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FALLO
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FALLO.
Definiz: Errore, peccato, mancanza. Latin. erratum, peccatum, delictum.
Esempio: Boccac. n. 45. 17. Avvisò di volersi, del fallo commesso da lui, mansuetamente passare.
Esempio: E Bocc. n. 82. 6. Attente erano a dover far trovare Isabella in fallo.
Esempio: E Bocc. n. 57. 7. Lasciarono, ch'egli s'intendesse solamente per quelle donne, le quali per denari a' lor mariti facesser fallo.
Esempio: E Bocc. n. 67. 17. E hai creduto, ch'io volessi, o voglia al mio signore far questo fallo?
Esempio: Dan. Par. 6. Ch'i' accusai di sopra, e de' lor falli.
Esempio: E Dan. Par. can. 16. Al primo fallo scritto di Ginevra.
Esempio: E Dan. Par. can. 25. Sol per fare onore Alla novizia, non per alcun fallo.
Esempio: E Dan. Par. 29. Uscito ad atto, che non avea fallo.
Esempio: E Dan. Purg. 27. E fallo fora non fare a suo senno.
Esempio: Petr. Son. 313. Ch'io conosco il mio fallo, e non lo scuso.
Esempio: E Petr. can. 49. 5. Ove 'l fallo abbondò, la grazia abbonda.
Esempio: E Petr. Son. 184. Nel cui amor non fur mai inganni, o falli.
Esempio: Boccac. n. 44. 5. Senza fallo io m'ingegnerei di venirvi.
Definiz: ¶ Lo stesso, che quello, che noi diremmo, senza manco. Lat. Sine dubio, procul dubio, nempe.
Definiz: ¶ Con la proposizione IN davanti, diventa avverbio, del quale a suo luogo.
Definiz: ¶ FALLO si dice il trasgredimento, e contraffacimento delle condizioni del giuoco della palla: ed ogni fallo importa il quarto del giuoco, in danno del fallitore.
Esempio: Firenz. capit. in burla in lode della sua innamorata. Giuoca alla palla, e sempre dice fallo. Latin. erratum. Gr. σφάλμα. Flos. 23.