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1) Dizion. 3° Ed. .
NOVELLA
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NOVELLA.
Definiz: Narrazion favolosa: Favola. Lat. fabula. Gr. μῦθος.
Esempio: Boc. tit. Nel quale si contengono cento novelle in dieci di dette, da sette donne, e da tre giovani huomini.
Esempio: E Bocc. Proem. n. 8. Intendo di raccontare cento novelle, o favole, o parabole, o istorie, che dir le vogliamo.
Esempio: E Bocc. Nov. 20. 22. Questa novella diè tanto che ridere a tutta la compagnia, che niuno non v'era, a cui non dolessero le mascelle.
Definiz: §. Per Chiacchieramento senza pro, e conclusione. Lat. nugae, gerrae.
Esempio: Boc. Nov. 82. 8. E multiplicando pur la Badessa in novelle, ec.
Esempio: E Bocc.Nov. 77. 66. Il lavoratóre, dopo molte novelle, levatasi la donna in collo, che andar non poteva.
Esempio: E Bocc. Nov. 21. 10. Incominciarono a dargli noia, e a metterlo in novelle, come spesse volte avviene, ec. (cioè in baia, e in canzone)
Definiz: §. Per Avviso, il che diciamo anche Nuova. Lat. nuncius.
Esempio: Dan. Pur. 8. Cominciò ella: se novella vera Di Valdimagra, ec.
Esempio: E Dan. Purg. Cant. 27. Anzi, che 'l fatto sia, sa le novelle.
Esempio: Nov. Ant. 69. 2. Benvenga lo Signor mio: che novelle?
Esempio: Petr. Canz. 11. 3. Come cre', che Fabbrizio, Si faccia lieto, udendo la novella.
Esempio: Tav. Rit. Trovarono, siccome Belis tenea Tristáno in braccio strettamente; e lo Re disse: Figliuola, che novelle son queste? (cioè, che novità, che cose?)
Definiz: §. Per Ambasciata.
Esempio: Tav. Rit. Sappiate, che tal novella io farò volentieri [Onde Portare novelle, o recar novelle. Latin. nuncium afferre]