Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 5° Ed. .
INFIORARE.
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INFIORARE.
Definiz: Att. Ornare, Adornare, di fiori, o con fiori. –
Esempio: Tass. Gerus. 3, 1: Ella (l'Aurora) intanto s'adorna, e l'aurea testa Di rose colte in paradiso infiora.
Esempio: Rinucc. O. Dafn. 4: Che tu vadia cercando o giglio o rosa Per infiorarti i crini, Non ti vo' creder, no, madre vezzosa.
Esempio: Buonarr. Fier. 4, 2, 1: Se le infioran le corna, Se a vendersi si mena una vitella.
Definiz: § I. E in locuz. figur. –
Esempio: Tass. Gerus. 4, 94: Le luci vergognose e chine Tenendo, d'onestà s'orna e colora; Sì che viene a celar le fresche brine Sotto le rose onde il bel viso infiora.
Definiz: § II. Poeticam., riferito a luogo, vale Abbellirlo, facendovi nascere molti fiori, Penderlo pieno di fiori, fiorito. –
Esempio: Petr. Rim. 1, 254: Ivi è quel nostro vivo e dolce Sole, Ch'adorna e 'nfiora la tua riva manca.
Esempio: Alam. L. Colt. 1, 1046: L'ampie pianure e i verdi prati, Che 'l Po, l'Adda e 'l Tesin rigando infiora.
Esempio: Varch. Rim. 2, 177: Al vostro dolce suono ambe le sponde... Inerbi e 'nfiori il bel Sebeto e 'nfronde.
Esempio: Chiabr. Ang. 12: Infiorando i lidi Disarmato di giel spande genaro I pregi d'Amaltea.
Definiz: § III. E figuratam. –
Esempio: Varan. Vis. poet. 4: Oh alle felici cure amica chiostra! Cui l'enne rupi ed i sentier solinghi Umiltà infiora, e stabil gloria innostra.
Definiz: § IV. Pure poeticam. e figuratam., riferito a volto, vale Far bello e giocondo, Render vago, o più vago, mediante il colore; ed altresì Aggraziare coprendolo come di fiori. –
Esempio: Tass. Rim. 1, 25: Quel d'eterna beltà raggio lucente, Che v'infiora le guance e gli occhi alluma, ec.
Esempio: Filic. Poes. tosc. 110: Gioventù immortale Par che infiori il tuo volto, e fè gli giure.
Esempio: Mont. Iliad. 8, 716: Per la città fra tanto ite, e bandite Che i canuti vegliardi e i giovinetti A cui le guance il primo pelo infiora, Custodiscan le mura in su gli spaldi Da li Dei fabricati.
Definiz: § V. E riferito a età dell'uomo, vale Far parere bello, o più bello, Render piacevole, giocondo, e simili. –
Esempio: Mont. Poes. App. 101: Son uomo io pure, e aver mi vanto Nell'umane follie la mia gran parte: Amai pur io nei dì che aprile infiora, E il palpito del cor m'è dolce ancora.
Esempio: Pindem. Poes. 20: Ma oimè che splende alquanto e più non torna Il soave mattin di nostra vita: Splende, e non torna più quella, che infiora Gli anni primi dell'uom, sì dolce aurora.
Definiz: § VI. Riferito a stile, o scrittura, vale Abbellire con ornamenti o colori retorici, Ornare, Render fiorito. –
Esempio: Gravin. Rag. Poet. 72: Sin dal secondo secolo della nostra redenzione avea la scuola declamatoria de' retori talmente assottigliato i concetti ed infiorato lo stile,... che ec.
Esempio: Guadagn. Poes. 1, 149: Se potessi Infiorar con penna tale Un articol di giornale, Non farei dormir la gente.
Definiz: § VII. Infiorare checchessia di alcuna cosa, vale Ornarlo, Fregiarlo, copiosamente di quella, per renderlo più vago o piacevole, Fiorirnelo; anche figuratam. –
Esempio: Bart. D. Op. mor. 23, 11: Quel novellino nella scuola d'Apelle,... non venutogli fatto di ritrar bella un'Elena che dipinse, tutta l'infiorò di gioie, e di tante catene d'oro la cinse e l'arricchì, che ec.
Esempio: Pindem. Poes. 20: D'alte speranze (l'aurora della vita) infiora (gli anni primi dell'uomo) e d'alte voglie, D'aurati sogni e di felici inganni.
