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1) Dizion. 5° Ed. .
ACCOGLIERE, e per sincope ACCORRE
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ACCOGLIERE, e per sincope ACCORRE.
Definiz: Att. Mettere insieme, Raccogliere, Adunare, così in senso proprio come figurato.
Dal lat. ad e colligere. −
Esempio: Vill. M. 1, 173: Accolti e fatti accogliere quasi tutti i soldati oltramontani d'Italia,.... ebbe in Milano i caporali di parte ghibellina.
Esempio: Alam. L. Op. tosc. 1, 93: E formò l'uomo, e quanto avea di bene Sparso in molt'altri, solo in esso accolse.
Esempio: Tass. Gerus. 12, 68: Non morì già, chè sue virtudi accolse Tutte in quel punto, e in guardia al cor le mise.
Esempio: Menz. Poes. 1, 179: Sovieschi invitto,.... Se le tue lodi in carte accoglier oso, Tal son qual è colui ec.
Esempio: Mont. Poes. 1, 261: Il sacro sangue.... Nell'auree tazze accolsero piangendo.
Definiz: § I. Per Ricevere, Raccogliere in sè. −
Esempio: Poliz. Rim. 2, 3: Ben de' lieta godersi L'aura, che accolse i suoi celesti versi! L'aura i bei versi accolse, E in grembo a Dio gli pose.
Esempio: Alam. L. Colt. 6, 440: Il bue con l'ampie nari, Sollevando la fronte, l'aria accoglie.
Esempio: Parin. Poes. 121: Dalle lucid'aure Fu il nobile vagito accolto appena, Che cento messi a precipizio usciro.
Definiz: § II. Per Contenere, Comprendere, Avere in sè, tanto al proprio quanto al figurato. −
Esempio: Dant. Inf. 4: Vero è che in su la proda mi trovai Della valle d'abisso dolorosa, Che tuono accoglie d'infiniti guai.
Esempio: Tass. Gerus. 20, 142: Ciò che ti vien dall'indiche maremme Abbiti pure, e ciò che Persia accoglie.
Esempio: Parin. Poes. 142: Io voglio, ei disse, Dono alle amiche mie far d'un bel seggio, Che tre ad un tempo nel suo grembo accoglia.
Esempio: Alf. Trag. 4, 367: Altro desio, che un ferro, Per salvar Sparta, e me sottrarre al colpo D'infame man, non accogliea nel petto.
Definiz: § III. Trovasi anco per Cogliere, Raccogliere. −
Esempio: Alam. L. Colt. 5, 461: E non si pensi alcun che l'arte e l'opra Possin del seme rio buon frutto accorre.
Esempio: E Alam. Op. tosc. 1, 396: Per le campagne e piagge il frutto accoglie, Delle fatiche sue mercè prendendo.
Definiz: § IV. Detto di vele, vale Ammainarle. −
Esempio: Alam. L. Colt. 6, 435: Gravose e molli Il turbato nocchier le vele accoglie.
Esempio: Tass. Gerus. 13, 51: Già già la fatal nave all'erme arene La prora accosta, e l'auree vele accoglie.
Definiz: § V. Accogliere a sè, per Trarre a sè; Accostare a sè. −
Esempio: Petr. Rim. 175: L'altre maggior di tempo, o di fortuna, Trarsi in disparte comandò con mano; E caramente accolse a sè quell'una.
Esempio: Salvin. Iliad. 593: Lagrimosa sopra Le ginocchia del padre la donzella S'assise,... E a sè l'accolse il genitor Saturnio.
Definiz: § VI. Accogliere in mezzo, per Porre in mezzo, Cingere da ogni parte. −
Esempio: Car. Eneid. 2, 680: Opposti un contra l'altro Affrico e Borea, E Garbino e Volturno, accolte in mezzo Han le selve stridenti o 'l mare ondoso.
Definiz: § VII. Riferito a parole, scritture e simili, vale Capire, Comprendere. −
Esempio: Petr. Rim. 307: Ma non si ruppe almen ogni vel, quando Sola i tuoi detti, te presente, accolsi?
Esempio: Ar. Orl. fur. 13, 31: Del mio Zerbino ogni speme abbandono; Che già, per quanto ho da' lor detti accolto, M'han promessa e venduta a un mercatante.
Esempio: Tass. Gerus. 5, 40: Tal ei parlava; e le parole accolse Tancredi, e più fra lor non si ritenne.
Definiz: § VIII. Per Aggiungere, Accrescere. −
Esempio: Bern. Orl. 25, 4: Pare anche che gusto e grazia accoglia A vivande che sien per altro buone.... Un saporetto con che sien condite.
Definiz: § IX. Per Ricevere alcuno con dimostrazione d'affetto, e anche semplicemente Riceverlo. −
Esempio: Dant. Purg. 14: Dimandal tu che più gli t'avvicini; E dolcemente, sì che parli, accôlo.
Esempio: E Dant. Parad. 25: Così vid'io l'un dall'altro grande Principe glorïoso essere accolto.
Esempio: Comp. Din. Cron. 79: I Ghibellini diceano: E' non vuol vedere se non Guelfi; e i Guelfi diceano: E' non accoglie se non Ghibellini.
