di Dio, se tu non la mi dai, tu non avrai mai da me cosa che ti piaccia.
Esempio: Sacch. Nov. 1, 160: In fè di Dio, gentiluomo, voi dovest'essere un savio fantolino.
Esempio: Cecch. Diss. 1, 2: Quand'anco e' ce ne menassino (i famigli degli Otto), noi non andremmo per ladri. S. Nè per troppo buoni, in fe' di Dio.
Definiz: § LVI. In buona fede, vale Con intera buona fede, cioè Senza malizia, Senza sospettare di cosa o di persona alcuna, Senza pensare più in là, Bonariamente. –
Esempio: Giust. Vers. 122: Campando in buona fede Sull'asse ereditario Lo scrupoloso erede Ci fa l'anniversario.
Definiz: § LVII. In buona fè, è anche maniera esclamativa che ha forza di asseverare, e vale Da vero, In verità; ma non è oggi comune. –
Esempio: Cas. Rim. burl. 1, 12: Par che n'escan fuor oggi dì tanti, Che, in buona fede! è un vituperio espresso.
Esempio: Gell. Capr. Bott. 64: In buona fè, in buona fè, che io comincio ad aprire gli occhi, ed avvedermi di quello che prima io non pensava.
Definiz: § LVIII. Per buona fè, lo stesso che Per mia fè; ma è maniera di raro uso. –
Esempio: Macingh. Strozz. Lett. 243: Madre carissima, per buona fè, se non fossi seguito questo caso di Iacopo, ch'io montavo a cavallo, ec.
Definiz: § LIX. Per mia fè, e talvolta Per mia fede; sorta di giuramento, ed anche maniera esclamativa, inchiudente in sè per lo più idea di affermazione. –
Esempio: Tav. Rit. 87: L'oste disse: dell'onor mio fatt'a voi sono io assai allegro, pure che mi aveste contato vostro nome; ma per mia fè che innanzi che sia nona, io lo credo bene sapere, imperò che voi arriverete in parte, che ve lo converrà dire, o piaccia a voi o no.
Esempio: E Tav. Rit. 1, 487: Per mia fè, disse Tristano, ch'io no' farei cosa che vi rincrescesse.
Esempio: Stor. Aiolf. 1, 45: Disse Maccario: O santa Corona,... perchè non fate una giostra o un torniamento o una caccia? Disse el Re: Per mia fè, tu di' vero.
Esempio: E Stor. Aiolf. 1 , 147: Disse Tangielem: Per mia fè, questo cavallo de' correre bene; e fecelo muovere a correre.
Esempio: Varch. Lez. Pros. var. 2, 84: E per mia fè mi pare cosa fantastica e più che strana, che in tanto tempo nè egli nè qualcuno altro.... si siano accorti dell'error loro.
Esempio: Cecch. Comm. ined. 58: Ov'è egli sparito? In casa per mia fede a incensar l'idolo.
Esempio: E Cecch. Comm. ined. 98: Ma per mia fè, se io La ritrovo (una fanciulla), egli arà l'agio a cercare Di me ed a bramarmi, ch'io son uomo, ec.
Definiz: § LX. Per tua fè, Per vostra fè; maniere di scongiurare, di pregare, dimandare, e simili. –
Esempio: Poliz. Pros. 22: Ma, per tuo' fè, dimmi un poco, vai tu a cavallo?
Esempio: Ar. Comm. 2, 220: Uditemi Per vostra fè, e tacete fin ch'io v'esplichi La cosa affatto.
Esempio: E Ar. Comm. 2, 268: Per vostra fè, venite, andiamo al principe.
Esempio: E Ar. Comm. 2, 409: Udite, Abbondio, Per vostra fede, e non correte a furia.
Definiz: § LXI. Sopra la fede mia, tua, sua, ec., o Su, la fede mia, tua, sua, ec., vale Dando io, tu, quegli ec. promessa solenne di attenere checchessia; e assolutam., Su la fede, vale Impegnando a guarentigia la fede propria. –
Esempio: Bocc. Decam. 1, 119: Tante quistioni malvagiamente vincea, a quante a giurare di dire il vero sopra la sua fede era chiamato.
Esempio: E Bocc. Decam. 3, 126: Ti prometto sopra la mia fè,.... che in fra pochi dì tu ti troverrai meco.
Esempio: E Bocc. Decam. 7, 223: Ma, ove voi mi promettiate, sopra la vostra grande e calterita fede, di tenerlomi credenza, io vi darò il modo che a tenere avrete.
Esempio: Ar. Orl. fur. 9, 55: Nè fino a questo dì trovo chi toglia Sopra la fede sua d'assicurarmi, Che quando io sia condotta, e che mi voglia Aver quel Re, ec.
Esempio: Varch. Stor. 1, 225: In quel mentre Galeotto aveva mandato al Duca significandogli, che se volesse sicurarlo sopra la fede sua, egli l'anderebbe a trovare nel campo.
Esempio: Cecch. Comm. ined. 1, 377: E si venne nell'ultimo Alla scommessa, e par che e' si giuocassino Dugento scudi in su la fede.
Esempio: E Cecch. Comm. ined. 2, 225: E intanto tu disegni Di ciurmar me. E' mie' quaranta? M. Ara'gli Sopra la fede mia.
Definiz: § LXII. Sotto la fede di alcuno, e assolutam. Sotto la fede, vale Data o Dando, o Impegnando, in guarentigia, la fede, o solenne promessa, propria o d'altrui. –
Esempio: Bocc. Rim. 114: Quanto si dolga con ragione il core D'esser tradito sotto fè d'Amore (male le stampe, sotto fede Amore).
Esempio: Ar. Orl. fur. 5, 37: E tel dirò sotto la fè in secreto.
Esempio: Bemb. Stor. 31: E così presi sotto la fede sua i Francesi, procurò che la rocca fosse restituita a Federigo.
Esempio: Bart. D. As. 1, 80: In riconoscimento [di un favore], promettevano sotto fede di prendere tutti il battesimo.
