Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 5° Ed. .
DILETTO.
Apri Voce completa

pag.336


Vedi le altre Edizioni del Vocabolario
Dizion. 4 ° Ed.
Dizion. 4 ° Ed.
Dizion. 3 ° Ed.
Dizion. 2 ° Ed.
Dizion. 2 ° Ed.
Dizion. 3 ° Ed.
Dizion. 3 ° Ed.
Dizion. 3 ° Ed.
Dizion. 1 ° Ed.
Dizion. 1 ° Ed.
DILETTO.
Definiz: Sost. masc. L'effetto del dilettare o del dilettarsi; Sentimento piacevole e tranquillo, che appaga la potenza appetitiva, e continuato per alcun tempo. Ma spesso prendesi semplicemente per Piacere, Sodisfazione, Compiacenza, e simili. ‒
Esempio: Dant. Purg. 17: Mentre ch'egli (l'amore) è ne' primi ben diretto, E ne' secondi sè stesso misura, Esser non può cagion di mal diletto.
Esempio: E Dant. Parad. 28: Tutti hanno diletto, Quanto la sua veduta si profonda Nel Vero in che si queta ogn'intelletto.
Esempio: E Dant. Conv. 210: Perocchè questa è veramente quella perfezione, dico che quella gente che quaggiù maggior diletto riceve, quando più hanno di pace, allora rimane questa ne' loro pensieri.
Esempio: E Dant. Conv. 235: Siccome l'amistà, per diletto fatta o per utilità, non è amistà vera, ma per accidente;... così la filosofia per diletto o per utilità, non è vera filosofia, ma per accidente.
Esempio: E Dant. Conv. 286: Tra 'l diletto e 'l dolore non ponea [Epicuro] mezzo alcuno; dicea che voluttade non era altro che non dolore.
Esempio: Sentenz. Filos. volg. 57: Nel malvagio diletto sì seguita pentimento.
Esempio: E Sentenz. Filos. volg. 60: Misero è lo diletto là ove conviene pensare di pericolo.
Esempio: Petr. Rim. 2, 161: Vuoi vedere in un cuor diletto e tedio, Dolce ed amaro?
Esempio: Panzier. Tratt. 5: Ne' diletti sensuali è la ragione alla sensualità subiugata.
Esempio: Tass. Gerus. 2, 63: Dal mio re con istupore accolte Sono [le novelle del tuo valore] non sol, ma con diletto insieme.
Esempio: E Tass. Gerus. 20, 30: Bello in sì bella vista anco è l'orrore, E di mezzo la tema esce il diletto.
Esempio: Pallav. Stor. Conc. Proleg. 1, 5: Chi scrive.... dee amare che i suoi lettori scorgano il travaglio da lui sostenuto per unire in lor grazia con l'insegnamento il diletto.
Esempio: E Pallav. Libr. Ben. 133: Per diletto intendo un affetto di soavità e di quiete in qualunque appetitiva potenza verso l'oggetto amato presente: il quale affetto se è nell'appetito sensuale o inferiore, suol chiamarsi voluttà, ec.
Esempio: Magal. Lett. fam. 2, 101: Ognuno sarà necessitato senza dubbio a far conto d'un idioma stimato e coltivato con diletto dal signor Abate.
Esempio: Maff. Veron. illustr. 4, 5: Quanto maggior sarebbe il profitto de' viaggi e 'l diletto, se libri si avessero che d'ogni città di considerazione.... l'intime e più importanti notizie suggerissero!
Esempio: Pindem. Poes. 31: Quale nella rapita alma s'imprime Forza di melanconico diletto!
Esempio: Guadagn. Poes. 2, 201: A me parendo che ben fatto sia Conciliar l'istruzione col diletto.
Definiz: § I. Per similit., parlandosi di animali. ‒
Esempio: Fiacch. Fav. 1, 52: Una turma [d'augelli],... cedendo al lusinghier diletto, Posò sul culto ed umile boschetto.
Definiz: § II. Figuratam., per Cosa dilettevole, che reca piacere, diletto; ed altresì per Cagion di diletto. ‒
Esempio: Febuss. Breuss. 1, 35: E' suo' capelli Un gran diletto pareano a vederli.
Esempio: Panzier. Tratt. 36: Quando l'uomo non può essere da niuna persona offeso, però che l'offesa gli è diletto, allora è in perfetta umilità pervenuto.
Esempio: Tass. Gerus. 1, 2: Tu [o Musa] rischiara il mio canto, e tu perdona S'intesso fregj al ver, s'adorno in parte D'altri diletti che de' tuoi le carte.