Esempio: Ar. Orl. fur. 20, 67: Quivi l'accolse con la faccia mesta, Perchè fu di vedervelo dolente.
Esempio: Bemb. Pros. 165: Disse [Dante].... accôlo, in vece di dire accoglilo, e ricevilo.
Esempio: Varch. Ercol. 71: Diciamo carezze dal verbo carezzare o accarezzare, cioè far carezze; il che diciamo ancora far vezzi; e vedere alcuno volentieri e fargli buona cera, cioè buon viso, accoglierlo o accorlo lietamente.
Esempio: Tass. Gerus. 7, 17: Poi dolce la consola, e sì l'accoglie, Come tutt'arda di paterno zelo.
Esempio: Marchett. Lucrez. 182: Ma nè l'albergo tuo vago ed adorno, Nè l'amata consorte omai potranno Accoglierti.
Definiz: § X. Per Ammettere o Raccettare in un luogo. −
Esempio: Tass. Gerus. 8, 8: Qui il greco Augusto in sua magion l'accolse.
Esempio: E Tass. Gerus. 19, 101: Ma pietoso gradisca il mio ritorno, E nell'antica mia prigion m'accoglia.
Esempio: Dav. Scism. 376: Averardo cardinale della Marca, capo allora de' senatori della Fiandra, lo chiamò e accolse sicuramente in Liege suo vescovado.
Esempio: Fag. Comm. 5, 415: Viaggiamo sempre a piede, o signore, e poi la sera non siamo per lo più a tempo a giugnere allo spedale per essere accolti.
Esempio: Parin. Poes. 166: Me, non nato a percuotere Le dure illustri porte, Nudo accorrà, ma libero, Il regno della morte.
Esempio: Fiacch. Fav. 1, 79: Così dicea la Vipera; E il Gelsomin pietoso, Mosso a' suoi preghi, accolsela Nel grembo suo frondoso.
Definiz: § XI. Per Far riparare, Condurre a ricovero in un luogo checchessia. −
Esempio: Bald. Vers. 57: Quando fia poi che la tua stanca nave Abbi accolta nel porto, il passo umile Mover dèi verso il tempio.
Definiz: § XII. Per Accettare, Ricevere con gradimento quello che è offerto. −
Esempio: Tass. Gerus. 1, 4: Queste mie carte in lieta fronte accogli, Che quasi in voto a te sacrate i' porto.
Esempio: Mont. Iliad. 2, 553: Disse; ed il nume l'olocausto accolse, Ma non il voto.
Definiz: § XIII. Accogliere, detto di preghiera, domanda e simile, vale Esaudirla, Acconsentirvi. −
Esempio: Tass. Gerus. 13, 72: Tarde non furon già queste preghiere, Che derivar da giusto umil desio;.... Le accolse il Padre eterno.
Definiz: § XIV. Neutr. pass. accogliersi per Unirsi insieme, Adunarsi. −
Esempio: Dant. Inf. 20: Gli uomini poi, che intorno erano sparti, S'accolsero a quel luogo ch'era forte.
Esempio: E Dant. Purg. 25: Ivi s'accoglie l'uno e l'altro [sangue] insieme, L'un disposto a patire, e l'altro a fare.
Esempio: Petr. Rim. 1, 191: Per tutto ciò la mente non s'acqueta, Rompendo 'l duol che 'n lei s'accoglie e stagna.
Esempio: Poliz. Rim. 1, 90: E fra più voci un'armonia s'accoglie Di sì beate note e sì sublime, Che ec.
Esempio: Tass. Gerus. 1, 72: Tosto sotto i suoi duci ogni uom s'accoglie.
Esempio: E Tass. Gerus. 20, 14: Nè senza alta cagion che 'l suo rubello Popolo in un s'accoglia, il ciel consente.
Esempio: Buonarr. Descr. Nozz. 22: Già essendovisi tutta accolta quella eletta adunanza, che v'avea luogo e silenzio quietissimo,.... videro ec.
Definiz: § XV. Accogliersi a uno, vale Farglisi appresso, Accostarglisi. −
Esempio: Dant. Inf. 29: Lo buon Maestro a me tutto s'accolse, Dicendo: di' a lor ciò che tu vuoli.
Definiz: § XVI. Per Esser contenuto, Trovarsi dentro certi limiti determinati. −
Esempio: Dant. Inf. 28: E l'altra [gente], il cui ossame ancor s'accoglie A Ceperan, là dove ec.
Esempio: E Dant. Purg. 1: Dolce color d'orïental zaffiro, Che s'accoglieva nel sereno aspetto Dell'aer puro infino al primo giro, Agli occhi miei ricominciò diletto.
Definiz: § XVII. Per Ricoverarsi. −
Esempio: Car. Eneid. 4, 182: Solo con sola Dido Enea ridotto, In un antro medesimo accorrassi.
Definiz: § XVIII. E per Contrarsi, Ritirarsi in se stesso, o dentro alcuna cosa. −
Esempio: Tass. Gerus. 10, 66: Non so come ogni gamba entro s'accoglia, Come l'un braccio e l'altro entri nel tergo.