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Dizion. 3° Ed. .
LAMENTO
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pag.932
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LAMENTO.
Definiz: | La voce, che si manda fuor, lamentandosi. Lat. lamentum, lamentatio, questus us.
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Esempio: | Boc. Nov. 80. 16. Cominciò a fare il più doloroso lamento, che mai facesse
femmina. |
Esempio: | E Bocc. Nov. 16. 5. Madonna Beritola, finito il suo diurno
lamento. |
Esempio: | E Bocc. Nov. 41. 19. Con così fatti lamenti, e con maggiori,
non sappiendo, che farsi i marinari, ec. |
Esempio: | Cavalc. Frut. Ling. Al giudicio finale udiranno, contr'a se il duro lamento de'
popoli. |
Esempio: | Dant. Inf. 29. Lamenti saettaron me diversi, Che di pietà ferrati avién gli
strali. |
Esempio: | E Dan. Purgat. 12. Che quivi, per canti, S'entra, e laggiù, e
per lamenti feroci. |
Esempio: | Petr. Son. 295. Colla mia ombra acquete i mie' lamenti. |
Esempio: | E Petr. Son. 188. Ma sospiri, e lamenti infino all'alba.
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Esempio: | Ar. Fur. 31. 17. Ne vedendo il suo sposo, ne di lui Sentendo nuove, incominciò i
lamenti. |
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