Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 5° Ed. .
IMPOSTA, con l'o largo.
Apri Voce completa

pag.274


Vedi le altre Edizioni del Vocabolario
Dizion. 1 ° Ed.
Dizion. 4 ° Ed.
Dizion. 4 ° Ed.
Dizion. 3 ° Ed.
Dizion. 2 ° Ed.
Dizion. 5 ° Ed.
Dizion. 5 ° Ed.
IMPOSTA, con l'o largo.
Definiz: Sost. femm. Opera di legname, consistente o in una intelaiatura munita della sua anima o sodo, o in tavole liscie fermate fra loro con chiodi o spranghe di ferro, e per lo più divisa in due parti, giranti sopra arpioni o cardini, per uso di chiudere il vano di porte, usci e finestre: e dicesi pure a Ciascuna delle parti che formano siffatta opera o chiusura. Oggi però, parlandosi di finestre, intendesi Quel lavoro di legname, consimile, ma più gentile, che fermato agli sportelli della finestra, dalla parte interna, serve a coprire e chiudere la vetrata, quando non si vuole che passi la luce; e chiamasi anche Scuro.
O da impostus, sincope di impositus, partic. pass. di imponere, o da postis, che oltre a Stipite valeva anche Imposta, premessavi la prep. in. –
Esempio: Firenz. Pros. 2, 15: Nè si erano partite appena, che io vidi riserrar la porta in quel medesimo modo ch'ella s'era prima: gli arpioni ritornarono alle bandelle, le 'mposte a' loro regoli, i chiavistelli a' loro anelli, ec.
Esempio: Bart. C. Archit. Albert. 247: Ad ogni porta (del tempio) siano due imposte, che una si apra verso uno illato (lato) e l'altra verso l'altro. Sieno queste imposte grosse la duodecima parte della loro larghezza: addornansi con scorniciature, che poste sopra l'imposte accerchiano a torno la grandezza di quelle, e mettesene quante tu vuoi.... La lunghezza delle imposte si debbe dividere con le scorniciature per il traverso, di maniera che gli spazj da alto occupino i duoi quinti di tutta l'altezza de' vani de gli usci.
Esempio: Vasar. Lett. M. 346: Manca poi alla sala di Lione il fare alle finestre l'imposte di legno come l'altre, e finire le tre storie nelle facciate.
Esempio: Allegr. Rim. Lett. 131: Un mal commesso albero s'usa Per portiera, impannata, e per imposte, Che per mille fessure il dì gli accusa.
Esempio: Ross. B. Appar. Est. 4: Nelle imposte delle dette finestre, che, per levare il lume del giorno, dovevan chiudersi, erano dipinte figure d'altezza di braccia cinque.
Esempio: Bunarr. Fier. 5, 3, 6: E fer, serrando, Sovra i cardini lor strider le imposte.
Esempio: Segner. Mann. dic. 20, 1: La finestra si chiama aperta alla luce, quando, rimosse le imposte, vi restano solamente le invetriate; benchè frattanto ella sia serrata e all'acqua e all'aria.
Esempio: Baldin. Vocab. Dic. 19, 1: Spranga di lama di ferro da conficcare nell'imposte d'usci o finestre, la quale ec.
Esempio: E Baldin. Decenn. 4, 10: Nel piano della Port'alla Croce scorse l'acqua in sì grand'abbondanza, che aggravando verso essa porta, gettò a terra l'imposte di legname e ferramenti che la serravano, e nella sua prima violenza abbattè una casa.
Esempio: Grand. Instit. mecc. 10: Quindi si ha la ragione perchè riesca più facile aprire una porta, o l'imposta di una finestra, o 'l coperchio di una cassa, applicando la mano nel luogo più lontano dagli arpioni o cardini sopra de' quali deve rivolgersi, che applicandola più vicino.
Esempio: Maff. Anfit. 246: Di queste tre porte, la prima.... non ha indizio alcuno d'aver avuto imposte, nè altro serraglio.
Esempio: Targ. Viagg. I ed.6, 56, I ed.: Per lo meno vi si dovrebbero fare le impannate di tela incerata, e non si dovrebbe permettere che neppure una sola finestra mancasse di queste opportune difese; poichè è troppo pregiudiciale l'aprire le imposte e ammettere l'aria viva nelle stanze.