Definiz: § VIII. Neutr. pass. infiorarsi Ornarsi, Adornarsi, di fiori. –
Esempio: Buonarr. Giud. Par. 5: Per qual antro, in qual selva, entro a qual fonte, O s'asside, o s'infiora oggi, o si specchia Dea, che dal ciel discenda, E pregi tanto di beltade 'l nome Che lasci 'l seggio e la magion di stelle?
Esempio: Riccat. I. Op. 4, 368: Non so lodar, che faccia invidia e scorno La vostra alle compagne, e che si mostri In portamento oltre il costume adorno; Nè che troppo s'infiori, imperli, innostri; Onde molle negli atti e altera in vista, Fasto, lascivia e vanità dimostri.
Definiz: § IX. E figuratam. –
Esempio: Magal. Donn. immag. 242: In ogni campo, in ogni piaggia aprica,... A noi nasce il gelsomino; Ma perchè nasce a bizzeffe, Ne fa beffe Ogni giardino, E non ad altro agogna, Ch'a infiorarsi di quel di Catalogna.
Definiz: § X. E per Empirsi di fiori, Metter fiori, Essere in fiore o fiorito, Fiorire, detto, poeticam., così di luogo, come di piante. Anche in forma di Neutr. –
Esempio: Dant. Parad. 23: Perchè la faccia mia sì t'innamora, Che tu non ti rivolgi al bel giardino, Che sotto i raggi di Cristo s'infiora? (qui in locuz. figur.)
Esempio: Ubert. Faz. Dittam. R. 82: Trasse gli uccelli fuor de' caldi nidi, A cantar per lo bosco che s'infiora.
Esempio: Buonarr. M. V. Rim. G. 319: Avide son di qualche verde prato, O di quell'erba che più bella infiora.
Esempio: Car. Rim. 30: D'april s'infiora L'erba ch'ha di gennaro il ghiaccio intorno.
Definiz: § XI. Pure poeticam., detto di volto, vale Rendersi vago, piacente, per un bel colore roseo. –
Esempio: Crudel. Rim. 19: Scura notte egli (il crine) somiglia, Ma vermiglia Alba il volto che s'infiora.
Definiz: § XII. Altresì poeticam. e figuratam., e con un compimento retto dalla particella Di, per Adornarsi, Abbellirsi, di ciò che è espresso dal compimento; detto anche di cose intellettuali. –
Esempio: Dant. Parad. 14: Ditegli se la luce, onde s'infiora Vostra sustanzia, rimarrà con voi Eternalmente, sì com'ella è ora.
Esempio: E Dant. Parad. 25: Di' quel ch'ell'è (la speranza), e come se ne infiora La mente tua; e di' onde a te venne.
Esempio: But. Comm. Dant. 3, 415: Se la luce; cioè quello splendore e quella chiarezza, onde; cioè per la quale e de la quale, s'infiora; cioè diventa splendida e bella, Vostra sustanzia; cioè la vostra anima, ec.
Esempio: E But. Comm. Dant. 3, 675: Di', cioè tu, Dante, quel ch'ell'è; cioè quello che è la speranza, e come se ne 'nfiora La mente tua; cioè e come se n'adorna la tua mente, di te Dante, cioè come tu l'ài nella tua mente.
Definiz: § XIII. E pure poeticam., detto di ghirlanda, per Comporsi di tali o tali fiori, ovvero dei fiori di tale o tal pianta. –
Esempio: Dant. Parad. 10: Tu vuoi saper di quai piante s'infiora Questa ghirlanda, che intorno vagheggia La bella donna, ch'al ciel t'avvalora (qui in locuz. figur.).
Esempio: But. Comm. Dant. 3, 321: Di quai piante s'infiora; cioè di fiori di quali piante è composta, questa ghirlanda.
Definiz: § XIV. E altresì poeticam., detto d'insetti alati, per Posarsi su i fiori, e quasi entrare in essi. –
Esempio: Dant. Parad. 31: Ma l'altra (cioè la milizia angelica),... Sì come schiera d'api, che s'infiora Una fïata, ed una si ritorna Là, dove suo lavoro s'insapora, Nel gran fior discendeva, che s'adorna Di tante foglie.
Esempio: But. Comm. Dant. 3, 810: S'infiora; cioè si mette ne' fiori.