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1) Dizion. 5° Ed. .
LAMA.
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LAMA.
Definiz: Sost. femm. La parte della spada, sciabola, e simili, che è dall'elsa in giù, e che ferisce; e prendesi anche per Tutta l'arme.
Dal lat. lamna, contrazione di lamina, donde anche il franc. lame. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 19, 96: Tagli e punte a furor quivi si mena, Quivi ripara or scudo, or lama, or salto.
Esempio: Bern. Orl. 8, 65: E taglian tutti qual lama affilata.
Esempio: Alam. L. Gir. 5, 149: Questo che 'l suo difetto scusar brama Dice che in carità tutto facea, Perchè lassar sì bella e forte lama Perder allor gran danno gli parea.
Esempio: Buonarr. M. V. Lett. Ric. 61: Sappi che lui mi scrive che io gli facci fare una lama d'una daga, e che io facci che la sia una cosa mirabile.
Esempio: Buonarr. Fier. 1, 3, 3: Arme 'n aste vi son, picche, corsesche, E partigiane assai, E da menarla a tondo spadon lunghi, E penetrabilissimi verduchi, E lame della lupa, Da sfondar qnalsisian sberghe e loriche.
Esempio: Lipp. Malm. 10, 31: Tal ch'in vederla tanto scompigliata, Ritirandosi, a dir badan le dame: Basta, basta, non più, dentro le lame.
Esempio: Red. Esp. nat. 24: Si poteva farne la prova con una lama di spada, armata de' suoi fornimenti, o come la dicono, messa a cavallo.
Esempio: E Red. Lett. Opp. Vip. 27: Non so come il volgo vada sognandosi di poter avvelenar le lame delle spade.
Esempio: Nom. Catorc. Angh. 2, 53: Non cede egli per questo, e Fuor la lama Fa' luccicar, gli dice, e vien del paro.
Esempio: Mont. Poes. App. 109: Ciascun si fora e attrappa Coll'impugnate fulminanti lame.
Definiz: § I. E per La parte del coltello, del temperino, o altro simile strumento, dal manico in su, e che serve a tagliare. –
Esempio: Trinc. Agric. 279: Si faccia adunque (la mazza da innestare) della figura che è una lama di coltello.
Esempio: Parin. Poes. 45: Ma dove, ahi dove inonorato e solo Lasci 'l coltello, a cui l'oro e l'acciaro Donar gemina lama?
Definiz: § II. Poeticam., Lama dentata, trovasi detto per Sega. -
Esempio: Bald. Vers. 19: Non prima.... il bosco il fabro assaglia Di scure armato e di dentata lama, Che ec.
Definiz: § III. E per semplicemente Lastra, Piastra, di ferro, o di altro metallo; Lamina. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 41, 76: Scende alla spalla; e perchè la ritrovi Di doppia lama e di maglia coperta, Non vuol però che molto ella le giovi, Che di gran piaga non la lasci aperta.
Esempio: Bern. Orl. 16, 45: A Verona, a Montorio, dove il rame S'acconcia a forza d'acque, e non a secco, Una trave ho vist'io, che ne fa lame, O piastre, ed ha di ferro in cima un becco.
Esempio: E Bern. Orl. 32, 44: Come fu dentro e vide quelle tante E gioie e lame d'oro ch'io narrai, Gli venne voglia ben d'esser gigante, Per poterne portare a casa assai.
Esempio: Cellin. Pros. 125: Pigliasi lame di ferro stietto, grosse un mezzo dito, e larghe un dito pollice, e con queste lame si tesse uno strumento di forma tonda.
Esempio: Cecch. Esalt. 1, 1: E' fece far lassù, tra l'altre molte, Una sala quant'è la torre larga, D'ogn'intorno incrostata a lame d'oro.
Esempio: Tass. Rinald. 4, 3: Ha le rote anco aurate, e 'n varj modi Distinte poi d'argento lame e chiodi.
