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Dizion. 5° Ed. .
MOTTO
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pag.622
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MOTTO. Definiz: | Sost. masc. Detto breve, arguto o piacevole, e talora anche equivoco, a fine di sollazzare e far ridere, o di pungere alcuno. |
Dal basso lat. muttum; in alcuni dialetti italiani mutto, e in qualche vernacolo toscano motto con l'o stretto: franc. mot, provenz. mot. – Esempio: | Malisp. Stor. fior. 144: E' Ghibellini di Reggio erano molto possenti, intra' quali aveano uno chiamato il Caca da Reggio, e in motti ancora si raccorda. | Esempio: | Dant. Parad. 29: Ora si va con motti e con iscede A predicar. | Esempio: | Bocc. Decam. 6, 32: Come nei lucidi sereni sono le stelle ornamento del cielo, e nella primavera i fiori de' verdi prati, e de' colli i rivestiti albuscelli, così de' laudevoli costumi e de' ragionamenti belli sono i leggiadri motti. | Esempio: | E Bocc. Decam. 6, 51: Vi voglio ricordare essere la natura de' motti cotale, che essi come la pecora morde deono così mordere l'uditore, e non come 'l cane: perciò che, se come cane mordesse il motto, non sarebbe motto, ma villania. | Esempio: | Sacch. Nov. 2, 156: Come a uno di questi tali, o a giullari, o a uomeni di corte, che sono quasi simili, apparisce uno che con una cosa che faccia, o con un motto gli morda, o mostri me' di loro, subito pèrdono che paiono morti. | Esempio: | E Sacch. Nov. 2, 286: Uno piacevole motto che uno disse sul punto estremo della sua morte, non gittò minor frutto che facessono le parole di messer Ottone Doria. | Esempio: | Poliz. Rim. C. 324: Sopra tutte mi saetta Quella ch'usa qualche motto, Che vi sia misterio sotto Ch'io lo sappia interpretare. |
Esempio: | Castigl. Corteg. V. 122: Avete ancor a sapere, che dai lochi donde si cavano motti da ridere, si posson medesimamente cavare sentenze gravi. | Esempio: | Cas. Pros. 3, 332: Sono i motti speziale prontezza e leggiadria, e tostano movimento d'animo. | Esempio: | Cavalcant. B. Retor. 327: Potrebbonsi forse trovare altri modi di facezie e di motti ridicoli: ma nel vero quegli, che nella forza delle parole consistono, sono quasi diterminati: ma quegli, che stanno nel concetto e nella cosa, sì come sono quasi infiniti, così a pochi capi si possono ridurre. | Esempio: | Varch. Stor. 3, 263: Onde nacque quel motto assai leggiadro e non inarguto: Come ciò fosse, che messer Ambrogio avendo tanti bacini da lavarsi, non avesse le mani nette? |
Esempio: | Borgh. V. Disc. 2, 160: Nè voglio in questa occasione lasciare un motto di certi ambasciadori Cartaginesi in apparenza onorevole, e nell'intrinseco altero e mordace, ma qui in ogni modo degno di ricordare (male la stampa: al vero, e mordace). | Esempio: | Tass. Lett. 1, 130: Io, come voi m'imponete, motteggiai; ma 'l motto non fu inteso, o almeno non gli fu dato risposta, ed a me non è paruto di poter con vostra dignità proceder più oltre. | Esempio: | E Salvin. Annot. Fier. 454: Egli medesimo (il Casa), pare che creda motto venire da moto.... Ma è credibile che venga piuttosto da μῦθος, parola, motto; onde far motto, far parola visitando.... e che poi procedesse a significare parola scherzosa, arguta, piccante, che in poco dice molto, sentenziosa, piena di sentimento. |
Esempio: | Bott. Stor. Amer. 1, 121: Moltiplicavansi per opera de' capi del popolo i libelli, e le pasquinate; i motti, le giullerie ne' diarj pubblici erano incessanti. |
