Lessicografia della Crusca in rete

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GIRE.
Definiz: Andare, e come quello, e s'usa, e si costruisce.
Vedi ANDARE.
Definiz: Lat. ire.
Esempio: Fiam. 246. Io non so ciò, che 'l cuore, indovinando, giva dicendo.
Esempio: Amet. 34. Così da lui disperata me ne sarei gita, come la misera Bitlis per lo non pieghevole Cadmo, ec.
Esempio: Filoc. lib. 5. 245. Parevami, che egli fosse tanto allegro in se medesimo, ec. e che gisse cantando, ec.
Esempio: E Filoc. 5. 346. Aspettò adunque il Cavaliero la notte, e preso un de' più fidati famigli, con lui, per l'oscure tenebre, si mise a gire alla Città.
Esempio: Dant. Inf. 22. Ma l'un di voi dica Dove per lui perduto a morir gissi.
Esempio: E Dan. Inf. Cant.10. Lasciammo il muro, e gimmo in ver lo mezzo, Per un sentier, che ad una valle fiede.
Esempio: E Dan. Inf. Cant. 28. Poichè l'un piè per girsene sospese.
Esempio: Petr. Son. 21. Ne sa star sol, ne gire, ov'altri il chiama.
Esempio: E Petr. Canz. 47. Gir di pari la pena col peccato.
Esempio: Boc. Canz. 5. 1. Mi sentì gir legando ogni virtù.
Esempio: Poet. Ant. 11. C. P. Io son piangendo, per lo Mondo gito.
Esempio: E C. G. Giud. 5. Se vertù nuova dallo Ciel mandata, non è per la pietà, ch'ella sen gía.
Esempio: Fir. As. 151. Adorata prima la sua salutare deità, senza sapere, dove si gisse, seguitò suo viaggio.
Esempio: Poliz. Stanz. 25. E la ingegnosa pecchia al primo albóre Giva predando or'uno, or'altro fiore.
Esempio: Bemb. Pros. 3. Gire, gía, girei, e gite, sono voci del verso, quantunque Dante sparse l'abbia per le sue prose.