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IMPOSTA, con l'o stretto.
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IMPOSTA, con l'o stretto.
Definiz: Sost. femm. Gravezza pubblica, imposta dallo Stato su i beni o su le rendite dei cittadini, ovvero su tale o tale atto, o materia; Imposizione. –
Esempio: Malisp. Stor. fior. 112: Ebbe tra' cittadini grande ripetio, imperocch'e' Ghibellini, che signoreggiavano il popolo, molto gli gravavano di libbre e d'imposte, con poco frutto.
Esempio: Comp. Din. Cron. DL. 173, 21: Molti gravi pesi imposono loro e molte imposte, e molti danari tolson loro.
Esempio: Vill. G. 538: Più di 450000 fiorini d'oro si trovò speso il Comune di Firenze, usciti di gabelle e imposte e libbre, e altre entrate di Comune, che fu tenuta gran cosa e maravigliosa.
Esempio: Sacch. Rim. G. 12: Così si converria fuggir la costa Di ciaschedun villano, e sua magione, Chè 'n lor giammai non si trova ragione, Benchè gli domi l'estimo e la 'mposta.
Esempio: Savonar. Pred. 1: Quando e' fu posto la imposta alli preti, volevano che io ne parlassi e defendessi: io non lo volsi fare, nè parlarne.
Esempio: Fag. Comm. 2, 17: Questa è un'intimazione che ti si fa, perchè tu abbia pagato, fra tre giorni, quanto dei per la testa, per l'imposta, pel macinato ec.
Esempio: Bott. Stor. Ital. 1, 17: La prosperità dei popoli prodotta dalla libertà, non la gravezza delle imposte, è la miglior fonte che sia della ricchezza dell'erario.
Esempio: Leopard. Pros. 2, 321: Essi furono quelli che diedero principio a questa presente negligenza, e spensero l'autorità e la forza del consiglio dell'Areopago, sotto il cui reggimento la città non era piena di liti, di accuse, d'imposte, di povertà, di guerre, ma tranquilla dentro e in pace al di fuori.
Definiz: § I. E per Atto dell'imporre, riferito così a gravezze, come a nome; ma non è comune, dicendosi ordinariamente Imposizione. –
Esempio: Fr. Giord. Pred. ined. 150: Diremo stamane pur della prima [cosa], cioè della 'mposta del nome del Figliuolo di Dio, Iesus.
Esempio: Albizz. R. Commiss. 1, 206: Essendo io podestà di Prato.... andai a Firenze, con commissione della Communità di Prato a' nostri Signori, per una differenzia ch'era tra loro per la imposta della prestanza a balzello.
Definiz: § II. Trovasi per Quota o Rata d'imposizione o gravezza, Pòsta. –
Esempio: Vill. M. 5, 140: Per potere fornire loro empio proponimento,.... i sudditi loro disfanno, moltiplicando gabelle e collette, ma con gravi imposte.
Definiz: § III. Trovasi pure, in ischerzo, per Pagamento di desinare, Scotto. –
Esempio: Libr. Mott. P. N.: Non passeresti mai, che non ricogliessi la 'mposta de' tuoi desinari.
Definiz: § IV. Fare imposta, o imposte, si disse per Porre, Ordinare, gravezza, o gravezze. –
Esempio: Malisp. Stor. fior. 94: Facendo imposte e taglie a' cherici in vergogna di Santa Chiesa.
Esempio: Vill. G. 130: Facendo imposte gravissime e taglie a' cherici.
Esempio: E Vill. G. 365: I Fiorentini.... fecer sopra i cherici una grave e grande imposta.
Esempio: Vill. M. 437: Non volendo toccare i danari di camera, feciono imposta a' mercatanti e a gli artefici ben grave.
Esempio: Rep. Fir. Lett. Istr. 12, 4 t.: Per fornire l'oste che si fece, sono convenute fare nuove gravezze; e notate che poi che 'l Duca ci venne, oltre alle nostre gabelle, s'è fatta una imposta di sessantamila fiorini d'oro.