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 1, 375: Avvegnachè non fusse in principio altro che cert'odio occulto che faceva apparire differenza di volontà fra' popolani e' nobili, a guisa di ruggine superficiale in lama di ferro.
Esempio: Legg. Band. C. 20, 101: Non possino contrattarlo (l'oro e l'argento buono) nè venderlo in questa città di Firenze.... in qualsivoglia altra forma, e particolarmente in filo o lama.
Esempio: Ricett. fior. C. 78: Il rame ed il piombo s'ardono, facendone lame e mescolandogli col zolfo e col sale, e mettendogli in una pentola cruda.
Esempio: Red. Esp. Insett. 70: Adizzai lo scorpione, e l'irritai ad avventar molte punture sopra una lama di ferro.
Esempio: Martin. T. V. 2, 166: E la vestirai (l'arca) di lame d'oro purissimo di dentro e di fuori.
Definiz: § IV. Trovasi per Lamiera. –
Esempio: Salvin. Voc. Arm. V: Si porta (il corsaletto) sotto il giubbone, che ha petto e stiena senza piega, colla pancetta intera fatta di lama fino a mezza coscia.
Definiz: § V. Figuratam. e poeticam., per Veste intessuta di metallo prezioso. –
Esempio: Magal. Donn. immag. 131: Dal bel fianco scendea, dolce sovvienimi, Ricca, vaga, gentil, leggiadra vesta, D'azzurro e d'or contesta, E leggiera così, che dubbiar femmi, E in dubbio ancor mantiemmi, Se l'aria ordisse la bizzarra lama E fosse il Sol sua trama.
Definiz: § VI. Trovasi per Filone, Strato. –
Esempio: Soder. Agric. 95: Hanno (i monti) le dette scorze o lame o filoni coricati all'ingiù, con tutta la superficie di sopra che ugualmente pende.
Definiz: § VII. A mezza lama, A lama corta, coi verbi Venire a mezza lama venire a lama corta, Avanzare a mezza lama avanzare a lama corta, e simili, forma una maniera che vale Avvicinarsi ciascuno dei combattenti dentro alla misura della metà della lama, per risolvere in pochi colpi la zuffa; che più comunemente dicesi A mezza spada. –
Esempio: Ner. I. Pres. Samm. 10, 56: Ed avanzato a un tratto a mezza lama, Dieron principio a più crudele zuffa.
Definiz: § VIII. In locuz. figur., e figuratam., vale Venire senz'altro alla conclusione, all'ultimo termine, di un discorso, di un'operazione, e simili. –
Esempio: Car. Lett. fam. 2, 221: Pare a qualcuno che l'occasione del Dialogo si potesse dire un poco più strettamente, e che si dovesse venire dopo pochi colpi (come si dice) a mezza lama.
Esempio: Allegr. Rim. Lett. 283: Per venir finalmente a mezza lama, Io son qui senza voi, nè più, nè meno, Come chi ha l'acqua a gola e zucca chiama.
Esempio: Red. Lett. 3, 264: Io per me verrei a dirittura a mezza lama, col far sì che la signora pigliasse alternativamente un giorno sì ed un giorno no un siroppetto chiarificato.
Esempio: Salvin. Lett. IV, 2, 279: Ma venghiamo un poco a lama corta. Sapete che cosa questa di costoro difficili ad approvare, e pronti sempre o a criticare, o a sfatare?
Esempio: E Salvin. Annot. Fier. 396: Vieni a' ferri; altrimenti a lama corta. Franz. tranchez court, dite in breve, senza tante sicumere, senza tanti preamboli.
Definiz: § IX. Pur figuratam., col verbo Parlare a mezza lama, Trattare a mezza lama, e simili, vale Con un certo riserbo, Con riguardo. –
Esempio: Fag. Rim. 5, 333: Procurerò Di guardarla sott'occhio, Di non parlarle coll'intero affetto, Ma così a mezza lama.
Definiz: § X. Far lama fuora, vale Sfoderare la spada. –
Esempio: Forteguerr. Ricciard. 14, 63: A questa vista i forti paladini Fan lama fuora.