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1) Dizion. 5° Ed. .
FALLO
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Dizion. 5 ° Ed.
FALLO.
Definiz: Sost. masc. Atto col quale l'uomo offende la morale o le leggi; Colpa, Peccato.
Da fallare. –
Esempio: Rim. Ant. F. Guinizz. Guid. 1, 93: Dir li potrò: tenea d'Angel sembianza, Che fusse del tuo regno; Non mi fu fallo, se in lei posi amanza.
Esempio: Dant. Inf. 30: S'io dissi falso, e tu falsasti il conio, Disse Sinone, e son qui per un fallo, E tu per più che alcun altro dimonio.
Esempio: E Dant. Parad. 6: Omai puoi giudicar di que' cotali Ch'io accusai di sopra, e de' lor falli.
Esempio: E Dant. Conv. 378: La verecundia è una paura di disonoranza per fallo commesso; e di questa paura nasce uno pentimento del fallo, il quale ha in sè un'amaritudine, ec.
Esempio: Sentenz. Filos. volg. 51: Propria cosa è del folle ricordare gli altrui falli, e i suoi obliare.
Esempio: Petr. Rim. 2, 132: Ove 'l fallo abbondò, la grazia abbonda.
Esempio: Bocc. Decam. 8, 32: La Badessa, avvedutasi del suo medesimo fallo, e vedendo che da tutte veduto era, ec.
Esempio: Tass. Gerus. 18, 62: Del dì.... Gran parte orando il pio Buglion dispensa; E impon ch'ogn'altro i falli suoi confesse.
Esempio: Bart. D. Op. mor. 23, 200: Come ravvedesi del suo fallo, e se ne riconosce e compunge.
Esempio: Metast. Dramm. 7, 338: Il nostro fallo Del conteso sentiero Primo le aperse (alla morte) il varco.
Esempio: Alf. Trag. 1, 12: E al genitor sottrarmi Potrei così? Fallo novel mi fora La mal tentata fuga: e assai già falli Mi appone il padre.
Definiz: § I. In locuz. figur. –
Esempio: Galil. Op. astronom. 3, 381: Dagli inimici delle novità, il numero dei quali è infinito, ogni errore, ancorchè veniale, mi sarebbe ascritto a fallo capitalissimo.
Definiz: § II. Ed anche semplicemente per Mancanza al dovere. –
Esempio: Dant. Purg. 3: O dignitosa coscienzia e netta, Come t'è picciol fallo amaro morso!
Esempio: Ar. Orl. fur. 31, 17: Mi parria commetter fallo, Se con la spada non ti provassi anco, ec.
Definiz: § III. E con più grave senso, Misfatto, Delitto. -
Esempio: Dant. Inf. 28: Tra l'isola di Cipri e di Maiolica Non vide mai sì gran fallo Nettuno.
Esempio: Bocc. Decam. 5, 121: Il Capitano della città.... avvisò di volersi del fallo commesso da lui mansuetamente passare.
Esempio: Tass. Gerus. 2, 41: Di mirar vaga, e di saper qual fallo Condanni i rei, sospinge oltre il cavallo.
Esempio: E Tass. Gerus. 5, 34: Per legge è reo di morte, e deve, Come l'editto impone, esser punito; Sì perchè il fallo in sè medesmo è greve, Sì perchè 'n loco tale egli è seguito.
Esempio: Manz. Prom. Spos. 81: Assorto.... nel pensiero delle fatiche, delle privazioni e dell'umiliazioni che avrebbe sofferte per iscontare il suo fallo.
Definiz: § IV. E per Ingiuria, Torto, Oltraggio; usato più che altro col verbo Fare fallo. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 31, 97: Ma vivi a piè; chè non merti cavallo, S'alla cavalleria fai sì gran fallo.
Definiz: § V. Vale anche Sbaglio, Errore. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 17, 90: Ma con la spada poi fe' sì gran fallo, Che non l'avria Demostene difeso.
Esempio: Car. Apol. 64: Non dice che di due sorti de' falli, che possono fare i poeti, l'uno è per sè, cioè proprio de l'arte poetica; l'altro per accidente, cioè ne i termini de l'altre arti?
