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1) Dizion. 4° Ed. .
NOVELLA
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NOVELLA.
Definiz: Narrazione favolosa, Favola. Lat. fabula. Gr. μῦθος.
Esempio: Bocc. tit. Nel quale si contengono cento novelle in dieci dì dette da sette donne, e da tre giovani uomini.
Esempio: E Bocc. pr. 8. Intendo di raccontar cento novelle, o favole, o parabole, o istorie, che dire le vogliamo.
Esempio: E Bocc. g. 2. f. 1. Questa novella diè tanto che ridere a tutta la compagnía, che niun v'era, a cui non dolessero le mascelle.
Definiz: §. I. Per Discorso, e talora Chiacchieramento senza pro, e conclusione. Lat. nugae, gerrae. Gr. φλυαρία, λῆρος.
Esempio: Bocc. nov. 38. 13. Ed acceso un lume senza entrare con la moglie in altre novelle, il morto corpo ec. alla porta della casa di lui nel portò.
Esempio: E Bocc.nov. 77. 67. Il lavoratore, dopo molte novelle, levatasi la donna in collo, che andar non poteva, salvamente infin fuor della torre la condusse.
Esempio: E Bocc. nov. 82. 8. E multiplicando pur la badessa in novelle, venne alla giovane alzato il viso.
Definiz: §. II. Per Avviso, il che diciamo anche Nuova. Lat. nuncius. Gr. ἄγγελμα.
Esempio: Dant. Purg. 8. Cominciò ella: se novella vera Di Valdimagra, o di parte vicina Sai, dillo a me, che già grande là era.
Esempio: E Dan. Purg. 27. Mi prese il sonno, il sonno, che sovente, Anzi che 'l fatto sia, sa le novelle.
Esempio: Lab. 290. Avvenne, che io della lettera, di che tu ti rammarichi, sentí' novelle (così anche nel T. del Mannelli)
Esempio: Petr. canz. 11. 3. Come cre', che Fabbrizio Si faccia lieto, udendo la novella?
Esempio: Nov. ant. 69. 2. Benvegna lo signor mio; che novelle?
Esempio: Tav. Rit. Trovarono, siccome Bellis tenea Tristano in braccio strettamente, e lo Re disse: Figliuola, che novelle son queste? (cioè: che novità? che cose?)
Definiz: §. III. Per Ambasciata.
Esempio: Tav. Rit. Sappiate, che tal novella io farò volentieri.
Definiz: §. IV. Per la Natura della donna. Lat. cunnus. Gr. χοῖρος.
Esempio: Bern. rim. 1. 24. O che colei a un tratto vi mostri In sul più bello un palmo di novella.
Definiz: §. V. Mettere in novelle, vale Burlare, Deridere. Lat. aliquem irridere, illudere, ludibrio habere. Gr. ἐμπαίζειν, ἐντρυφᾷν.
Esempio: Bocc. nov. 21. 10. Incominciarono a dargli noia, e a metterlo in novelle, come spesse volte avviene, che altri fa de' mutoli.