Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 3° Ed. .
CIVETTA
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CIVETTA.
Definiz: Uccello notturno, e noto, del quale ci serviamo per l'uccellagióne. Lat. noctua.
Esempio: Cr. 10. 16. 1. Veggendo gli altri uccelli intorno volare al gufo, e alla civétta.
Definiz: §. In proverb. Schiacciare il capo alla civetta, e Impaniar la civetta: vale Condurre il mezzáno, dove è sua arte Condurre altrui.
Definiz: §. Da civetta Civettáre: ch'è per metaf. Imitare i gesti, che fa col capo la civetta, allettando gli uccelli, e dinota vanità, e leggerezza: e dicesi per lo più delle Donne. Una cosa simile significa appo i Greci παρακύπτειν.
Definiz: §. Si dice anche Far la civetta, ch'è lo stesso.
Esempio: Morg. Non ti vid'io parlar con Bianciardíno Nell'orto, e 'n qua, e 'n la far la civetta?
Esempio: Bern. Orl. 1. 15. 24. E facea colla testa la civetta.
Esempio: E Ber. Orl. 1. 3. 32. Guardando or giù, or su fa la civetta.
Definiz: §. Toccare a civetta: Dar busse, Percuotere a mal modo; detto dal giuoco Fare a civetta, dove in giucando, l'un l'altro si percuote a vicenda. Lat. graves plagas infligere.
Esempio: Salv. Granch. Fa tuo conto, ch'io t'avrò a toccare a civetta.
Definiz: §. Giucare a civetta.
Esempio: Bern. Orl. 3. 6. 12. Poi torna, e gira, e giuoca alla civetta (qui per simil.)
Definiz: §. Civettóne: dalla medesima imitazione, dicon le donne di Finto amadore, che le codia anzi per vanità, e per poterlo ridíre, che per amore.