Esempio: Tass. Gerus. 7, 87: Il fero Argante corse (Fallo insolito a lui) l'arringo invano.
Esempio: Bart. D. Op. mor. 27, 1, 8: Chi mi può appor fallo, dove dell'eternità io parli con la lingua stessa che lo Spirito Santo usò dettando a' Profeti suoi segretarj le divine scritture?
Esempio: Segner. Mann. ag. 13, 1: Come fa chi copia da un esemplar sicurissimo d'ogni fallo.
Definiz: § VI. Fallo, dicesi al giuoco della palla, del pallone, e simili, allorchè la palla o il pallone, battuti o ribattuti, vanno fuori dello spazio destinato al giuoco dall'una o dall'altra delle due parti laterali, ovvero non oltrepassano il cordino, o, se il cordino è in aria, passano di sotto ad esso. E al giuoco del calcio si disse, quando la palla passava di posta lo steccato della fossa, o quando il giocatore, avutala fra mano, in vece di lasciarsela cadere tra' piedi e di addirizzarla nella propria squadra, la scagliava innanzi. E più spesso usasi coi verbi Essere fallo o Fare. –
Esempio: Firenz. Rim. 2, 400: Giuoca alla palla, e sempre dice fallo.
Esempio: Bard. G. Disc. Calc. 23: Soprattutto si guardi dal fallo, il qual si commette ogni volta che la palla si fa di posta passar lo steccato della fossa, ed ogni volta ch'ella è scagliata.
Esempio: Monet. Poes. 153: Gioco non fa, che non vi nasca un fallo (qui figuratam.).
Definiz: § VII. Per similit. e in ischerzo. –
Esempio: Magal. Relaz. 55: Non lo loderei già ad altri, potendone far di meno, e particolarmente a vascelli un po' grossi: prima per essere strettissimo; onde, ogni poco che si scherzi di qua o di là, è subito fallo; e poi, ec.
Definiz: § VIII. Fallo, vale anche Mancanza di alcuna condizione o qualità necessaria alla perfezione. –
Esempio: Dant. Parad. 29: Forma e materia congiunte e purette Usciro ad atto che non avea fallo, Come d'arco tricorde tre saette.
Definiz: § IX. E poeticam., trovasi per Mancanza, Difetto. –
Esempio: Alam. L. Colt. 4, 454: Profondo cavi Qualche pozzo o canal che l'acqua aduni, Che sapor non ritenga amaro o salso, Nè di loto o terren ti renda odore. E se mancasse ancor, di ampie citerne Supplisca al fallo; ove per tutto accoglia Quanta pioggia ritien la corte e 'l tetto.
Definiz: § X. In fallo, posto avverbialm., vale In vano, Indarno, Inutilmente, A vuoto. –
Esempio: Petr. Rim. 1, 198: Ond'Amor l'arco non tendeva in fallo.
Esempio: Ar. Orl. fur. 22, 62: Eccoti fuor del ponte Chi vien per farlo, e non lo disse in fallo; Ch'un cavallier n'uscì, ec.
Esempio: Bern. Orl. 36, 25: Ma ogni cosa al fin fu fatta in fallo.
Definiz: § XI. E col verbo Vedere in fallo, trovasi poeticam., per Erroneamente, Falsamente. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 4, 20: Del mago ogn'altra cosa era figmento Che comparir facea pel rosso il giallo: Ma con la donna non fa di momento; Che per l'annel non può vedere in fallo.
Definiz: § XII. Senza fallo, posto avverbialm., vale Infallibilmente, Certamente. –
Esempio: S. Gir. Grad. 24: Sanza fallo fa grande limosina chi a colui perdona che male gli ha fatto.
Esempio: E S. Gir. Grad. 28: E se noi faremo ciò che Iddio comanda, noi aremo sanza fallo ciò che noi gli chierremo.
Esempio: Bocc. Decam. 5, 94: Senza fallo io m'ingegnerei di venirvi.
Esempio: Ubert. Faz. Dittam. R. 10: Non minor di Rifeo senza alcun fallo.
Esempio: Cellin. Vit. 460: Domani senza fallo voglio spedire la tua faccenda.