Definiz: § LXIII. Sotto buona fede, trovasi per In buona fede. –
Esempio: Panciat. Scritt. var. 46: Non volle mai rispondere, perchè il padrone gli dovesse.... mangiare (certi cervelli in giorno di magro) sotto buona fede.
Definiz: § LXIV. Acquistar fede a checchessia, vale Farlo, Renderlo, credibile; ed altresì Dargli o Accrescergli autorità o valore; e riferiscesi anche a persona. –
Esempio: Petr. Rim. 1, 25: Quasi in ogni valle Rimbombi 'l suon dei miei gravi sospiri, Ch'acquistan fede alla penosa vita.
Esempio: Parin. Poes. 254: E al giovane drappel, che a lui (al Cardinal Durini) sorgendo Di bel pudor si tinse, Lene compagno ad ammirar sè diede, E grande ai detti miei acquistò fede.
Definiz: § LXV. Pur riferito a persona, trovasi anche per Avergli o Prestargli fede, Credergli. –
Esempio: Varch. Lez. Accad. 377: Ma chi lo testimonia più chiaramente, e a cui si deve maggior fede acquistare, che al Petrarca stesso? il quale, ec.
Definiz: § LXVI. Acquistarsi fede con uno, detto di persona, vale Acquistarne, Guadagnarne, la fiducia. –
Esempio: Machiav. Leg. Comm. 2, 248: Dipoi [vuole] acquistarsi fede co' Pisani, con dare ai loro soldati danari, e tenerli al suo soldo; e così dimesticatogli, cercare ec.
Esempio: Segn. B. Polit. volg. 262: E tal disegno di farsi tiranno conseguivono tutti quei, che s'erano acquistati fede col popolo.
Definiz: § LXVII. Aggiunger fede a una cosa, vale Accrescerne la credibilità, Farla più credibile. –
Esempio: Segner. Guerr. Fiandr. volg. 43: Alle quali cose, benchè note e scritte, io non pretendo aggiugnere o toglier fede.
Definiz: § LXVIII. Aggiustar fede a una persona, o a una cosa, vede lo stesso che Darle o Prestarle fede, Credere ad essa. –
Esempio: Giambull. P. F. Orig. Ling. fior. 58: Puossi ben dire, così alla grossa, aggiustando fede a Beroso, che ne l'anno 1765 da la creazione, e 109 dal diluvio, Noè venne in questi paesi.
Esempio: E Giambull. P. F. Orig. Ling. fior. 150: Se ben non aggiusto fede alla favola delle sei pievi che il Villano e 'l Biondo raccontano.
Esempio: Gell. Vit. Alfons. volg. 51: Il quale [Massimiliano] egli conosceva molto sospettoso per natura, e che aggiustava bene spesso fede a l'incerto dir del volgo.
Esempio: Borgh. V. Disc. 1, 36: Non gli aggiusterei un'oncia manco di fede.
Esempio: Cecch. Comm. ined. 33: Ma aggiustami fede, che dal giorno Ch'io prima, un anno fa, la viddi in Siena, E' potè tanto in me, ec.
Esempio: E Cecch. Comm. ined. 1, 570: Io per me non aggiusto Tantin di fede a questo Sedechia, E potrebbe esser ch'e' faccia miracoli, Ma io non l'ho per santo.
Esempio: Soder. Coltiv. 69: Ma quando tu trovi scritto che in Ungheria abbia delle viti che producono viticci d'oro di paragone, o tu reputalo del tutto favoloso, ovvero quella fede gli aggiusta, che aggiustar si suole alle cose che possono esser per miracolo, ma non già con l'effetto.
Definiz: § LXIX. Alzar la fede, si disse per Promettere solennemente, Giurare, alzando il dito indice –
Esempio: Med. Aridos. 3, 2: Non dubitate che mentre siete meco, non vi faranno dispiacere nessuno. A. Promettetemelo voi? S. I. Sì, prometto. A. Alzate la fè. S. I. Per questa croce.
Esempio: Cellin. Vit. 441: A queste mie parole il Duca alzò la fede, e disse: Fa' conto di averle sepolte in una cassettina di diamanti.
Esempio: Ambr. Bern. 1, 2: Come in ogni altra cosa segretissimo Vi son, così prometto in questo d'essere: Non dubitate. A. Alza la fede. G. Eccola.
Definiz: § LXX. Andare a buona fede, vale Procedere con bonarietà, Credere con buona fede, bonariamente; usato anche con un compimento: ma oggi è maniera non molto comune. –
Esempio: Pitt. I. Apolog. Cappucc. 313: Non me ne maraviglio; perchè voi ve ne andavi a buona fede di quanto vi leggevi buccia buccia.
Esempio: Buonarr. Fier. 1, 3. 4: Son ito a buona fede: aiunt, aio.
Definiz: § LXXI. Aver fede, vale Confidare, Sperare con persuasione, Avere certa fiducia, o fondata speranza, Tenere quasi per cosa sicura. –
Esempio: Cas. Pros. 3, 250: E ho fede che S. M. non me lo negarà.
Esempio: Car. Lett. fam. 3, 227: Egli ha fede che le parole sole di Vostra Signoria la possano resuscitare.
Esempio: Tass. Gerus. 9, 20: Nè ritrovar, come secura fede Avea, puote improvviso il saggio duce.
Esempio: Dav. Tac. 1, 349: Mandò loro non più che dugento, e male armati: eranvi pochi soldati, avendo fede che quel tempio si difenderebbe.
Esempio: Leopard. Paralip. 3, 35: E fa leggi, o di farle ha certa fede.
Definiz: § LXXII. E pure per Confidare, Sperare, Aver fiducia, reggente, per mezzo della particella In, un termine di persona, e figuratam. di cosa. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 2, 64: Questa cittade, Avea l'Imperator dato alla figlia Del Duca Amon, in ch'avea speme e fede.
Esempio: Cas. Pros. 3, 258: Io non ebbi mai molta fede in quella mia lettera.
Esempio: Cellin. Vit. 442: 'L vostro Benvenuto, in chi voi avete tanta fede meritamente, m'ha ditto ec.
Esempio: Niccol. Strozz. 5, 1: Ei fede alcuna Non ha nella virtù!
