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MONTONE
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MONTONE.
Definiz: Sost. masc. Il maschio della pecora, Ariete.
Da montare, nel significato del § XXVI. −
Esempio: Giamb. Lat. Tes. 57: E sapiate, che ne la riviera del mare rosso è una fontana di cotale natura, che li montoni che ne beono, incontanente cominciano a mutare la lana di colore, in sino a dentro a la pelle.
Esempio: Dant. Inf. 18: Giason, che per cuore e per senno Li Colchi del monton privati fene.
Esempio: Vill. G. 8: Aveva vietato il porto di Troia al detto Ercule e Iason, e fatta loro onta e villania, e volutoli prendere e uccidere, quando Iason andava all'isola di Colco, ove era montone col vello dell'oro, come raccontano i poeti.
Esempio: Bocc. Laber. 99: Erano, come fango, da loro scalpitati...; e, peggio che montoni maremmani, spregiati.
Esempio: Poliz. Rim. C. 49: L'un vèr l'altro i montoni armon le corna.
Esempio: Ar. Orl. fur. 22, 11: Ne l'ora che 'l monton di pascer resta.
Esempio: Domen. Plin. 256: È cosa naturale al montone avere in odio l'agnelle e seguitare le vecchie.
Esempio: Tass. Amint. S. 2, 2: Quel che insegna a gli augelli il canto e 'l volo, A' pesci il nuoto, ed a' montoni il cozzo, A 'l toro usar il corno ed a 'l pavone Spiegar la pompa de l'occhiute piume.
Esempio: Gozz. Op. scelt. 5, 290: Il mercatante sgozzò un montone, lo pose in un sacco e tinse col sangue di questa bestia le vesti del figliuolo.
Esempio: Paolett. Oper. agr. 1, 219: Soprattutto nella scelta de' montoni bisogna usare grand'attenzione, che sieno ben vestiti di lana fine e di ottima qualità.
Esempio: Lastr. Agric. 2, 147: È cosa di molta importanza la scelta dei montoni, per migliorare la lana nella qualità e nel colore. Si scelga un montone bianco, grasso, alto e giovane di due anni.
Esempio: Ridolf. Lez. Agr. 1, 501: Il vello dei montoni che vorranno prescegliersi come riproduttori in un gregge di pecore già fini, e che si voglia migliorare, dovrà avere in sommo grado le qualità già indicate.
Definiz: § I. Vale altresì La pelle del montone. −
Esempio: Cant. Carn. 105: E sappiamo anche conciare Cordovani e buon montoni.
Definiz: § II. Figuratam., vale Uomo stolido, balordo, con poca o punta intelligenza o accortezza. −
Esempio: Bocc. Decam. 5, 19: Considerando che amor l'avesse di montone fatto tornare uomo.
Esempio: Sacch. Nov. 2, 202: Fece una risposta a messer Ubaldino, dicendo che si maravigliava che elli volea fare prete un montone; e ritornossi con la lettera indrieto.
Definiz: § III. Montone, dicesi La prima delle dodici costellazioni dello Zodiaco; e dicesi pure Il primo segno di esso Zodiaco. −
Esempio: Dant. Purg. 8: Il sol non si ricorca Sette volte nel letto che il montone Con tutti e quattro i piè cuopre ed inforca.
Esempio: Simint. Ovid. Metam. 2, 227: Ma quanto gli fu licito, tu se' eternale: e quante volte la primavera caccia il verno, e 'l montone succede al acquazzoso pesce, tu tante volte nasci, e fiorisci nel verde cespuglio.
Esempio: But. Comm. Dant. 2, 189: Che il montone; questo è quel segno dei 12 segni del zodiaco che li astrologi chiamano Aries.
Esempio: Ar. Orl. fur. 43, 57: Udì da Malagigi, il qual seco era, Che settecento volte che si sia Girata col monton la quarta sfera, Questa la più gioconda isola fia Di quante ec.
Esempio: Anguill. Ovid. Metam. 5, 17: Da ch'egli nacque, avea il montone avuto Dal sol sedici volte ornato il vello.
Esempio: Borgh. R. Rip. 53: E quai segni son quelli, che dal mare dipendono.... e poi sono così in alto saliti? Il montone, il toro, il granchio, lo scorpione.
Esempio: Tass. Mond. cr. S. 63: O sia 'l monton, che già le notti adegua Co' dì sereni.
Esempio: Bald. Vers. 94: Le dodici son poscia: il monton chiaro Per la lana de l'oro, il tauro, i due gemelli, il granchio, ec.
Esempio: Segner. Incred. 174: Quando la luna è in toro, guardati di non pigliar cibo,... anzi non meno guardati di pigliarlo quando è in montone.