Esempio: Salv. Dial. Amic. 39: Cotale è senza fallo l'amabile in rispetto dell'amicizia.
Esempio: Dat. Vit. Pitt. 47: Il dipignere i corpi, e i mezzi delle cose, è senza fallo operazione laboriosa.
Esempio: Pap. L. Coment. 6, 55: Avrebbero essi potuto senza fallo annientarlo.
Definiz: § XIII. Andare in fallo, Cadere, e simili, in fallo, detto di colpo o di arme; vale Non cogliere nel punto a cui si mirava, Non cogliere nel segno. –
Esempio: Vill. G. 876: Quando i Genovesi balestravano un quadrello di balestro, quelli saettavano tre saette co' loro archi, che parea in aria un nuvolo, e non cadieno in fallo sanza fedire genti e cavalli.
Esempio: Pulc. L. Morg. 5, 45: Dallato si scagliò come un cervietto, Giunse la mazza, e dette il colpo in fallo.
Esempio: Ar. Orl. fur. 31, 25: Tutti i colpi quasi ivano in fallo.
Esempio: Bern. Orl. 16, 48: Agrican tenta le vie tutte quante, Or per fianco, or per testa affronta quello Che tutti i colpi suoi lasc'ire in fallo, Per la destrezza di quel buon cavallo.
Esempio: Menz. Poes. 2, 7: Ma quanti (ohimè!) son che 'l tremante braccio Stendono all'arco, onde va il colpo in fallo! (qui in locuz. figur.).
Definiz: § XIV. Figuratam. e poeticam.
Esempio: Tass. Gerus. 3, 24: Ma colpo mai del bello ignudo volto Non cade in fallo, e sempre il cor m'è colto.
Definiz: § XV. Pur figuratam., per Non riuscire una data cosa secondo il desiderio, ed altresì per Riuscir vano, inutile, a vuoto. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 4, 24: Nè parte andò del suo disegno in fallo.
Esempio: Car. Stracc. 1, 3: Ahi fortuna fortuna, questi sono de' tuoi tratti, delle disgrazie che tu mi mandi: non ne coglie una in fallo.
Esempio: E Car. Arist. Rett. 143: Sperano [i giovani] sempre bene, perchè son tenuti caldi da la natura come gli ubbriachi dal vino; ed anco perchè non hanno ancora provato dar in fallo molte cose.
Esempio: Salvin. Esiod. 5: Sì disser le figliuole del gran Giove, Che dicon cose che non vanno in fallo.
Definiz: § XVI. Andare in fallo, Battere, in fallo, è maniera usata nel giuoco della palla e del pallone, e vale Andare la palla o il pallone in luogo dove sia fallo. –
Esempio: Fag. Rim. 7, 57: Quando, o colpa di venti traditori, O di zare maligne, nel cadere Batte nel fallo d'ogni speme fuori (qui in locuz. figur.).
Definiz: § XVII. Apporsi in fallo, vale Creder cosa non vera, Ingannarsi. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 27, 73: Quando conobbe non si apporre in fallo, Disse il Circasso al Re d'Algier rivolto: Sappi, Signor, che questo è mio cavallo.
Definiz: § XVIII. Cogliere in fallo, Dare in fallo, Menare in fallo, Porre, e simili, in fallo, riferito a lancia, spada, ed altresì a colpo, percossa, vale Non colpire dove si disegnava, Sbagliare il colpo; anche figuratam. –
Esempio: Pulc. L. Morg. 12, 56: E sempre col nimico questo osservo, Ch'io non mi curo per la lancia in fallo, Ma colla spada mi serbo ammazzallo.
Esempio: Ar. Orl. fur. 9, 70: Spada che mai non fu menata in fallo.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 20, 126: Si levò su le staffe, e si raccolse Fermo in arcione; e per non dare in fallo, Lo scudo in mezzo alla donzella colse.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 23, 77: Gli domanda di ch'arme si provede, S'avvien che con la lancia in fallo tocchi.
Esempio: Tass. Gerus. 20, 124: Ben sallo Amor, che mai non vi saetta in fallo.