Definiz: § LXXIII. Aver fede a uno, vale Essergli fedele, Osservargli la fede; ma oggi è maniera non comune. –
Esempio: Vill. G. 2, 288: Questo avemo messo in nota, per la poca fede ch'hanno quegli del Regno al loro signore.
Esempio: Belc. F. Pros. 2, 60: Aveva gran reverenza, divozione e fede a Romolo.
Esempio: Ar. Orl. fur. 39, 76: Pur duo talora o tre schiudon le labbia, Ch'amici sono, e che tra lor s'han fede, E sfogano la colera e la rabbia, ec.
Definiz: § LXXIV. Vale pure Prestargli fede, Credergli; e in tal senso riferiscesi figuratam. anche a cosa. –
Esempio: Maff. Stor. diplom. 26: Affermò lo storico, addurne molti per convincer coloro, che non volendo dar credito all'altre memorie per essere de' Giudei stessi, o di genti barbare, non potrebbero però certamente a' romani decreti non aver fede.
Definiz: § LXXV. Aver fede di uno, trovasi per Crederlo, Tenerlo, leale, Non dubitare della sua fede o lealtà. –
Esempio: Dant. Conv. 312: Siccome vedemo nel traditore, che nella faccia dinanzi si mostra amico, sicchè fa di sè fede avere, e sotto pretesto d'amistà chiude il difetto della nimistà.
Definiz: § LXXVI. Dar fede a chicchessia o checchessia, vale Credergli; anche figuratam. –
Esempio: Cavalc. Esp. Simb. 1, 23: Dice S. Gregorio: Chiunque non è fermo nella fede delle cose invisibili, dee dar fede di ciò senza dubbio agli detti de' maggiori.
Esempio: Vill. G. 288: Nel detto anno.... si cominciarono a mostrare grandi e aperti miracoli nella città di Firenze, per una figura di Santa Maria dipinta in un pilastro della loggia d'Orto San Michele;.... ma i Frati Predicatori, e ancora i Minori, per invidia o per altra cagione, non vi davano fede; onde caddono in grande infamia de' Fiorentini.
Esempio: Bocc. Decam. 1, 119: Dandosi a' que' tempi in Francia a' saramenti grandissima fede.
Esempio: E Bocc. Decam. 2, 232: Per quello dieder fede alle sue parole.
Esempio: Bern. Orl. 36, 18: Il duca Namo, ch'ogni cosa vede, Agli occhi stessi suoi non può dar fede.
Esempio: Baldell. F. Diod. 187: Molti vi averebbe, che non così facilmente a gli scrittori per l'antichità, e per la maraviglia delle cose, fede darebbono.
Esempio: Forteguerr. Terenz. 49: Ottimo è questi! o vedi che bontade, E da dargli, Cremete, intera fede!
Definiz: § LXXVII. Riferito a persona autorevole, e con l'aggiunto Molta dar molta fede o Grande dar grande fede, vale Ascoltarne e seguirne in tutte le cose i consigli, gli avvisi, i pareri, gli ammonimenti, e simili; Avere quegli grande autorità. –
Esempio: Comp. Din. Cron. DL. 112: Lapo Salterelli avea promesso a Bartolo di m. Iacopo de' Bardi (a cui era data gran fede), le cose s'acconcerebbono per buono modo.
Esempio: Vill. M. 47: Messer Giovanni de' Peppoli,... sentendo che 'l Papa l'amava, e davali molta fede, prese sicurtà, per lo trattato ch'egli menava.
Esempio: Sacch. Nov. 2, 211: Il quale [frate], perchè era molto scienziato e aperto, gli era data molta fede, e ancora d'anni era assai antico.
Esempio: E Sacch. Nov. 2, 213: Essendoli dato più fede che ad alcun altro frate di tutto l'Ordine, abbandonò ec.
Definiz: § LXXVIII. Dar fede a checchessia, vale anche Farlo credibile, Mostrarne o Confermarne la verità. –
Esempio: Dant. Inf. 13: Però riguarda bene, e sì vedrai Cose, che daran fede al mio sermone.
Esempio: Bocc. Decam. 2, 151: Per un modo e per un altro, sì come uomo che astutissimo era, fatta inquisizion di questa opera, e più ogni ora trovando cose che più fede gli davano al fatto, vergognandosi del vil trattamento, ec.
Esempio: Firenz. Pros. 2, 69: L'esperienza finalmente dia fede alle mie parole.
Definiz: § LXXIX. Dar fede, usato con un compimento retto dalla particella Di, o dalla cong. Che, vale Attestare, Fare testimonianza, Rendere altrui certo; anche figuratam. –
Esempio: Bocc. Filoc. 2, 293: Io poi, da tutti i tuoi parenti conosciuta, darò con le mie parole ferma fede, che tu di Lelio e di Giulia sia stata figliuola.
Esempio: Ar. Orl. fur. 10, 44: Che se la faccia può del cor dar fede, Tutto benigno, e tutto era discreto.
Definiz: § LXXX. Dar fede di una promessa, o simile, si usò per Giurarla, Guarentirla con giuramento; che anche si disse Farne fede: il che facevasi ponendo effettivamente la destra in quella di colui che riceveva il giuramento. –
Esempio: Fiorett. S. Franc. 41: Dice santo Francesco: Frate lupo, io voglio, che come tu mi desti fede di questa promessa fuori della porta, così dinanzi a tutto il popolo mi dia fede della tua promessa, e che tu non mi ingannerai della mia promessa e malleveria, ch'io ho fatta per te. Allora il lupo, levando il piè ritto, sì 'l puose in mano di santo Francesco (qui per similit.).
Definiz: § LXXXI. Dare ad uno la fede, o la propria fede, vale Dargli la parola, o la promessa, Obbligarglisi con promessa solenne, o con giuramento, Giurargli, secondo che richiede il senso del discorso. –
Esempio: Pulc. Luc. Ciriff. Calv. 1, 29: E di nuovo la fede detti a questo, Sempre in abito star vedovo onesto.
Esempio: Ar. Orl. fur. 35, 45: Ma ti prometto, e ti do ben la fede, Che se ec.