Esempio: Parin. Poes. 10: Dritto è perciò che a te gli stanchi sensi Non sciolga da' papaveri tenaci Morfeo prima che già grande il giorno Tenti di penetrar fra gli spiragli Delle dorate imposte, e la parete Pingano a stento in alcun lato i raggi Del sol ch'eccelso a te pende sul capo.
Esempio: Leopard. Poes. 83: Tra le chiuse imposte Per lo balcone insinuava il sole Nella mia cieca stanza il primo albore.
Definiz: § I. Per similit., si usò a significare Ciascuna delle tavole, sovrapposte e congiunte per formare un'opera di legname. –
Esempio: Nell. Disc. Archit. 63: Si darà ordine che ad ogni cinque braccia di distanza sia fermato in tutto il cerchio della cupola un ritto maestro, e che tutti ugualmente pieghino secondo che volta la cupola; e questa piegatura facilmente si ottiene, se comporremo tali ritti con sei imposte sottili; onde piegatane una, obbedischino ad essa tutte le altre che se le voltano addosso.
Esempio: E Nell. Disc. Archit. appr.: Or questa buca di traforo si fa nascere [in ogni ritto] col fare che le quattro imposte, che vanno di mezzo alle altre due, sieno lunghe solamente due braccia e un terzo: quella di dentro e quella di fuori saranno di molto maggior lunghezza. Le quattro imposte di mezzo lasceranno la buca che bisogna a tutti i ritti maestri, mentre tutte queste imposte di mezzo non si toccheranno alle loro teste, lasciando la buca del traforo che ne era necessario.
Definiz: § II. Parlandosi di armadj, vale quanto Sportello; ma in tal senso non è oggi comune. –
Esempio: Baldin. Decenn. 5, 175: Fattosi assai pratico s'accomodò poi col Vasari, al quale servì in aiuto nell'opere delle camere di Palazzo Vecchio, e nello scrittoio del Gran Duca Francesco, fra gli altri valenti giovani di quel tempo, in fare istorie a olio sopra l'imposte de' bellissimi armadj intagliati e dorati che i lati di tutto lo scrittoio ornavano.
Esempio: Crusc. Vocab. IV: Sportello.... § 1. Sportello, si chiama ancora la imposta degli armadj.
Definiz: § III. Dare dell'imposta nel mostaccio a uno; maniera figurata, usata scherzevolmente per lo stesso che Serrare la porta in faccia a uno, come comunemente dicesi. –
Esempio: Lipp. Malm. 10, 27: Martinazza.... Vedendo che 'l nemico se le accosta, Tre scaglion, ch'ha la porta, a un tempo sale, E gli dà nel mostaccio dell'imposta.
Esempio: Not. Malm. 2, 760: Gli dà nel mostaccio dell'imposta. Gli serra la porta in faccia.... E diciamo: Serrar la porta in faccia, per intendere Operare, o Fare in modo, che altri, essendo vicino alla porta, non entri.
Definiz: § IV. Imposta, è anche Term. di Architettura, e vale Parte superiore del pilastro, o del muro, e più specialmente Pietra, spesso profilata, posta nella sommità del pilastro o della muraglia, su la quale posa l'arco e la volta; Impostatura. –
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. 12, 88: Nelle facce dalle bande sono altre quattro storie, cioè due per faccia, e ciascuna è divisa dalla cornice che fa l'imposta dell'arco, sopra cui posa la crociera della volta di detta cappella.
Esempio: E Vasar. Vit. Pitt. 13, 107: Questo edifizio è tutto fatto di pietre cotte, cioè mattoni, salvo le base delle colonne, i capitelli, l'imposte degli archi, le scale, le superficie delle cornici, e le finestre tutte e le porte.
Esempio: Galil. Op. II, 116: Venendo a tagliare il nimico la parte inferiore del muro, resterà tuttavia in piede la superiore sostenuta da' detti archi, quali non rovineranno se prima non verranno loro tagliate le coscie ed imposte.
Esempio: Maff. Anfit. 182: Questi pilastri dal pavimento all'imposta sono alti piedi 10, once 10.... Il capitello (così chiamo l'imposta dell'arco, perchè rigira tutto attorno) ha d'altezza piedi 1, once 8, e di sporto once 8.
Esempio: Memor. Bell. Art. 1, 31: Contuttochè nei primi due ordini il capitello dei pilastri sia molto diverso da quello delle colonne, assomigliando più tosto ad un'imposta di arco.