Lessicografia della Crusca in rete

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LAMENTO
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LAMENTO.
Definiz: La voce, che si manda fuor, lamentandosi. Lat. lamentum, lamentatio, questus us, querimonia.
Esempio: Bocc. n. 80. 16. Cominciò a fare il più doloroso lamento, che mai facesse femmina.
Esempio: E Bocc. nov. 16. 5. Madonna Beritola, finito il suo diurno lamento.
Esempio: E Bocc. nov. 41. 19. Con così fatti lamenti, e con maggiori, non sappiendo, che farsi i marinari, ec.
Esempio: Cavalc. fr. ling. Al giudicio finale udiranno contr'a se il duro lamento de' popoli.
Esempio: Dan. Inf. 29. Lamenti saettaron me diversi, Che di pietà ferrati avién gli strali.
Esempio: E Dan. Purg. 12. Che quivi, per canti, S'entra, e laggiù, per lamenti feroci.
Esempio: Petr. Son. 295. Con la mia ombra acqueta i mie' lamenti.
Esempio: E Petr. Son. 188. Ma sospiri, e lamenti infino all'alba.