Esempio: E Tass. Rinald. 10, 87: Pose il suo colpo a voto il Maganzese Incauto troppo, e corse l'asta in fallo.
Definiz: § XIX. E figuratam., Riuscire le cose contrarie al desiderio, ed altresì Sbagliare, Ingannarsi. –
Esempio: Car. Lett. fam. 3, 102: Quando vi occorre valervi dell'opera mia, comandatemi pur senza rispetto;... che s'io potrò, non darete mai in fallo.
Esempio: Davil. Guerr. civ. 6, 7: Andava nondimeno con prudente consiglio dissimulando, e facendo maturatamente quelle provvisioni che giudicava opportune per non colpire in fallo.
Esempio: Segner. Incred. 264: Quei medici che non badano nelle cure se non ad un solo indizio,... sono anche facili a dare in fallo.
Definiz: § XX. Cogliere, Trovare, e simili, in fallo, vale Sorprendere alcuno nell'atto che commette il fallo, od anche Scoprirlo reo, colpevole. –
Esempio: Bocc. Decam. 8, 30: Attente erano a dover far trovare in fallo l'Isabetta.
Esempio: Segner. Pred. 77: Per la vergogna di scorgersi colto in fallo.
Definiz: § XXI. È fallo, Egli è fallo; maniera tolta dal giuoco del calcio, che dipende da una proposizione condizionale, e vale È mio danno; ma è sempre usata per certa enfasi, o vanteria. –
Esempio: Lipp. Malm. 6, 86: Circa il pigliarlo, s'io non l'ho, gli è fallo.
Esempio: Not. Malm. 2, 516: Egli è fallo.... È specie di giuramento vantatorio, come Apponlo a noi ec.
Definiz: § XXII. Vale pure semplicemente È caso, È per accidente. –
Esempio: Fag. Rim. 4, 137: Qui si cammina via senza intervallo Di tempo: e dov'un giorno si riposa, Se vi si dorme un altro giorno, è fallo.
Definiz: § XXIII. Essere in fallo, vale Essere dalla parte del torto. –
Esempio: Capp. Longob. 161: Avevano i Papi grande ragione contro ad Astolfo,... erano in fallo verso il greco Imperatore, in quanto al diritto scritto e positivo.
Definiz: § XXIV. Far fallo, nel giuoco della palla, del pallone, e simili, vale Mandar la palla o il pallone in fallo, o Contravvenire altrimenti alle regole del giuoco. –
Esempio: Cant. Carn. Otton. 40: Ch'è cosa brutta e stolta Il gittarla (la palla) con mano, e fassi fallo.
Esempio: Lipp. Malm. 6, 42: Fa nel giuoco con due palle fallo, Scambiando il color bianco per lo nero (qui per estensione).
Definiz: § XXV. Far fallo ad uno, vale Mancargli di fede, Ingannarlo, Tradirlo. –
Esempio: Passav. Specch. Penit. 301: Tutte le cose arditissimamente imprendendo, la fortuna infino al dì d'oggi non ti fece mai fallo, come fece al tuo zio.
Definiz: § XXVI. E Fare fallo, detto di donna, per rispetto al marito, vale Fargli ingiuria, commettendo adulterio. –
Esempio: Tav. Rit. 1, 158: Per la virtù di quello corno si poteano conoscere tutte le leali dame dalle misleali, e quelle che facevano fallo al loro marito; imperò che lo corno si è incantato per tal maniera, che ponendolo alla bocca ad alcuna dama pieno di vino, ed ella avesse fatto fallo a suo marito, i' niuna maniera del mondo non potrebbe inghiottirne niente.
Esempio: Fior. Virt. 141: Puossi assimigliare la virtù della castità alla tortora, la quale non fa mai fallo al suo compagno.
Esempio: Bocc. Decam. 6, 85: Per quelle donne, le quali per denari a' lor mariti facesser fallo.
Esempio: E Bocc. Decam. 6, 255: Ed hai creduto ch'io volessi o voglia al mio signor far questo fallo?
Esempio: Salvin. Pros. Rim. 222: È vituperato l'uomo, a cui la moglie fa fallo.