Definiz: | § I. In più largo senso, vale anche Detto sentenzioso, o proverbiale, da servire d'ammaestramento. – |
Esempio: | Senec. Pist. 14: I' ti dirò un motto de' suoi (d'Epicuro).... ch'appartiene a filosofia. | Esempio: | Pulc. L. Morg. 24, 34: Tu n'hai pur fatte più che Giuda a Cristo; Ma non sanza cagion si dice un motto: Che 'l sabato non paga sempre Cristo. |
Esempio: | Bellinc. Rim. F. 1, 134: E' si dice a Fiorenza un motto bello, Che, chi ha lupo per compar, s'ingegni Sempre portare el can sotto el mantello. | Esempio: | E Bellinc. Rim. F. 1, 144: Chi a suo modo ha el vento Legga Dante ove dice: e vidi rotto All'entrar della foce. Or basti el motto. | Esempio: | Cavalcant. B. Retor. 315: Disse (Stesicoro), che non si debbe usare insolenza e fare oltraggio, acciocchè le cicale non cantino in terra: intendendo per questo motto, che gli arbori, sopra i quali elle sogliono cantare, sarebbono tutti tagliati. | Esempio: | Salvin. Annot. Fier. 454: Ut vetus verbum est, diceano i Latini, cioè come è la vecchia parola, l'antico motto; volendo significare i loro dettati e proverbj: la cui voce vale parola posta là in mezzo a pubblico uso e benefizio: in Greco paroemia, παροιμία, cosa che è lungo la via, cioè trita e comune. |
Definiz: | § II. Motto, vale altresì quella Sentenza o Parola significativa, che fa parte di imprese e stemmi, o scrivesi ad illustrazione di medaglie, quadri, e simili. – | Esempio: | Car. Lett. fam. 2, 235: E se intorno alle sue imprese ho tanto indugiato a mandarle gli ultimi motti, non è proceduto nè da negligenza, nè da dimenticanza. | Esempio: | Cellin. Pros. 79: Il motto che era in detta medaglia diceva: Summam tulisse iuvat. | Esempio: | Tass. Rinald. S. 7, 68: L'attraversa per mezzo un motto, il quale Ha tal sentenza in lettre d'òr segnata. | Esempio: | Soder. Descriz. 13: Gli archi, vestiti e coperti tutti di simili rasce bianche e nere tramezzanti le morti, le arme, e i motti, posti a dirittura delle colonne, tra' quali era di fuori uno così: ec. |
Esempio: | Capor. Rim. 244: La grande impresa della Poesia, idest una ribeca incoronata Della sterile felce,... Ed era il motto suo quelle parole, Quello ex nihilo nihil, per cui fanno Tanto chiasso e rumor le antiche scuole. |
Esempio: | Serdon. Vit. Innoc. 7: Gli fu donata l'impresa del pavone col motto in francese Loyauté passe tout, che suona in nostra lingua Lealtà sorpassa tutto. | Esempio: | Baldin. Vit. Bern. 53: Nel rovescio (della medaglia) volle, che si vedessero la Pittura, Scultura, Architettura e Mattematica in vaghe attitudini, con lor proprj segnali, e distintivi, e con il motto Singularis in singulis, in omnibus unicus. | Esempio: | Adim. L. Pros. sacr. 163: Dovrebbero qui registrarsi quei bellissimi epigrammi e motti ch'egli compose in onor della Santa e che
nelle cartelle e sotto i medaglioni furono allora registrati. | Esempio: | Maff. Veron. illustr. 5, 103: Disegno che s'accosta a quello di cui trattiamo,... comincia in Costanzo Cloro,... servendo di riverso a ben dieci teste pur con gli stessi motti di Providentia e di Virtus, ora Militum, ora Augustorum, ora Caesarum. | Esempio: | Parin. Poes. 47: Più caro a te dell'adamante istesso, Cerchietto, inciso d'amorosi motti, Stringati alquanto, e sovvenir ti faccia ec. | Esempio: | Cesar. Vit. Crist. 3, 418: Quell'empio inaudito, che dileggiò Cristo,... e che ponea per firma e motto delle sue lettere,... queste orrende cifre ec. |
