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Dizion. 5° Ed. .
DOMINE.
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pag.833
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DOMINE. Voce tolta dal latino, ed è il vocativo di Dominus, preso nel significato di Signore Iddio; Definiz: | e si usa più che altro in locuzioni con le quali s'invoca l'aiuto di Dio. – |
Esempio: | Bocc. Decam. 3, 228: Disse allora Ferrondo: Domine, dàlle il buono anno. | Esempio: | E Bocc. Decam. 8, 362: Spaventati, e gridando: Domine, aiutaci! tutti fuggirono. | Esempio: | Cecch. Comm. ined. 299: Uh! Domine Ci aiuti! che è stato? non è il medico In casa? |
Definiz: | § I. Preponesi alla voce Dio Domine Dio, e vale quanto Domeneddio, come più comunemente si scrive. – |
Esempio: | Giust. Vers. 167: E fare anche un tantin di buscherio, Senza offender messer Domine Dio. |
Definiz: | § II. Si usò altresì in proposizioni imprecative. – |
Esempio: | Bocc. Decam. 2, 11: Subitamente cominciò a ridere ed a dire: domine, fallo tristo. | Esempio: | Cecch. Stiav. 3, 4: Uh domin fallo, i' no 'l crederrei mai. |
Definiz: | § III. Domine, si appone pleonasticamente al pronome Che Domine o Chi Domine, oppure agli avverbj e congiunzioni Dove Domine, Donde Domine, Come Domine, Perchè Domine, ed altrettali, più spesso in locuzioni interrogative o dubitative: ha forza intensiva, o esclamativa, o ammirativa; e corrisponde all'avverbio Mai similmente apposto. – |
Esempio: | Machiav. Comm. 146: Che domine ho io stamani intorno agli occhi? | Esempio: | Med. Aridos. 5, 6: Chi domine è colui che cerca di voi? | Esempio: | Cas. Pros. 3, 165: Come domine usar la mia ospitalità per parecchie settimane? | Esempio: | Cecch. Comm. ined. 94: Che domin volev'ella dir? L. Sue frasche, Sue bravate a credenza. | Esempio: | Magal. Lett. fam. 1, 118: Che domine ha egli a esser con queste nevi e con questi ghiacci? |
Definiz: | § IV. Pure apposto pleonasticamente al pronome Che, e riferito ad un nome mediante la prep. Di Che domine di, forma una locuzione dubitativa od interrogativa, equivalente a Quale, Qual mai, e simili. – |
Esempio: | Firenz. Comm. 1, 406: E che domin di paese non abbiam noi oramai rivoltato? e' non ci è buco, e' non ci è forno, dove noi non abbiamo fitto il capo. | Esempio: | E Firenz. Comm. 1, 438: Ma che domin di cosa può esser questa? | Esempio: | Cecch. Incant. 1, 4: Che domine di difficultà ci è egli però, se, ec. | Esempio: | E Cecch. Comm. ined. 300: Uh! che domine Di belle cose avete voi? B. Il medico Ordinò ch'io le recassi alla moglie. | Esempio: | Salv. Granch. 5, 3: Che domin di divario è da dire Ch'io lo togliessi a un Turco in Raugia, A dir ch'io lo togliessi in Raugia A un Turco? | Esempio: | Vai Rim. 1: Qual domin di peccato T'ha mai condotto a così strano passo? |
Definiz: | § V. Domine, seguito talvolta dall'avverbio Anche, e preposto a una proposizione retta dalla particella Che, ha forza esclamativa, esprime denegazione, grave dubbio, maraviglia, e simili, ed equivale a Possibile, Possibil mai, e simili maniere. – |
Esempio: | Machiav. Comm. 210: Tich, tach, ohimè! tich, tach; domin, che le sien morte! | Esempio: | Firenz. Comm. 1, 354: Ah domin, che il fratello non gnene avesse detto una parola. | Esempio: | Razz. Cecc. 1, 3: Domino, che in far tante sue faccende io non gliene rubbi cinque almeno. | Esempio: | Crusc. Vocab. I: Domin che tu ti fermi? Domin che tu vogli far la tal cosa? |
Definiz: | § VI. E pure per esclamazione esprimente maraviglia, usato assolutam., o premessavi una interiezione. – |
Esempio: | Buonarr. Fier. 5, 5, 4: L'essersi ascosa 'N un monastero, e non aver certezza Se d'uomini o di donne. E. Domin, d'uomini! addio. | Esempio: | Fag. Comm. 1, 38: Hai visto il capo di quella monarchia?.... il patrono? M. Il padrone l'ho visto: s'i' stavo seco, domin anche! | Esempio: | Paolett. Oper. agr.
2, 305: Domine! Se ne celebraste a Bacco l'ecatombe, come fece alle Muse Pittagora? |
Definiz: | § VII. Domin se, fu maniera usata in proposizioni interrogative e dubitative, per esprimere che una cosa sia, o non sia, più in un modo che in un altro; ed equivale a Forse, Forse che, Che forse, Dio sa se, Chi sa se, e simili. – |
Esempio: | Cecch. Comm. ined. 100: Io mi vi raccomando. F. Domin se Noferi è ora in casa? G. Messer sì, E' v'entrò adesso adesso. | Esempio: | Dav. Tac. 1, 136: Domin se i padri citeranno Sacroviro a comparire per questo caso di stato? | Esempio: | E Dav. Scism. 343: Domin se anche l'anello fu mal dato, perchè la dispensa non ispecifica ch'ei si dea. | Esempio: | Buomm. Ling. tosc. 52: Domin se elle (le consonanti raddoppiate) si debbon metter in una medesima sillaba, o pure in diversa? | Esempio: | E Buomm. Verg. 2: Ma domin se ella sia sagramento, già che sagramento si chiama? | Esempio: | Rondin. F. Relaz. 30: Della nobiltà, quei che s'infettavano per lo più morivano; pochissimi ne sono guariti: la cagione domin se la sarebbe che la malignità, la quale faceva impressione, e vinceva quei corpi pel buon nutrimento vigorosi, e non estenuati, era così gagliarda, che la natura non la poteva superare, e però cedeva. |
Definiz: | § VIII. Domine, si usò familiarmente ed in ischerzo, come appellativo di Prete, Sacerdote. – |
Esempio: | Bocc. Decam. 7, 105: E poscia cel goderemo qui insieme col domine. | Esempio: | Pulc. L. Morg. 3, 36: Il domine Messer lo nostro abate La prima cosa missono in prigione. | Esempio: | Firenz. Pros. 1, 167: Gli faceva.... di belle carezzocce, in modo che 'l domine saltava d'allegrezza. | Esempio: | E Firenz. Pros. 1, 168: Il domine spendeva così volentieri i suoi danari, come se, ec. | Esempio: | Grazz. Pros. 175: Il giovane gli dette una spinta sì piacevole, che il domine se n'andò per terra disteso quanto gli era lungo. |
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