Definiz: § XXVII. Fare fallo, e anche, come trovasi, Far fallo di suo corpo, detto in particolare di donna, sono maniere che valgono Far copia di sè. –
Esempio: Nov. Ant. C. XVIII: Donzella che faccia fallo di suo corpo, giammai per neuna onestà non compera il biasmo.
Esempio: Cavalc. Vit. SS. PP. volg. 2, 20: Addivenne che una giovane vergine di quella contrada fece fallo, e ingravidò.
Definiz: § XXVIII. Far fallo, e anche Fare fallo di sua persona, detto di cavalieri, combattenti, o simili, vale Venir meno al proprio debito o ufficio nella prova delle armi. –
Esempio: Tav. Rit. 1, 108: Bene ti guarda di non fare fallo di tua persona, acciò che quello che è stato detto per voi, sia detto con verità.
Esempio: Ar. Orl. fur. 31, 104: Ma se Gradasso è quel che faccia fallo, Che sia condotto all'ultimo ribrezzo, O, per più non poter, che gli si renda, Da lui Rinaldo Durindana prenda.
Definiz: § XXIX. Mettere il piede o l'orma in fallo, Porre il piede o l'orma in fallo, Posare, e simili, il piede, o anche poeticam. l'orma, in fallo posare il piede o l'orma in fallo, vale Metterlo dove o come non si deve, onde può seguirne pericolo o danno; detto anche di animale. –
Esempio: Bellinc. Rim. F. 2, 133: Vero è che mai un piè non mette in fallo, Ma tutti quatro sì, per suo piacere.
Esempio: Tass. Gerus. 7, 89: I lievi imperii il rapido cavallo Segue del freno, e non pone orma in fallo.
Esempio: Forteguerr. Ricciard. 2, 7: Spinse il suo fiero e nobile cavallo, Che niun de' quattro piè mai pose in fallo.
Definiz: § XXX. E figuratam. –
Esempio: Segner. Crist. instr. 2, 2: Ma prima, per non mettere i piedi in fallo, conviene che io v'insegni a distinguere il peccato mortale dall'altre colpe.
Definiz: § XXXI. Non andarne in fallo alcuno, parlandosi di cose o di persone appartenenti a una medesima specie, a uno stesso ordine, e simili, vale Non esserne eccettuato alcuno. –
Esempio: Cas. Rim. burl. 12: I cappellani, i notaj, i pedanti, Vi so dir io, non ne va uno in fallo, Gli hanno nome Giovanni tutti quanti.
Definiz: § XXXII. Non essercene una di fallo, o Non trovarne, una di fallo, vale Non essere divario dall'uno all'altro: ed applicasi tanto a cose, per denotare che son tutte egualmente di buona qualità; quanto a persone, per denotare, generalmente e in modo ironico, che sono tutte egualmente cattive. –
Esempio: Varch. Suoc. 2, 2: Ell'è pure una gran cosa, che tutte le donne siano fatte a un modo, e che mai non sene trovasse una di fallo.
Definiz: § XXXIII. Porre in fallo, trovasi poeticam. per Rendere vano, Deludere. –
Esempio: Forteguerr. Ricciard. 19, 49: Intorno a conto in questa isola sole Si ritrovaro,... Per fare arme sì fatte e tal cavallo, Da por d'Origlia l'arti tutte in fallo.
Definiz: § XXXIV. Prendere una cosa od una persona in fallo o Togliere una cosa od una persona in fallo, vale Prenderla per un'altra, Scambiarla con un'altra; anche figuratam. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 25, 53: Tutti m'aveano tolto così in fallo, Com'hai tu fatto ancor, per Bradamante; Tanto più che le vesti ebbi e 'l cavallo Con che partita era ella il giorno inante.
Esempio: Salv. Dial. Amic. 41: Così avvien dell'utile, il quale alcuni dal suo contrario tolgono in fallo, e credendosi di seguir l'utile, vanno dietro al disutile.
Esempio: Forteguerr. Ricciard. 21, 5: Chiunque tu ti sia, O scendi prontamente da cavallo, O torna addietro per la stessa via. E Ricciardetto a lui: M'hai preso in fallo.