Definiz: | § III. Vale pure Cenno, Detto allusivo, Breve menzione o allusione, e simili; ed usasi specialmente nelle frasi Dare un motto, Fare un motto, Gettare un motto, Accennare un motto, Toccare un motto, Trarre un motto, e simili, un motto; seguito per lo più da un compimento di persona retto dalla prep. A. – | Esempio: | Bocc. Decam. 3, 138: Gittò Ricciardo verso lei un motto d'un certo amore di Filippello suo marito. | Esempio: | Varch. Ercol. 107: Fare, o toccare un motto d'alcuna cosa, è favellarne brevemente, e talvolta fare menzione. | Esempio: | Car. Lett. fam. 2, 268: Tenetemi in grazia di Sua Signoria e toccatemi un motto della lettera che io le scrissi. | Esempio: | E Car. Lett. fam. 3, 262: Io le trassi un motto già molti dì sono, che.... io arei desiderato mandarle Ottavio mio nipote. |
Esempio: | E Car. Lett. ined. 2, 9: Crederei che fosse bene che 'l Maffeo ne facesse un motto a M. Agnolo per ritrarre.... dove fonda la speranza che dice aver de la pace, e che ne dia qualche lume. | Esempio: | Borgh. V. Disc. 2, 117: Non arebbe Giovan Villani.... lasciato di non n'accennare un motto,... se ec. | Esempio: | E Borgh. Lett. IV, 4, 69: Resto coll'animo riposato, che così sarà seguito, e voi darete un motto della ricevuta, acciò ne possa stare interamente quieto. | Esempio: | Sassett. Lett. 372: Le cause di queste difficultà poste possono essere due: l'una, che sia paruto male ad alcuni,... che non sia stato dato questo carico a loro; di che mi fu dato un motto da' proprj, quasi per via di maraviglia. | Esempio: | Tass. Gerus. S. 5, 77: Voglion sempre seguirla a l'ombra, al sole, E per lei combattendo espor la vita. Ella fanne alcun motto, e con parole Tronche e dolci sospiri a ciò li invita. |
Esempio: | E Tass. Lett. 3, 20: Forse questo suo motto è stata una speranza nuova, che m'ha voluto dare, de la sua grazia. | Esempio: | Allegr. Rim. Lett. 277: Passeronne con voi, per questa (cioè per mezzo di questa lettera) un motto, Sì per isfogo mio, sì per dovuto; Chè in verità non ci potrei star sotto. | Esempio: | Galil. Op. Cart. XIII, 260: Seguirò il comandamento di V. E., che può sentire in che concetto ella sia costì e favorirmi di toccarmene un motto. |
Definiz: | § IV. Motto, in senso particolare, si disse per Equivoco, Giuoco di parole. – | Esempio: | Salvin. Annot. Tanc. 579: Ecco qua tutti i lor dami. Queste ultime due voci possono essere prese per una, Lordami, cioè sudiciumi. Questa sorta d'equivochi gli antichi chiamavan motti. Vedine in Francesco da Barberino, e in una Canzone di Fra Guittone nell'Allacci. |
Definiz: | § V. Motto, vale anche semplicemente Parola, Detto; talvolta anche Frase. – | Esempio: | Lat. B. Tesorett. 165: Egli è maggior prodezza Raffrenar la mattezza Con dolci motti e piani, Che venire alle mani. | Esempio: | Dant. Inf. 22: Cagnazzo a cotal motto levò il muso, Crollando il capo. | Esempio: | E Dant. Purg. 5: Una (ombra) gridò: Ve', che non par che luca Lo raggio da sinistra a quel di sotto, E come vivo par che si conduca. Gli occhi rivolsi al suon di questo motto. | Esempio: | Pulc. L. Morg. 13, 2: La damigella con dolci parole Con motti ben cogitati e soavi Diceva al padre: così far si vuole. | Esempio: | Ar. Sat. 1, 164: Quindi freme la collera; cagion, che alli due motti Gli amici ed io siamo a contesa insieme. | Esempio: | Cellin. Poes. 374: Lascio ogni uom dire, e non rispondo motto. | Esempio: | Borgh. V. Disc. 2, 334: Nè si trattò di ragioni o iurisdizioni d'imperio, nè di rinfrancare libertà, ma di levarsi una guerra da dosso, e per usare questo motto mezzo latino (poichè in questa materia è in uso comune), ricomperare la vessazione e molestia del nimico, con più sicuro modo e manco pericolo e danno che possibil fosse. | Esempio: | Sassett. Lett. 37: Voi vedrete quello che potrete fare, e con comodo vostro me ne risponderete un motto. |