Esempio: Fiacch. Son. pastor. 121: Se mai tepido zefiro si sente, Pria che Febo al monton riscaldi il corno, Suol tenero arboscel vestir repente Le nuove fronde ai nudi rami intorno.
Definiz: § IV. E per Quell'antica macchina da guerra, colla quale si percotevano e si rompevano le mura delle città e delle fortezze; Ariete. −
Esempio: Giamb. Vegez. 159: Questo gatto ha dentro una trave ove si mette un ferro uncinuto, il quale è falce chiamato, col quale, perocchè piegato, del muro si traggono le pietre, o vero che il capo gli si veste di ferro, ed è chiamato in volgare bolcione e per lettera montone, perchè ha durissima fronte e con esso si fanno le mura cadere, o vero ch'a modo di montone torna addietro, acciocchè con grande forza menato più fortemente percuota.
Esempio: Colonn. Guid. N. 231: Ma li Greci ordinarono diverse generazioni d'ordigni, e diversi artificj, che si chiamano montoni ec.
Esempio: Lanc. Comp. Eneid. 182: Pirro, con uno forte montone fatta una finestra, entra dentro e taglia quelli che truova.
Esempio: Tass. Gerus. S. 11, 40: E ben cadeva a le percosse orrende, Che doppia in lui l'espugnator montone.
Esempio: Lipp. Malm. 11, 24: Ed a foggia d'ariete o montone Tiranla addietro (la trave) e dannole l'andata Verso quel torrïon che ec.
Esempio: Rucell. Or. Pres. Arg. 20: Armi ed arredi da guerra, scale, catapulte, archi, montoni, arieti e baliste.
Esempio: Corsin. B. Torracch. 20, 6: In poco tempo all'ordine son viste catapulte, monton, torri e baliste.
Esempio: Not. Malm. 2, 803: Ariete o Montone. Macchine o strumenti bellici antichi, de' quali si servivano per rovinare le muraglie.
Esempio: Filic. Poes. tosc. 223: Non ti rassembra un fiero Turbin, che abeti e faggi urti e riversi, O ferrato monton che un muro affronti?
Definiz: § V. Si disse anche Una moneta antica dei re di Francia, che portava impressa la figura simbolica dell'Agnello. −
Esempio: Vill. M. 558: Che il Re si dovesse partire del paese, e il duca a lui dovesse dare in tre anni cento venti migliaia di montoni d'oro.
Definiz: § VI. Salto del montone, dicesi Il salto che fa il cavallo viziato, alzando le gambe di dietro e ficcandosi il capo fra le anteriori, come fa il montone; ed è salto molto pericoloso per la persona che si trova a cavallo. −
Esempio: Monigl. Poes. dramm. 3, 108: Lo sprono, intorno gira; Dopo lunga tenzone Di va' là, di sbrigliate, Di pugna, di fiancate, Fa il salto del montone, E mi scaglia tra pruni, sassi e ortica, Su 'l duro sen della gran madre antica.
Esempio: Saccent. Rim. 2, 179: Ma perch'egli (il cavallo) è di razza maledetta, Fa il salto del monton, s'arresta, e rigna ec.
Definiz: § VII. Cercare cinque piedi, o il quinto piè, al montone, Voler trovare, e simili, cinque piedi, o il quinto piè, al montone, vale proverbialm. Non contentarsi del giusto, Voler quasi l'impossibile, in checchessia. −
Esempio: Firenz. Comm. 1, 351: Ma voi siate un cert'uomo, che cercate sempre cinque piè al montone.
Esempio: Ambr. Furt. 4, 8: Ma poi che la pania non ha tenuto, io non vo' cercar cinque piè al montone.
Esempio: Cecch. Servig. 3, 6: Eh sì, vo' avete fitto il capo nella Filosofia e ne' libri, e volete Trovar il quinto piè al montone.
Esempio: E Cecch. Donz. 5, 1: Io potevo starmi in pace, E son ita cercando i cinque piedi Al montone, e non ho poi fatto nulla.
Definiz: § VIII. Dare la pecora al montone, o il montone alla pecora, Mettere, e simili, la pecora al montone, o il montone alla pecora, vale Ammettere il montone alla sua femmina per generare. −
Esempio: Pallad. Agric. 184: E agual prima si vuole mettere la pecora al montone, sicchè 'l verno truovi gli agnelli già maturi.
Esempio: E Pallad. Agric. 218: Di questo mese (di luglio) si mettono i montoni alle pecore.
Esempio: Magazzin. Coltiv. 67: Si dà di questo mese (di ottobre) il montone alle pecore ec.