Definiz: § III. E pur figuratam., per Persona in che altri ponga il proprio diletto, o affetto, e di cui si compiaccia. ‒
Esempio: Simint. Ovid. Metam. 3, 130: Acis.... era grande diletto del suo padre e della sua madre.
Esempio: Pass. G. Cr. 28: Figliuolo, dunche son vedova io, Figliuol, che aveo di te tanta letizia! Figliuol, tu eri ogni diletto mio.
Esempio: Medit. Alb. Cr. 46: Chi.... darammi quel ch'io addomando ed aspetto, ch'io.... sia tutto transfisso,... o dolce mio amoroso diletto?
Esempio: Bocc. Decam. 7, 129: Così come tu se' il mio bene, ed il mio riposo, ed il mio diletto, e tutta la mia speranza, così sono io la tua.
Esempio: Rot. Poes. 1, 86: Di doppia luce serenato il ciglio Mi viene in sonno il mio dolce diletto.
Esempio: Forteguerr. Cap. 244: Pregherò.... per colei che è tutto il tuo diletto, Che vi tenga lontano ogni periglio.
Esempio: Parin. Poes. 194: Parli del giovinetto, Mia cura e mio diletto?
Definiz: § IV. E per Divertimento, Sollazzo, Passatempo, e simili. ‒
Esempio: Dant. Inf. 5: Noi leggevamo un giorno per diletto Di Lancillotto come Amor lo strinse.
Esempio: Senec. Pist. 111: Migliore uomo per l'arme è colui ch'è usato e allevato ne' boschi, che quello ch'è accostumato ne' diletti della città.
Esempio: But. Comm. Dant. 1, 171: Per diletto; cioè.... a nostro sollazzo e diletto.
Esempio: Tass. Gerus. 15, 59: Elle Seguian pure i lor giochi e i lor diletti.
Esempio: E Tass. Gerus. 16, 10: Di natura arte par, che per diletto L'imitatrice sua scherzando imiti (qui in locuz. figur.).
Definiz: § V. In senso più particolare, vale Piacere sensuale, Voluttà; e Ultimo diletto trovasi detto poeticam. con relazione al congiungimento carnale. ‒
Esempio: Alam. L. Gir. 20, 62: Venne quello impio sconosciuto al letto, Mi battè il volto, mi strappò le chiome, Rapì per forza l'ultimo diletto.
Esempio: Tass. Gerus. 5, 61: Non è però ch'all'esca de' diletti Il pio Goffredo lusingando alletti.
Definiz: § VI. A diletto, e A gran diletto, interpostovi talora anche l'adiettivo possessivo Mio, Tuo, Suo ec. A mio, tuo, suo ec. diletto, vale Per diletto, Per piacere, Dilettosamente, ed anche Per passatempo. ‒
Esempio: Fr. Iac. Tod. 498: Non li consentir niente (al corpo), Che farebbeti cadere, Delettosi cibi avere, E giacere a gran diletto.
Esempio: Fr. Giord. Pred. 2, 95: Questo è il male usare le cose, come fa il ghiotto, che manuca a diletto, vive per manicare, e non manuca per vivere.
Esempio: Vill. G. 103: Bagnandosi a diletto in uno picciolo fiume,... disavventurosamente affogò.
Esempio: Mart. V. Lett. 4: Io sono stato sempre giuoco della fortuna, la quale m'ha portato a suo diletto quasi nel più infimo luogo.
Esempio: Tass. Rim. 1, 85: Ove soglion talor Zefiro e Clori, Quando Febo arde il ciel, starsi a diletto.
Definiz: § VII. E A diletto, A mio, tuo, suo ec. diletto, vale A posta, A piacere, A beneplacito mio, tuo, suo ec. ‒
Esempio: Bocc. Fiamm. 228: Non riguardando esser corta noia d'amore in colui, od in colei, il quale e la quale a diletto si può torre ad uno, e darsi ad un altro.
Esempio: Poliz. Rim. C. 52: Gli augelletti.... Salton di ramo in ramo a lor diletto.
Esempio: Bern. Orl. 42, 65: Or l'ha ben quella fata per prigione, E pensa di goderlo a suo diletto.
Esempio: Ar. Orl. fur. 17, 85: Per gioco in somma qui facean, secondo Fan li nimici capitali, eccetto Che potea il Re partirli a suo diletto.
Definiz: § VIII. A diletto e A bel diletto, pure posto avverbialm., vale Per solo capriccio, Per bizzarria, ed altresì Senza alcuna ragione. ‒
Esempio: Bocc. Lett. 271: Chi potrebbe dire, quanti già a diletto lasciarono le proprie sedie e allogaronsi nell'altrui?
Esempio: Cecch. Comm. ined. 68: Questo Mio fratello.... s'è sempre voluto Dar degl'impacci del Rosso a diletto.
