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1) Dizion. 5° Ed. .
AMMORBIDIRE, e anche AMMORVIDIRE
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AMMORBIDIRE, e anche AMMORVIDIRE.
Definiz: Neutr. e Neutr. pass. ammorbidirsi Divenir morbido, Farsi morbido. –
Esempio: Ricett. Fior. 20: Il bdellio è lagrima d'un arbore,.... che nel maneggiarla ammorvidisce.
Esempio: E Ricett. Fior. 80: Quelle medesime medicine, che si struggono, si ammorbidiscono scaldandole leggiermente o al fuoco o al sole.
Esempio: Red. Osserv. anim. viv. 19: Il veleno seccato sopra il fuscello si ammorvidisce e si rinviene.
Definiz: § I. E per Infiacchirsi, Perdere animo. –
Esempio: Baldell. F. Guerr. Giud. 287: Simone adunque ciò vedendo, andava più lentamente nel dar gli assalti, chè la maggior parte de' suoi erano ammorbiditi.
Definiz: § II. E per Darsi a vita molle. –
Esempio: Dat. Oraz. 52: Se questi [favori] lo doveano lusingare ad ammorbidirsi sulle piume dell'ozio, ed a gonfiarsi all'aura dell'ambizione.
Definiz: § III. In forza d'Att. Render morbido, Ammorbidare. –
Esempio: Bocc. Decam. 5, 211: Egli non è alcun sì forbito,.... nè sì duro, o zotico, ch'io non ammorbidisca bene (qui figuratam.).
Definiz: § IV. E per Render soave, piacevole. –
Esempio: Varan. Vis. poet. 1: Quanta avvien che olezzante aria rinnove Timo, o rosa, o viola in croco tinta, Che gli aliti odorosi in cerchio piove, La falda ammorbidìa da' mirti cinta.