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Dizion. 2° Ed. .
DIAVOLO
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DIAVOLO.
Definiz: | Nome universale degli angeli cacciati di Paradiso, alquale i Teologi dicono diabolus. Gr. διάβολος. |
Esempio: | Fran. Sacc. Op. div. Diavolo è fiera infernale, non ha mai alcuna ragione in se:
tutto 'l suo intendimento, e diletto è in far male, e a coloro, che lo servono, da dolore, e pena. |
Esempio: | Boccac. n. 1. 20. Più tosto dovere essere nelle mani del Diavolo in
perdizione. |
Esempio: | E Bocc. n. 21. 5. Elle son tutte giovani, e parmi,
ch'ell'abbiano il Diavolo in corpo. |
Esempio: | Dan. Inf. c. 23. E 'l Frate: io udì già dire a Bologna Del diavol vizj
assai. |
Esempio: | E Dan. Inf. can. 21. Io vidi dietro a noi un diavol nero.
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Esempio: | Tes. Br. lib. 1. cap. 11. Lo male fu trovato per lo Diavolo, e non innanzi, e
perciò è nulla, ec. |
Esempio: | Pass. 230. Il Santo Padre v'accese il fuoco intorno, al quale, sedendo questa
diavola, ed egli appresso di lei. |
Definiz: | ¶ Fare il diavolo, che vale fare ogni sforzo. In Lat. disse Terenzio,
obnixè omnia facere. |
Esempio: | Bocc. n. 23. 13. S'io non avessi guardato al peccato, e poscia per vostro amore,
io avrei fatto il diavolo. Che anche diciamo Fare il Diavolo, e peggio. |
Definiz: | ¶ DIAVOLO è parola, che anche talora si dice riempitivamente, per modo di dispregío, da chi è adirato. |
Esempio: | Boc. n. 77. 42. E da che diavol se tu più, ec. che qualunque altra dolorosetta
fante? |
Definiz: | ¶ Da questo nome ne derivano molti proverbj: come. Sapere dove il Diavol tien la coda, e dicesi
d'huomo sagace, e astuto, e che conosca gl'inganni. |
Esempio: | Bocc. n. 77. 5. Gli scolari, ec. sanno dove il diavol tien la coda. In
simil senso si diceva dagli antichi latini, atque mihi belli pars est.
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Definiz: | ¶ Il Diavolo è cattivo, perch'egli è vecchio. ¶ Quando il tuo diavol nacque, il mio andava
ritto alla panca: e vagliono, che gli huomini d'età, come esperti, si posson difficilmente ingannare. Lat.
Annosa vulpes haud capitur laqueo. |
Definiz: | ¶ Il diavolo è sottile, e fila grosso: si dice da coloro, che vogliono andar cautissimi ne' lor
negozj, assicurandosi non sol dal male, ma dal pericolo. |
Definiz: | ¶ Il diavol vuol tentar Lucifero: quando un ch'è tristo, cerca d'aggirare un più tristo di lui.
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Definiz: | ¶ L'un diavolo caccia l'altro: si dice quando e' si cerca di riparare a un disordine con un'altro.
Lat. daemonem expellit daemon. Terenz.
fallacia alia, aliam trudit. |
Definiz: | Avere il diavol nell'ampolla: si dice di chi, con la sua sagacità, prevede ogni stratagemma e
invenzione. |
Definiz: | ¶ Da del tuo al diavolo, e mandal via: avvertimento, ch'egli è utile dar qualche cosa del suo a'
tristi, perch'e' ti si lievin dinanzi. In simil proposito dicevan gli antichi. Nummum quaerit
pestilentia, duos illi da, et ducat se se. |
Definiz: | ¶ Trovare il diavol nel catino: è quando uno va a desinare, o a cena, e truova mangiato. Lat.
coena comesa venire. |
Esempio: | Salv. Spin. Egli è meglio avere aspettar l'arrosto, che trovare il diavol nel
catino. |
Definiz: | ¶ Diavol porta, e diavol reca: si dice da chi spende, e getta via più che non conviene, rimettendosi
all'arbitrio della Fortuna. |
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