Esempio: E Cecch. Comm. ined. 164: Messer Teodoro.... si becca il cervello a bel diletto.
Esempio: Allegr. Rim. Lett. 10: Si concede questo rigresso a chi ha con tanta solennità dato la volta al canto a bel diletto.
Esempio: E Allegr. Rim. Lett. 38: Quest'affrontava un cane Talora a bel diletto.
Esempio: Lipp. Malm. 2, 10: Ond'io sbraciar volendo a bel diletto, Mi risolvei levar quel vin da' fiaschi.
Definiz: § IX. A bel diletto, vale anche A posta, A bella posta, A bello studio. ‒
Esempio: Varch. Sen. Benef. 96: Nè alcuno tanto mai.... l'essere si spoglia dell'uomo, che egli sia cattivo per piacere, ed adoperi male a bel diletto.
Esempio: Caran. Eustaz. 21: L'avrei motteggiata, s'io non m'avessi pensato che più tosto ciò a caso ella avesse fatto, che a bel diletto.
Esempio: Borgh. V. Disc. 1, 53: Non è verisimile che gli uomini che erano in sul fatto, o fingessero a bel diletto,... o s'ingannassero scioccamente.
Esempio: E Borgh. V. Disc. 2, 282: Il misurare le cose de' passati tempi con la canna de' nostri, è proprio un voler errare a diletto, e mostrarsi in prova poco pratico de' comuni affari.
Esempio: Salv. Granch. 2, 2: O questo è poi un altro dire; ma Vedi che ella non fusse una baia, Che tu non mi facessi aver la mala Notte a bel diletto.
Esempio: Allegr. Rim. Lett. 149: Se pur e' fusse qualcun che dileggiandomi se ne facesse beffe a bel diletto.
Definiz: § X. E ironicamente, vale anche Inutilmente, Senza alcun pro, ed anche Con danno. ‒
Esempio: Cecch. Diss. 3, 5: I' son risoluta d'andare insino a Pisa. S. Per nulla; che voi aresti questa gita a bel diletto. D. Non ci pensate, io vi voglio ir a ogni modo.
Esempio: E Cecch. Stiav. 5, 6: Credi tu, s'io non avessi riscontro il tutto, ch'io volessi entrare in questo lecceto? e sborsarmi qui una dota a bel diletto, e torla al mio figliuolo per darla a una che io non conosca?
Definiz: § XI. Da diletto e Di diletto, usato come aggiunto di arte, occupazione, cognizione, e simili, vale Che intende al solo diletto, Di puro diletto o passatempo. ‒
Esempio: Sacch. Nov. 1, 304: Ben veramente gentiluomo, che uccellare e cacciare e cavalcare, e ogni altra cosa da diletto ottimamente facea.
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 1, 260: Le cognizioni pertinenti a moralità, o di nobil diletto e trattenimento imparava lentamente e contra sua voglia; ma le indirizzate alla prudenza e all'azione.... le voleva intendere ec.
Esempio: Gozz. Op. scelt. 5, 437: Chi l'arti da diletto al mondo impara.
Definiz: § XII. Andare a diletto o Essere a diletto, vale Passeggiare per ricrearsi, Andare a spasso, a diporto. ‒
Esempio: Esop. Fav. M. 16: Andando a diletto la pecora, la capra e la giovenca, si trovarono col leone.
Esempio: E Esop. Fav. M. 31: Andando il leone, poco dopo queste cose, a diletto, isprovedutamente gli venne dato nel falso laccio del cacciatore.
Esempio: E Esop. Fav. M. 100: Andando messer lupo a diletto per un campo, trovò un capo d'un morto.
Esempio: Vill. G. 859: Ed essendo il detto re Andreas ad Aversa con la moglie al giardino de' frati del Murrone a diletto,... il feciono chiamare.
Esempio: Bocc. Decam. 4, 131: Sembianti faccendo d'andare fuori della città a diletto tutti e tre, seco menarono Lorenzo.
Definiz: § XIII. Avere diletto di checchessia, Prendere diletto di checchessia o Pigliar diletto, di checchessia, vale Esserne dilettato; ed altresì Dilettarsene, Compiacersene. ‒
Esempio: Esop. Fav. M. 118: Bevendo a un fiumicello messer lo bue, e ivi prendendo del prosperevole stato di sua persona gran diletto, la invidiosa ranocchia ec.
Esempio: Vill. M. 479: Del nostro scrivere rozzo, ma vero, non diletto, ma frutto potranno prendere i belli parlatori.
Esempio: Bocc. Decam. 1, 60: Parimente diletto delle sollazzevoli cose in quelle mostrate, ed utile consiglio potranno pigliare.
