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1) Dizion. 5° Ed. .
AFFERRARE.
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AFFERRARE.
Definiz: Att. Pigliar e tener con forza.
Dal sost. ferro, quasi Pigliare con grappa, o tanaglia, di ferro, o altro strumento simile. −
Esempio: Fr. Giord. Pred.: Il dragone mi tiene, ed hammi colle sue sanne afferrato.
Esempio: But. Comm. Dant. 1, 545: Come l'uno ha tirato dall'altro la pecunia, così sieno di là afferrati e tirati dai demonj con li uncini.
Esempio: Ar. Orl. fur. 22, 86: Ruggier, che non sa il fin della battaglia, Volta il cavallo; e nel voltare afferra La spada sua, che sì ben punge e taglia.
Esempio: Tass. Gerus. 9, 88: Quasi mastin che 'l sasso, ond'a lui porto Fu duro colpo, infellonito afferra.
Esempio: Lipp. Malm. 4, 65: E bench'ei voglia star seco alla dura, L'afferra e stringe tanto ch'egli scoppia.
Esempio: Fiacch. Fav. 1, 85: E già pargli veder ne' suoi timori, Che il nemico l'afferri e lo divori.
Esempio: Mont. Iliad. 23, 903: Stringendosi a vicenda, Colle man forti s'afferrar.
Definiz: § I. Per similit. −
Esempio: Soder. Tratt. Arb. 118: I quali [stipiti] sendo stati fitti, stretti e afferrati da quella [dall'ellera] con vivace morso, menarono la vita in quella d'altri.
Definiz: § II. Figuratam. −
Esempio: Dant. Inf. 20: E non restò di ruinare a valle Fino a Minos, che ciascheduno afferra.
Esempio: Petr. Rim. 2, 169: Eranvi quei ch'Amor sì leve afferra.
Esempio: Pulc. Luc. Ciriff. Calv. 5, 43: Il Povero Avveduto avea nel core Uno stral con due punte, che l'afferra; Che da l'un lato desiava onore, Da l'altra parte altro pensier lo serra.
Definiz: § III. Afferrare, per Colpire, Investire, Cogliere. −
Esempio: Ar. Orl. fur. 7, 6: Sotto l'elmo il buon Ruggier l'afferra, E dell'arcion con tal furor la caccia, Che ec.
Esempio: Bern. Orl. 32, 7: Se solo un tratto a suo modo l'afferra, Fesso in due pezzi lo distende in terra.
Esempio: Adr. M. Lez. II, 4, 98: Sentendo [Agide] un giorno un Ateniese beffare i suoi Spartani, perchè portavano al fianco spade sì corte,.... rispose: eppure afferriamo i nemici con esse.
Definiz: § IV. E figuratam., riferito alle operazioni dell'intelletto; Arrivare a conoscere alcuna cosa, Ben comprendere il detto altrui, o la ragione di checchessia; come Afferrare il vero, il punto e simili, o anche semplicemente Afferrare. −
Esempio: Ambr. Cofan. 3, 1: Tu non afferri bene il punto.
Esempio: Salv. Granch. 1, 4: Io non ci arei mai Pensato. Or afferr'io; sì, sì.
Esempio: Adr. M. Lez. II, 4, 98: Il parlare sarà breve e corto, ma con esso afferreranno il fatto.
Esempio: Filic. Poes. tosc. 374: Ora Il ver fuggente afferro, or delle cose L'alte cagioni ascose Spiego.
Definiz: § V. Afferrarsi insieme, o Afferrarsi con alcuno, vale Venire alle prese, Azzuffarsi. −
Esempio: Vill. M. 116: Trovandole [le galee] serrate e bene in concio, non le investirono, e non si afferrarono con loro.
Esempio: Real. Franc. 38: Da più parte li nostri Cristiani si afferrarono insieme.
Definiz: § VI. Afferrare, detto de' navigli; Pigliar porto, Pigliar terra, Approdare. E s'usa non solo come Att., ma anche in forma di Neutr. e Neutr. pass. afferrarsi
Esempio: Bocc. Decam. 5, 28: Nè prima s'accorsero sè avere all'isola di Rodi afferrato, che surgendo l'aurora.... si videro.... vicini alla nave il giorno davanti da lor lasciata.
Esempio: Anguill. Ovid. Metam. 9, 195: Move [il vento] al legno guerra, E dubbio il fa se de' tornare indietro, O de' afferrarsi alla nimica terra.
Esempio: Dav. Tac. 2, 56: Con esse [galee] afferrò a Citno.
Esempio: Corsin. Stor. Mess. trad. 22: Appena afferrarono le navi tra l'isola e la terra ferma,.... che veddero dalla costa più vicina spiccarsi due canoe.
Esempio: Mont. Poes. 2, 96: Carca frattanto del fatal guerriero, Il lido afferra la felice antenna.
Esempio: Bott. Stor. Ital. cont. 1, 111: Al tempo stesso il Doria afferrava nel porto di Tolone con l'armata ec.
Definiz: § VII. Afferrare. Neutr. pass., vale Appigliarsi fortemente, Attaccarsi tenacemente, tanto al proprio che al figurato. −
Esempio: But. Comm. Dant. 1, 433: Così veniva su notando, come fa lo marinaio, che va a liberare l'ancora, che s'è afferrata a scoglio o ad altra cosa.
Esempio: Sacch. Rim. M. 109: Ma 'l mal che 'n te s'afferra, T'ha pur guidato a far che tu ti desti.
Esempio: E Sacch. Rim. M. 418: Nostro intelletto non s'afferra Sopra natura.
Definiz: § VIII. E parlandosi di piante, vale Attaccarsi, Far presa, Barbicare. −
Esempio: Soder. Coltiv. 28: Il pero, melo, e ciriegio, e nespolo, s'appiccheranno;.... e durando l'asciuttore, s'adacquino del continuo, perchè nulla fa più afferrare, che l'adacquare da prima.
Esempio: E Soder. Tratt. Arb. 29: Il moro ama i luoghi sabbionosi, ed a fatica s'afferra nel tufo o nell'argilla.
Esempio: E Soder. Tratt. Arb. 125: Nel cerro s'afferra il pomegranato, e nel salcio.
Definiz: § IX. Afferrar l'occasione, Afferrar la sorte e simili, vale Approfittar del momento opportuno per far checchessia, Non si lasciar fuggire l'opportunità favorevole. −
Esempio: Car. Lett. Farn. 1, 136: A me pare che debba afferrar questa occasione, prima che sia prevenuto dall'amico.
Esempio: Fag. Comm. 6, 198: A tutti è permesso, quando si vede l'ottima congiuntura d'acquistarsi la sorte, senza riguardo d'alcuno, l'afferrarla pel crine.
Esempio: Nom. Catorc. Angh. 10, 12: Canchero, disse, afferrar pe' capegli Vo' l'occasion prima che spieghi l'ale.