Definiz: | § VI. Motto, si usò a denotare le Parole di un componimento poetico, in contrapposto alle note musicali. – | Esempio: | Red. Ditir. A. 93: Del resto Mottetto è diminutivo di Motto. E Motto, ne' primi rozzi tempi, significava ogni sorta di composizione poetica, e le sue parole ancora semplicemente. Onde nelle cento Novelle antiche: I cavalieri e i donzelli, ch'erano giulivi e gaj, sì facevano di belle Canzoni e 'l suono e 'l motto.... Ed è voce lasciata in Toscana da' rimatori provenzali. | Esempio: | E Red. Ditir. A. 94: Qui mi sia permesso di replicare, che delle canzoni fare il suono e il motto; fare buoni suoni e buoni motti, e fare dolcemente motti e suoni, parmi che vaglia quello che noi diremmo comporre insieme e la musica, e le parole. | Esempio: | E Red. Ditir. A. 95: Quel che presso de' provenzali si dice motto, e suono, rima, e suono, il Boccaccio nella novella settima della giornata decima venne a dire parole, e suono. |
Definiz: | § VII. Nel linguaggio musicale, Motto, si dicevano Certe parole o sentenze che si preponevano al Canone per indicare, in modo convenzionale, la risoluzione di esso e darne così la chiave. – | Esempio: | Martin. G. B. Contrapp. Pref. 2, 24: Non voglio mancare di porre sotto gli occhi del giovane compositore alcuni motti, o vocaboli enigmatici, che si trovano su 'l principio delle composizioni fatte a canone. | Esempio: | E Martin. G. B. Contrapp. Pref. 2, 25: Ciascun di questi otto motti, o enigmi indica, che il conseguente, o la parte, che risponde, tralascia le pause dell'antecedente, e segue a cantare le sole note. |
Definiz: | § VIII. A motto a motto, Di motto a motto, Di motto in motto, e talora anche, con vezzo francese, Motto a motto, posto avverbialm., si usò nel senso di Parola per parola, Cosa per cosa, e simili; più spesso coi verbi Cantare, Riferire, e simili. – | Esempio: | Febuss. Breuss. 6, 2: Signor, contato v'aggio a motto a motto Ciò che fe' d'arme quel cavalier dotto. | Esempio: | Nov. ant. S. 20: Al padre fue raccontate queste novelle tutte, come il figliuolo avea speso l'oro, tutte le dimande e le risposte che li furono fatte a motto a motto. | Esempio: | Lat. B. Tesorett. 204: Me n'andai alli frati, E tutti i miei peccati Contai di motto in motto. |
Esempio: | Giamb. Lat. Tes. 208 t.: Tu non dei contare lo fatto tutto a motto a motto insieme, sì come fue; anzi il convienti divisare per parte, una branca qua e un'altra là: ec. | Esempio: | Esop. Fav. M. 184: Intanto il donzello, con morta lingua e viso sfigurato, di motto in motto gli conta il fatto. | Esempio: | Libr. Op. div. Andr. 3: Gli contarono (a Vespasiano) a motto a motto ciò che Tito avea loro divisato. | Esempio: | Libr. Dicer.: Ma dolcemente parlando, volemo a motto a motto ragionar con voi. | Esempio: | Pucc. A. Centil. 51, 88: Al Re Ruberto rapportaro Lo stato di Firenze a motto, a motto. | Esempio: | E Pucc. A. Centil. 79, 21: Se 'l primo fè mal, questi fè peggio, Com'ancora udirai a motto a motto. |
Definiz: | § IX. In un motto, trovasi per In un momento. – | Esempio: | Bemb. Pros. 206: Quantunque punto alcuna volta eziandio in vece di momento si prenda; che si disse ancora motto: sì come si vede in Brunetto Latini; E non sai tanto fare, Che non perdi in un motto Lo già acquistato tutto. |