Esempio: Ug. Pac. Rim. Z. 466: Il disio del piacer di te mi spira, Pien d'amistà, al tuo alto intelletto, Con reverenza a pigliarne diletto.
Esempio: Nard. Amic. Prol.: Una fatale nuova, Se di ascoltar vi giova, Vien nel vostro cospetto. Chi ne prende diletto, Tener contento sia Silenzio in cortesia.
Esempio: Piccolom. Instit. mor. 391: Appresso questo, nell'amicizia onesta si racchiude ancora la dilettevole e l'utile, conciosiachè quando i virtuosi per la virtù stessa s'amano, certissima cosa è, che fuor di modo l'uno della virtù dell'altro gode e prende diletto.
Esempio: Tass. Gerus. 12, 7: Tu là n'andrai.... e me.... lascerai tra la vulgare gente? E da secura parte avrò diletto Mirar il fumo e la favilla ardente?
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 1, 362: Nè desiò d'essere Anacreonte, Filemone od Archiloco colui che pigliò diletto di lor poesie.
Definiz: § XIV. Avere diletto di una persona o Prender diletto di una persona, vale Prenderla a giuoco, Farsene beffe. ‒
Esempio: Tav. Rit. 1, 217: Chiesso disse a Tristano: Cavaliere, vedete là oltre chi ci contraddice il passo del ponte. Andate a giostrare con lui. E Tristano, per avere bene più diletto del cavaliere, perchè lo tenea cosie a vile, disse: Bel sire, andate a combattere pur voi.
Esempio: Bocc. Decam. 7, 51: Propose di voler prender diletto de' fatti suoi col fargli alcuna beffa.
Definiz: § XV. Dar diletto, vale Dilettare, ed altresì Divertire; e Darsi diletto, vale Dilettarsi, ed altresì Divertirsi, Sollazzarsi. ‒
Esempio: Bocc. Decam. 8, 146: Il qual, come gli sente, a dar diletto Di sè a me si muove, e viene in quella Ch'i' son per dir: deh vien, ch'i' non disperi.
Esempio: E Bocc. Vit. Dant. 64: Diletto e intendimento di sè diede agl'idioti abbandonati per addietro da ciascheduno.
Esempio: Belc. F. Pros. 2, 97: Ma vedendo il padre ch'egli non si dava diletto di giucare,... prese sospetto, e tenevalo rinchiuso in camera.
Esempio: E Belc. F. Pros. 2, 107: Perchè non ti dai diletto e piacere, mentre che se' giovane e bello e ricco?
Esempio: Med. L. Cant. carn. 3: Noi ci andiam dando diletto, Come s'usa il carnasciale.
Esempio: Cant. Carn. 273: Di paesi lontani.... venute siamo,... Sol per darvi diletto, festa e giuoco.
Esempio: Allegr. Rim. Lett. 253: Perchè non può giovare o dar diletto, Canti a suo mo' d'Enea, canti d'Achille, Chi vuol comporre a suo marcio dispetto.
Definiz: § XVI. Prendere a diletto, vale Prendere in ischerno, Prendere a giuoco. ‒
Esempio: Petr. Rim. 1, 214: Ma tu prendi a diletto i dolor miei.
Definiz: § XVII. Prender diletto di, od anche in, una donna, vale Congiungersi seco carnalmente. ‒
Esempio: Tav. Rit. 1, 197: Tristano abbraccia e bacia sua dama; non per tanto che egli prendesse in lei altro diletto.
Esempio: E Tav. Rit. 1, 311: Celatamente egli di lei prendeva piacere e diletto.
Esempio: E Tav. Rit. 1, 464: Se voi prendete di me diletto,... vi farò più contento cavaliere del mondo.
Definiz: § XVIII. Stare a diletto in un luogo od Essere a diletto in un luogo, vale Starci, Esservi, per divertirsi, ricrearsi. ‒
Esempio: Vell. Cron. 77: Era volenteroso del tornare, e spezialmente perchè in Firenze si credeva vi stessimo a diletto, e di ciò molto si parlava.
Esempio: Ar. Orl. fur. 25, 4: Capitaro in un prato, ove a diletto Erano cavallier sopra un ruscello.
Definiz: § XIX. Tenere alcuno a diletto in qualche luogo, vale Tenerlo ivi, affinchè serva di trastullo. ‒
Esempio: Bern. Orl. 35, 5: Soffia, vento [dicea], se sai soffiare, Chè voglio ir via sta notte a tuo dispetto: Io non son tuo vassallo nè del mare, Che possiate tenermi qui a diletto (qui in locuz. figur.).
Definiz: § XX. Far della necessità diletto. –
V. Necessità.