Esempio: Giambull. P. F. Stor. Europ. 1, 60: Erano tanto amici fra loro, che e' si avevano dato la fede di non esser l'un contra l'altro, ec.
Esempio: Nard. Liv. Dec. 18: Ma datemi la mano e la fede, che l'adultero non resterà senza la pena.... Tutti per ordine gli dieron la fede, consolandola e confortandola, e lei scusando come forzata.
Esempio: Cellin. Vit. 227: Io gli detti la fede mia, e così lui mi dette comodità che io potessi lavoracchiare qualche cosa.
Esempio: Cecch. Servig. 1, 4: E voglio che tu sappia ancor più là, Ch'i' gli ho data la fede mia di torla Per donna, sì mi piace.
Esempio: Tass. Lett. 1, 206: Si danno la fede di tornar il sesto dì a terminar la loro querela.
Esempio: Dav. Tac. 1, 237: Lo spaventarono, quasi venuti ad ucciderlo; ma datogli la fede, che anzi a rendergli il regno, si riebbe, e domandò ec.
Definiz: § LXXXII. E Dare a chicchessia la fede di alcuno, vale Promettergli, Giurargli, a nome di quello. –
Esempio: Comp. Din. Cron. DL. 185: M. Guglielmo cancelliere e el maniscalco di m. Carlo giurorno nelle mani a me Dino,... e dieromi la fede del loro signore, che riceveva la guardia della terra sopra sè, e guardarla e tenerla, ec.
Definiz: § LXXXIII. Domandare la fede, trovasi per Chiedere di esser fatto Cristiano. –
Esempio: Cavalc. Vit. SS. PP. volg. 1, 115: Tutti corsero a lui confessando il nome di Cristo e domandando la fede, e arsero quello idolo, e tutti ricevettero il battesimo.
Definiz: § LXXXIV. Essere la fede di una cosa appresso alcuno, o Rimanere, la fede di una cosa appresso alcuno; è maniera presa dal latino, e usata da chi, riferendo una cosa sulla testimonianza o autorità di qualche narratore, intende di non farsi mallevadore della verità di essa. Adoperasi più spesso nella locuzione, Sia la fede appresso di uno, o Rimanga, la fede appresso di uno. –
Esempio: Fr. Bart. Sallust. 149: La fede di questa cosa rimanga appresso gli autori affricani.
Esempio: Mann. Ist. Decam. 75: Del che sia la fede presso del Muzio.
Definiz: § LXXXV. Esser di fede, vale Esser cosa da doversi credere, da doversi tener per vera, secondo la fede cristiana. –
Esempio: Segner. Op. 4, 390: Pur è di fede, che quando amiamo Dio per quello che il suo Figliuolo ci rivelò, noi amiamo Dio per quello ch'è di lui scritto.
Definiz: § LXXXVI. Quindi Non essere una data cosa di fede, dicesi familiarmente a significare Esser lecito e ragionevole non crederla, o dubitarne, Potere intorno ad essa pensar ciascuno a suo senno.
Definiz: § LXXXVII. Essere in fede chicchessia a una data azione, vale Esservi, Trovarvisi, Assistervi, quegli fedelmente, secondo che richiede la data fede; Mantenere la parola data di parteciparvi: ma è maniera di raro uso. –
Esempio: Vill. G. 189: Per una zuffa che la notte dinanzi.... surse tra' Cristiani e' Saracini, della quale i Saracini furono soperchiati, il giorno appresso non furono in fede alla difensione della terra.
Definiz: § LXXXVIII. Far fede di checchessia, vale Farne o Renderne testimonianza, Attestarlo; e in più largo senso, Farlo tenere, o riconoscore, per vero, o per certo, Darne certa prova o dimostrazione; e usasi anche figuratam. –
Esempio: Bocc. Decam. 2, 180: Ma di ciò non le mie parole, ma gli occhi tuoi voglio ti faccian fede.
Esempio: Ar. Orl. fur. 18, 130: Non bisogna allegar, per farmi fede Che vostre sien, che tengan vostra insegna: Basti il dirmelo voi; che vi si crede Più ch'a qual altro testimonio vegna.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 25, 67: Agli occhi, al tatto, a sè stessa non crede, E sta dubbiosa ancor di non dormire; E buona prova bisognò a far fede, Che sentia quel che le parea sentire.
Esempio: Car. Lett. Farn. 3, 68: Da molti le può esser fatto fede degli officj ch'io ho fatti.
Esempio: Giannott. Op. 1, 148: Il miglior modo che abbia una repubblica ad onorare così fatti cittadini, è ornarli di tale dignità, che sia atta a fare fede che quelli che ne sono ornati, sono atti a consigliare.
Esempio: E Giannott. Op. 1, 149: Dalla repubblica saranno dati loro quelli gradi che facciano fede della sapienza loro.
Esempio: Cavalcant. B. Retor. 77: Le cose che servono a fare fede e ad indurre l'auditore a credere quello che noi vogliamo persuadergli,... si dividono principalmente in due parti.
Esempio: Cecch. Dot. 4, 5: Io arò trenta, che faranno fede, Voi aver speso quattrocento scudi Per medicarvi.
Esempio: E Cecch. Comm. ined. 32: Io credo a risoluto (E fede e' me ne fa, ch'e' non m'ha scritto) Che ci sien per venire, e presto.
Esempio: Tass. Gerus. 13, 65: Della sua mente avversa a noi fan fede Mille novi prodigj e mille mostri.
Esempio: Manfred. Rim. 64: Dopo aver.... fatta fede a noi col bel sembiante Di vostra altera origine celeste, ec.
Esempio: Niccol. Strozz. 4, 10: Ma sia tranquilla La tua giustizia, e vi punisca il reo, Non il nemico; e faccia fede al mondo Che tu non l'odii.
Esempio: Capp. Lez. 245: Que' due poemi fan fede dello stato fiorente della nazione che li produsse.
Definiz: § LXXXIX. Pur figuratam. e poeticam., per Fare testimonianza di checchessia, rendendone fedele immagine. –
Esempio: Petr. Rim. 1, 294: Fiorito e verde colle, Ov'or pensando ed or cantando siede, E fa qui de' celesti spirti fede, Quella ch'a tutto 'l mondo fama tolle.