Definiz: | § X. Per motto, o Per motti, si disse per lo stesso che Motteggiando. – | Esempio: | Vill. G. 8, 38: Della casa de' Donati era capo messer Corso Donati, ed egli e que' di sua casa erano
gentili uomini e guerrieri, e di non soperchia ricchezza, ma per motto erano chiamati i Malefammi. | Esempio: | Sacch. Nov. 1, 252: Se lo disse per motti, ancora fece gran male. | Esempio: | Belc. F. Pros. 1, 35: Un frate laico.... vedendo che in su 'l capo avea un callo grosso e nero, per motti gli disse: ec. |
Definiz: | § XI. Avere a motto qualche cosa, si disse per Crederla falsa, detta da burla. – |
Esempio: | Pucc. A. Guerr. Pis. 262: E' fu ne' patti, e non lo abbiate a motto, Che gli Lucchesi fosson ribanditi. |
Definiz: | § XII. Far motto, vale Far parola, Parlare; e usasi più spesso in frase negativa, tanto assolutam. quanto con un compimento di persona, retto dalla prep. A. – | Esempio: | Dant. Inf. 9: Poi si rivolse per la strada lorda, E non fè motto a noi. | Esempio: | E Dant. Inf. 19: Anima trista, come pal commessa, Comincia'io a dir; se puoi, fa' motto. | Esempio: | E Dant. Inf. 33: Ond'io guardai nel viso a' miei figliuoi senza far motto. | Esempio: | Bocc. Decam. 2, 192: Niuno se ne muova o faccia motto, se egli non vuol morire. | Esempio: | Gio. Fior. Pecor. 1, 43: Buondelmonte mio, io son la Niccolosa tua; che non mi fai tu motto almeno? | Esempio: | S. Cater. Lett. 1, 238: Quando voi vedeste, quella persona ch'è amata mancasse in alcuna cosa verso di voi, cioè, o che non vi facesse motto, secondo i modi usati, o che ec. | Esempio: | Macingh. Strozz. Lett. 34: La compagnia che doveva andare con lui si partì e no gli fece motto, sì che rimase a piè. | Esempio: | Ar. Orl. fur. 20, 144: Mai si guardaro in faccia, o si fer motto. | Esempio: | Bern. Orl. 47, 22: Brandimarte, che stava alla veletta, Aspettando sta saldo e non fa motto, fra sè dice ec. | Esempio: | Chiabr. Rim. 3, 329: Tratti a quel parlar fuor di se stessi, Motto non fean, da riverenza oppressi. | Esempio: | Fag. Rim. 1, 369: Moriva, s'ella non faceagli motto: E se di più facea grugno intronfiato, Quasi belava il povero merlotto. | Esempio: | Capp. Longob. 62: La narrazione di Paolo Diacono.... di quei fatti che si desumono da più antichi scrittori non fa motto nell'istoria. |
Definiz: | § XIII. Figuratam. – | Esempio: | Ar. Orl. fur. 22, 70: Quel da la rocca, replicando il botto, Ne fece agli altri cavallieri motto. |
Definiz: | § XIV. E con un compimento retto dalla prep. Di o dalla cong. Che, vale Parlare, Far cenno di ciò che dal compimento è indicato. – |
Esempio: | Bocc. Decam. 8, 16: Costei dice che di cosa, che io senta, non faccia motto. | Esempio: | Ar. Orl. fur. 17, 103: Fè Norandino alla sua guardia motto, Ch'entrasse a distaccar l'aspra tenzone. | Esempio: | Tass. Gerus. S. 7, 30: Dubita alquanto poi, ch'entro sì forte Magione alcuno inganno occulto giaccia. Ma come avvezzo a i rischi de la morte Motto non fanne, e no 'l dimostra in faccia. | Esempio: | Fiacch. Fav. 1, 24: Quella è la neve, ripeteranno, La neve è quella, senza far motto Della montagna, che resta sotto. |