Esempio: E Petr. Rim. 2, 5: Oimè, terra è fatto il suo bel viso, Che solea far del Cielo E del ben di lassù fede fra noi.
Definiz: § XC. Vale altresì Accertare, Assicurare, di checchessia. –
Esempio: Dant. Parad. 8: Io non m'accorsi del salire in ella; Ma d'esserv'entro mi fece assai fede La Donna mia, ch'io vidi far più bella.
Esempio: Machiav. Leg. Comm. 4, 58: Hanno volto l'animo a dua cose; l'una è la pace con el Papa,... di che Rubertet me ne ha fatto di nuovo fede.
Esempio: Buonarr. M. V. Rim. G. 91: Ben vi fo, donna, fede Che 'l commodo nè l'uso non m'ha preso.
Esempio: Cellin. Vit. 97: Molto m'incresce che i danari furno pochi; però questi, che tu di' che sono, io te ne fo un presente, e tutto ti perdono; fa' di questo fede al confessore, se altro non c'è che attenga a me.
Definiz: § XCI. E per Mostrare, Provare, col fatto; riferito a qualità morali. –
Esempio: Bald. Pros. 317: Questo aver fatto fede del proprio valore in altre occasioni, assicura chi conferisce le dignità.
Definiz: § XCII. Riferito a promessa, si usò per Confermarla con giuramento, Giurarla; che anche si disse Darne fede. –
Esempio: Fiorett. S. Franc. 40: Il lupo con inchinare di capo, fece evidente segnale che 'l prometteva; e santo Francesco sì dice: Frate lupo, io voglio che tu mi facci fede di questa promessa, acciocch'io me ne possa bene fidare.
Esempio: E Fiorett. S. Franc. appr.: Fatta la predica, disse santo Francesco: Udite, fratelli miei; frate lupo.... sì m'ha promesso, e fattomene fede, di far pace con voi, e di non offendervi mai in cosa nessuna (in questi es., per similit.).
Definiz: § XCIII. Far fede a una cosa, vale Provarne, o Confermarne, la verità. –
Esempio: Segn. B. Etic. volg. 85: Fa fede a quello che io dico, e ciascuno in particolare, e ancora essi datori di legge.
Definiz: § XCIV. Fare checchessia di fede, trovasi per Farlo apparire credibile, valido, Dargli autorità per via di ragioni. –
Esempio: Segn. B. Rettor. volg. 80: Quanto a' patti, o scritte, servitene nell'orazione accrescendole, o annullandole, o faccendole di fede, o rendendole invalide, perchè, se elle fan per te, falle credibili e valide.
Definiz: § XCV. Impegnare la fede propria, vale Dare in modo certo, o solenne, per guarentigia di checchessia, la propria parola; Promettere sul proprio onore. –
Esempio: Firenz. Comm. 1, 432: Di grazia, amor mio, rendimela (la veste), ch'i' t'impegno la fede mia, ch'i' te ne farò un'altra più ricca e più bella il doppio.
Esempio: Giambull. P. F. Stor. Europ. 74: E di tanto servare gli impegnava la fede sua.
Definiz: § XCVI. Mancar di fede, e, talvolta, della propria fede, che anche si disse Mancar fede, vale Venir meno alla fede data, Non osservarla, Non attenere le promesse, o i patti. –
Esempio: Comp. Din. Cron. DL. 192: Imprigionando i cittadini a torto, e mancando della sua fede, e falsando il nome della real casa di Francia.
Esempio: Vill. G. 652: La divina provvedenza non dimette la giustizia della sua punigione a chi manca fede.
Esempio: Vill. M. 5, 58: E però non è da maravigliare, quando i tiranni di Romagna mancano di fede.
Esempio: Bocc. Decam. 3, 247: Non volendo della sua fe' mancare, se 'l fece chiamare.
Esempio: Ar. Orl. fur. 1, 27: Non ti turbare, e se turbar ti dèi, Turbati che di fè mancato sei.
Esempio: Tass. Lett. 3, 17: S'io non perdo la vita, non mancherò de la fede, la qual si dee osservare a' nemici ancora.
Esempio: Zannon. Marm. Pozz. 7: Quando una città mancava di fede ai Romani, ridotta da questi in proprio potere, passar faceasi allo stato durissimo di prefettura.
Definiz: § XCVII. Mantenere fede, e Mantenere in fede, sono maniere che valgono lo stesso che Tener fede, e Tenere in fede, ma son meno usate. –
Esempio: Bald. Vit. Feder. 1, 24: Fra l'altre cose stimò [Filippo] necessario il confermare con nuovi presidj la Romagna, e mantener in fede Bologna, nuovo acquisto.
Esempio: Maff. Veron. illustr. 1, 57: I Galli Bresciani,... tenuti a dovere dalla Colonia Cremonese, diedero anzi aiuto a Lucio Manlio pretor della Gallia, e soli de' Galli nel prim'anno senza ribellarsi mantenner fede.
Definiz: § XCVIII. E Mantenersi in fede, vale Mantenersi fedele. –
Esempio: Segn. B. Stor. Fior. 257: Riserraronsi però dentro al presidio che era nella fortezza, aspettando soccorso da Muleasse, che con parecchi migliaia d'Arabi veniva incontro alla terra per ricuperarla, la quale si manteneva in fede.
Definiz: § XCIX. Meritar fede, detto di persona, o figuratam. di racconto, vale Esser degno che altri gli creda, o lo creda; Doversi tenere per veritiero. E parlandosi, pur figuratam., d'istrumenti o documenti, vale Doversi avere per valido. –
Esempio: De Luc. Dott. volg. 8, 33: Nel che entra la distinzione tra gl'istromenti antichi e li moderni; overo se meriti fede quell'istromento, quando non si ritrovasse l'originale in protocollo.
Definiz: § C. Mettere alcuno in mala fede di una data cosa, vale Metternelo in diffidenza, facendogliene concepire una cattiva opinione; ma è maniera di raro uso. –
Esempio: Corsin. Stor. Mess. trad. 175: Andavasi spargendo tra quegl'Indiani pacifici la semenza della religione, non tanto per informargli della verità, quanto per mettergli in mala fede della loro credenza.
Definiz: § CI. Mettersi nella fede di alcuno, vale Affidarsi interamente alla lealtà di esso. –
Esempio: Bocc. Comm. Dant. M. 2, 323: E così coloro nella cui fede vivendo si misero, nelle cui forze si fidarono,... sono stimolatori..., delle loro anime nella perdizione eterna.
Definiz: § CII. Non muover di fede, trovasi per Non mancar punto di fede, Osservarla pienamente, Mantenersi fedele, leale, in qualunque evento. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 46, 8: La cognata è con lei, che di sua fede Non mosse mai, perchè l'avesse in ira Fortuna, che le fe' lungo contrasto.
Definiz: § CIII. Obbligare la propria fede ad alcuno, vale Assicurarlo sopra la propria fede, Impegnare con esso solennemente la propria parola, Promettergli con giuramento. –
Esempio: Bocc. Decam. 8, 253: Lisa, io t'obbligo la mia fede, della quale vivi sicura che mai ingannata non ti troverrai.
Esempio: Ar. Comm. 2, 220: Pur dirolla, promettendomi Voi di tacerla, nè segno, nè indicio Darne mai, sì che alcun possa comprendere Che lo sappiate. B. La mia fede ti obbligo Di far così.
Definiz: § CIV. Perder fede a uno, trovasi per Non avere più fiducia in esso, Non credergli più. –
Esempio: Segner. Lett. 147: Stupisco che il signor Principe Gian Gastone abbia ormai perduta fede a ciascuno.
Definiz: § CV. Porger fede, vale quanto Dare o Prestar fede, cioè Credere; ma è maniera da non usarsi che in nobile scrittura. –
Esempio: Poliz. Rim. C. 16: Non sa ben porger fede agli altrui pianti.
Definiz: § CVI. Porre fede in una cosa, o a una cosa, ed anche in una persona, o a una persona, vale Avervi fede, Credere con persuasione ad essa cosa o persona. –
Esempio: Leggend. SS. M. 3, 7: E Marta incominciò a porre fede ed amore a questo Maestro.
Esempio: Bocc. Decam. 4, 147: Grande sciocchezza era porre ne' sogni alcuna fede.
Esempio: Stor. S. Silv. 7: Gostantino pose fede alle parole de' maladetti preti.
Esempio: Giord. Op. 1, 54: E chi non avrebbe volentieri posto ogni fede in lui, che non si vedeva mai sdegnato, mai invidioso, ec.?
Definiz: § CVII. Porsi fede, detto di più persone, trovasi per Obbligarsi l'una verso l'altra con promessa solenne, a con giuramento. –
Esempio: Buson. Gubb. Avvent. Cicil. 38: Fanno una fossa, e lui sotterrano, e pongansi insieme fede che tutti dicano per uno tinore, che i lupi costui abbiano preso.
Definiz: § CVIII. Portar fede a uno, vale Osservargli la fede, Procedere con fedeltà verso di lui, Essergli fedele. E Portare buona o mala fede a uno, si disse per Portarsi fedelmente o infedelmente con esso. –
Esempio: Esop. Fav. 67: Altresì è del traditore, che fa contro lo suo signore, e non li porta fede nè lealtà.
Esempio: E Esop. Fav. 103: Villano, mala fede m'hai portata; migliore l'avrei io portata a te.
Esempio: S. Gir. Grad. 39: Portate buona fede alle vostre moglie.
Esempio: Ar. Orl. fur. 13, 22: Quell'era uomo di Scozia, Almonio detto, Che mostrava a Zerbin portar gran fede.
Definiz: § CIX. Figuratam. e poeticam.
Esempio: Dant. Inf. 13: Fede portai al glorïoso ufizio, Tanto ch'io ne perdei lo sonno e i polsi.
Definiz: § CX. Portar fede di checchessia, trovasi per lo stesso che Far fede di checchessia. –
Esempio: Arrighett. N. Oraz. I, 4, 142: Vengano a portar fede di quanto manca la mia favella i suoi reali abituri, le sue nobili gallerie, ec.
Definiz: § CXI. Portare la fede in grembo, si disse proverbialm. per Esser facile a mancare di fede. –
Esempio: Vill. M. 6, 58: Per natura i Romagnuoli hanno corta la fede, e pertanto per antico proverbio si dice, che il Romagnuolo porta la fede in grembo; e però non è da maravigliare quando i tiranni di Romagna mancano di fede, conciossiachè sieno tiranni e Romagnuoli.
Definiz: § CXII. Prender fede di alcuno, vale Averne fiducia, o fidanza, Fidarsene, Rassicurarsene; ma è maniera oggi non comune. –
Esempio: Vill. M. 5, 19: Il valente Legato, conoscendo l'animo di messer Bernabò, niuna fede prendea di lui.
Definiz: § CXIII. Prestar fede, vale Credere, e per lo più ciecamente. –
Esempio: Bocc. Decam. 3, 69: A' quali noi oltre modo credule, troppa fede prestiamo.
Esempio: E Bocc. Decam. 7, 141: La donna udendo queste cose, e intera fede prestandovi,... disse ec.
Esempio: Bellinc. Rim. F. 1, 24: Al mio figliuol dirai, fede non presti.
Esempio: Machiav. Leg. Comm. 2, 278: Quella Comunità debbe prestarmi fede, che io non voglia nulla del suo, ma solo cacciare Pandolfo.
Esempio: Ar. Orl. fur. 33, 11: Re Fieramonte gli prestò tal fede, Ch'altrove disegnò volger l'armata.
Esempio: Cas. Pros. 2, 5: Supplico V. Maestà che si degni di udirlo con la sua benignità solita, e di prestargli fede come a me medesimo.
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 2, 36: Non prestarono fede a queste seconde lettere, stimando ec.
Esempio: E Adr. M. Plut. Vit. 2, 51: Gli Ateniesi, prestando fede agli accusatori, elessero ec.
Esempio: Davil. Guerr. civ. 1, 339: Furono da principio discordi le opinioni, perchè molti non prestavano fede a questo avviso, altri si diffidavano delle proprie forze.