Definiz: | § XV. Fare motto ad alcuno, vale Andare da lui per parlargli di checchessia; ma oggi è piuttosto d'uso familiare. – | Esempio: | Bocc. Decam. 8, 110: Disse Ciacco:... io ti so dire che messer Filippo ti fa cercare.... Disse allora Biondello: bene, io vo verso là, io gli farò motto. | Esempio: | Cell. G. Lett. 42: Dicesti in questa, ch'io ti facessi fare motto, s'io mandassi a Firenze, che ci volevi mandare panno per mantella. | Esempio: | Macingh. Strozz. Lett. 47: Dovendo partire a questi dì, il fanciullo è ito a vedere e a far motto a questi mia e vostri parenti. | Esempio: | Vespas. Vit. Uom. ill. 452: Letta che ella fu (la lettera), comandò che quello che l'aveva portata fusse alloggiato, e di poi dissegli che la seguente mattina gli facesse motto. | Esempio: | Ar. Sat. 1, 200: Dimmi che al Bembo, al Sadoleto, al dotto Giovio.... Potrò ogni giorno, e al Tibaldeo far motto. | Esempio: | Varch. Ercol. 107: Far motto ad alcuno significa o andare a casa sua a trovarlo per dimandargli se vuole nulla, o, riscontrandolo per la via, salutarlo, o dirgli alcuna cosa succintamente. | Esempio: | Car. Lett. fam. 2, 244: Il qual Giovio vi si raccomanda, e desidera che gli siate amico, e disegnando di passare presto di Firenze, vi farà motto. | Esempio: | Buondelm. Lett. 107: A questi giorni si trasferì qua per far motto a questo esattore. | Esempio: | Cecch. Comm. ined. 294: Io mi delibero Di voler ir..., a far motto alla Livia E toccar mano e baciar gota. |
Esempio: | Ricc. S. Cat. Lett. 66: È un tempo che non v'ho scritto; e ora non ho voluto mancare: da poi che alla presenza non posso farvi motto, lo fo per lettera ec. | Esempio: | E Ricc. S. Cat. Lett. Gh. 246: La Bita.... attende a darsi bel tempo, come vi può raguagliare Antonio Gondi, che li fa motto quando ci viene. | Esempio: | E Ricc. S. Cat. Lett. Gh. 280: Suor Maria Maddalena.... dice, gli parrebbe dovere che voi avessi a tornare a dirgli addio: chè non gli facesti motto quando vi partisti. |
Definiz: | § XVI. E Far motto a un luogo, o Far motto in un luogo, vale Andarvi, Recarvisi, a fine di parlare con qualche persona che quivi abita. – |
Esempio: | Ricc. S. Cat. Lett. Gh. 325: Era un piovano..., el quale voi, per carità, avevi pregato che facessi motto qui al monastero. | Esempio: | Fag. Comm. 1, 14: Non dee risponder altro, che sonare il campanello, per licenziare l'udienza, farle far motto in cancelleria; e il cancelliere dice, che cosa ha decretato il Magistrato. |
Definiz: | § XVII. Figuratam. e per ischerzo. – | Esempio: | Bern. Rim. burl. V. 79: Il qual palco era d'asse anch'egli, e rotto; Onde il fumo che quivi si stillava, Passando, a gli occhi miei faceva motto. |
Definiz: | § XVIII. Fa' motto, Fate motto, si usano popolarmente per lo stesso che Senti o Sentite, Dimmi o Ditemi, Da' retta o Date retta, e simili. |
Definiz: | § XIX. E Fate motto! si usò in maniera ammirativa, quasi si dicesse: Sentite che cosa è questa! Giudicate se ciò può essere! – | Esempio: | Lipp. Malm. 2. 59: Sì, eh? soggiunse l'Orco: fate motto! Voler ch'io entri dove son due cani? |
Esempio: | Not. Malm. 1, 203: Ha forza di ammirazione, e vale per un certo modo di domandar consiglio, quando ci è detta una cosa, che sia impossibile a farsi o a credersi; quasi chiamiamo altra gente, che ci consigli se questa tal cosa sia da farsi o da credersi, e che senta lo sproposito che ci è stato detto. Dirò per esempio: Costui dice, che ha trent'anni: e sono più di cinquanta ch'ei nacque. Fate motto! cioè Udite sproposito! ovvero Giudicate se ciò può essere. |
Definiz: | § XX. Non fare motto nè totto, o Non fare motto o totto, si usò familiarm. e scherzevolm., per lo stesso che Non far motto; ma con maggiore efficacia. – | Esempio: | Sacch. Nov. 2, 35: E così fece, sanza fare o motto o totto (male la stampa: o motto o torto). | Esempio: | Pataff. 2: Che non mi fece ancor motto nè totto. |
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