Esempio: Gozz. Op. scelt. 2, 201: È sempre di giovamento confermare le osservazioni con la storia, perchè venga prestata maggior fede a chi parla.
Esempio: Guadagn. Poes. 1, 75: Sarei più pazzo assai, Se a questo sogno non prestassi fede.
Esempio: Capp. Longob. 58: E, chi voglia prestar fede al Porfirogeneta, un decreto dell'imperatore Costantino, ec.
Definiz: § CXIV. Recar fede, vale poeticam. Attestare, Assicurare, Far fede; detto però solamente di chi venga altronde. –
Esempio: Dant. Rim. 192: Quivi, dov'ella parla, si dichina Uno spirto dal ciel, che reca fede, Come l'alto valor, ch'ella possiede, È oltre a quel che si conviene a nui.
Definiz: § CXV. Ricevere in fede, o alla fede, propria o di chicchessia, una provincia, una città, una terra, e simili, vale Accettarne la sottomissione, e accoglierla sotto la protezione propria o di chicchessia; ma è maniera non comune. –
Esempio: Segn. B. Stor. Fior. 36: Lautrec,... avendo ricevuto in fede Sulmona e gran parte di quella provincia,... entrò nella Puglia vittorioso.
Esempio: E Segn. B. Stor. Fior. 132: Venne dipoi il Principe d'Oranges nell'Umbria, e ricevendo fra pochi dì in fede Macerata, Montefalco, Ascesi,... mosse il campo a Spelle.
Esempio: E Segn. B. Stor. Fior. 151: Alessandro Vitelli.... ricevè il Borgo a San Sepolcro ed Anghiari alla fede del Papa: essendosi il Borgo, per fazioni civili fra il popolo, dato alla fede sua; ed Anghiari avendo accordato, per non si potere difendere da sì gran forza.
Definiz: § CXVI. Rimanere la fede di una cosa appresso alcuno. – V. il § LXXXIV. Essere, o Rimanere, la fede di una cosa appresso alcuno.
Definiz: § CXVII. Rimanere in fede di alcuno, detto di città, vale Serbarsi, Mantenersi, fedele ad alcuno. –
Esempio: Machiav. Stor. 2, 138: Fu il re Ferrando rotto, e presi molti importanti suoi capitani. Dopo questa rovina, rimase in fede di Ferrando la città di Napoli con alcuni pochi principi e terre.
Definiz: § CXVIII. Rinnegar la fede, trovasi figuratam., e in modo enfatico, per Inquietarsi gravissimamente, Perdere affatto la pazienza, Arrovellarsi, e simili. –
Esempio: Cecch. Diss. 5, 2: Voglio io, or che io m'arei a riposare e pensare all'anima, starmi a spezzare il capo con questo cacapensieri, e con questi pazzi, e rinnegar la fede sempre con nuove diavolerie?
Definiz: § CXIX. Riporre checchessia in fede di alcuno, vale Affidarglielo, Commetterglielo pienamente; ma trovasi solo in senso figurato. –
Esempio: Loll. Oraz. I, 4, 17: In fede di cui riporrem noi l'onore, la roba e la salute nostra?
Definiz: § CXX. Romper fede, o la fede, vale Violare la fede, Venir meno alla dovuta fedeltà, Mancare alla promessa data solennemente, al patto fermato, e simili. –
Esempio: Dant. Inf. 5: L'altra è colei che s'ancise amorosa, E ruppe fede al cener di Sicheo.
Esempio: E Dant. Inf. 13: Per le nuove radici d'esto legno Vi giuro che giammai non ruppi fede Al mio signor, che fu d'onor sì degno.
Esempio: Din. Cron. DL. 186: Mai credetti che uno tanto signore.... rompesse la sua fede.
Esempio: Tratt. Dottr. Crist. 27: E non li esser traditore; cioè che tu mostri di servirlo, e poi li rompi la fede.
Esempio: Ar. Orl. fur. 24, 43: Di dover servar questo, Zerbin diede Ad Odorico un giuramento forte, Con patto che se mai rompe la fede, ec.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 42, 26: Poi con Marfisa ritornò a dolerse Del suo fratel che le ha la fede rotta.
Esempio: Bemb. Stor. 1, 126: La Tela,... col loro capitano assalendo, gli abitanti, che con alcune condizioni si resero, rotta la fede, e in essa entrati, rubarono.
Esempio: Tass. Dial. 1, 367: Solo da vergogna e da amore e da timore suol essere ritenuta a non romper fede al marito.
Esempio: Segner. Mann. lugl. 9, 1: Non può concepirsi alterazione di animo pari a quella di un Principe nobilissimo, il quale, tornato di notte improvvisamente da qualche lontan paese, colga la sua sposa in atto di rompere a lui la fede.
Esempio: Riccat. I. Op. 4, 367: Colei, che invitta a un lungo amor non cede, Nè da lusinghe è vinta o da sospiri, Per un dono talor rompe la fede.
Definiz: § CXXI. Serbar fede a chicchessia, vale Osservargli la fede data, la promessa fatta, Mantenerglisi fedele, leale; ed altresì Seguitare ad aver fede in esso: anche figuratam. –
Esempio: Bocc. Decam. 2, 196: Senza servare al suo amico e signore fede, di lei s'innamorò.
Esempio: Ar. Orl. fur. 30, 84: Ippalca la venia pur confortando Che Ruggier servarebbe interamente Sua fede, e ch'ella l'aspettasse.... fin a quel giorno Ch'avea Ruggier prescritto al suo ritorno.
Esempio: Tass. Gerus. 19, 2: Onde gridò: Così la fè, Tancredi, Mi servi tu? così alla pugna or riedi?
Esempio: Niccol. Arnal. 2, 3: Fede si serbi a Roma: io non potrei Divellermi da lei: fosse ombra e sogno, Nel vano amplesso di perir mi giova.
Esempio: E Niccol. Strozz. 1, 7: Pur fede a Cristo e al suo Profeta io serbo Che in Firenze gridò: Solo coi gigli Ponno i gigli fiorire.
Definiz: § CXXII. Figuratam. e poeticam., per Rispettare, Non offendere, Non danneggiare o nuocere. –
Esempio: Tass. Gerus. 15, 40: Presso al canuto mento (del monte) il verde crine Frondeggia, e 'l ghiaccio fede ai gigli serba.
Definiz: § CXXIII. Stare in fede, vale Mantenere la fede, Restar fedele, Condursi fedelmente, lealmente. –
Esempio: Vill. M. 328: Era insino a qui messer Giovanni da Oleggio, poi ch'avea fatta la pace e la concordia con messer Bernabò, stato in fede ne' suoi servigj, e intesosi con lui, e ricevuto in Bologna le sue podestà.
Esempio: E Vill. M. 374: Pochi furono, secondo la fama, che stessono in fede.
Esempio: Pallav. Stor. Conc. 2, 112: Risapendo poi essi che i Parmigiani stavano in fede, incaricarono tosto al Medici la ricuperazion di Piacenza.
Definiz: § CXXIV. Star forte nella fede, e semplicemente Star nella fede, vale figuratam., Persistere in un dato proposito, in un dato atto o contegno, e simili; ed è usato tanto assolutamente, quanto con un compimento. –
Esempio: Machiav. Comm. 147: Sta' tu pur forte nella fede di volerla, non dubitare, che io varrò per tutti loro.
Esempio: E Machiav. Comm. 164: La cosa va bene, Pirro sta' nella fede.
Esempio: Cecch. Comm. ined. 92: Va' su, e vedi con un modo destro Di parlar al Franzese nell'orecchia, E digli che stia forte nella fede Sino a stanotte.
Definiz: § CXXV. Tener fede, vale Credere, Avere opinione. –
Crusc. Vocab. III.
Definiz: § CXXVI. Tener fede a chicchessia, vale Osservargli la fede, le promesse, i patti, Restargli fedele, leale, Non mancargli del debito proprio; ed usasi anche figuratam. –
Esempio: Dant. Rim. 183: E questo è quello ond'io prendo cordoglio, Che alla voglia il poder non terrà fede.
Esempio: Petr. Rim. 1, 128: Lasso, ben so che.... rapidamente n'abbandona Il mondo, e picciol tempo ne tien fede.
Esempio: Vill. M. 47: M. Giovanni,... da poi che pervenne alla tirannia di Bologna, non tenne fede a parte Guelfa, nè a' suoi concittadini, nè a' fiorentini.
Esempio: Tratt. Dottr. Crist. 27: Ancora debbi tener fede alle persone, di fare quello che prometti, e di non esser a loro traditore.
Esempio: Libr. Pred. 37: Dico che il primo si è fede, acciocchè il matrimonio non sia violato, e l'uno tenga fede all'altro.
Esempio: Alam. L. Op. tosc. 2, 190: Che la fortuna varia or alto, or basso Volge i mortali, e poco ne tien fede.
Esempio: Cas. Rim. 1, 4: Nè sapea già, che 'l mio Signor avaro A' buon seguaci suoi fede non tene.
Esempio: Buonarr. M. V. Rim. G. 139: Che l'uno sguardo all'altro non tien fede.
Esempio: E Buonarr. M. V. Rim. G. 175: Ch'all'opra il tempo e morte non tien fede.
Definiz: § CXXVII. Tenere in fede, riferito a principe, popolo, Stato, vale Mantenere fedele, amico, a sè, o a una data parte o lega; Fare che non rompa la fede. –
Esempio: Machiav. Stor. 2, 254: Sendo morto Federigo Gonzaga Marchese di Mantova, il quale con la sua autorità teneva in fede il Duca di Calavria ed il Signore Lodovico, cominciò tra quelli a nascere disparere.
Esempio: E Machiav. Stor. 2, 266: Mandarono dipoi Piero Corsini a Lucca per tenere in fede quella città.
Definiz: § CXXVIII. E figuratam., vale Mantenere altrui in fede, Conservarlo della opinione e pensieri che si vorrebbero. –
Crusc. Vocab. III.
Definiz: § CXXIX. Toglier fede a detti, racconti, e simili, vale Farli avere per non credibili, Togliere ogni credenza a quelli. –
Esempio: Segner. Guerr. Fiandr. volg. 43: Alle quali cose, benchè note e scritte, io non pretendo aggiugnere o toglier fede, ec.
Definiz: § CXXX. E Toglier fede ad uno di checchessia, vale Rimuoverlo dalla credenza di checchessia. –
Esempio: Bocc. Decam. 3, 86: Tiepidamente negava,... acciò che al frate non togliesse fede di ciò.
Definiz: § CXXXI. Tornare in fede con un principe o uno Stato, e poeticam. Tornare nella fede di uno Stato, valgono Tornare a esser fedeli a quel principe o Stato, Tornare alla sua amicizia. –
Esempio: Machiav. Pros. var. 8, 80: Se le cose de' Francesi vanno al di sotto, sarà possibile muova [il Re di Spagna] qualche piccola cosa, per tornare in fede, massime con Inghilterra.
Esempio: Niccol. Strozz. 2, 2: Al buon Profeta.... il popol giusto Riverenza qui serba, e vuol di Francia Nella fede tornar.
Definiz: § CXXXII. Trovar fede a checchessia, vale Trovare chi lo creda. –
Esempio: Bart. D. Ghiacc. 75: Se a questo non truovan fede, soggiungano, essere opinione falsa del volgo che, ec.
Definiz: § CXXXIII. Usarsi fede, trovasi per Fidarsi scambievolmente. –
Esempio: Pitt. I. Apolog. Cappucc. 357: Aviamo in animo di fare bene e non male alla città. Ma qui bisogna usarsi fede; cioè, che la città si fidi di noi.
Definiz: § CXXXIV. Vivere per fede, figuratam. e scherzevolmente, vale Credere ciecamente a chi ne sa più di noi, Starsene al detto suo. –
Esempio: Cecch. Comm. ined. 251: Io me ne intendo più di te, e dicono I dottor: de futuris contingentibus Non est determinata veritas; intendila? S. Eh! messer no, perch'i' non so di lettera. G. Vivi per fede adunque.